martedì 19 giugno 2007

Devozione personale? No. Solo pubblica ostentazione di potere.


Non sono mai intervenuto nella discussione che ha animato il dibattito sui giornali in queste settimane, in quanto l’ho sempre ritenuta una questione che riguardava e riguarda il mondo della Chiesa, i fedeli e coloro che credono. Tuttavia, la guerra così decisa che Mons. Bentivoglio ha instaurato nei confronti della pratica dei cortei funebri e soprattutto le motivazioni addotte alla base di tale decisione, mi portano a riflettere su un punto, che invece mi sta a cuore e sul quale dovrebbe convenire la massima autorità ecclesiale di Francavilla Fontana.
Ho tante volte, anche pesantemente ed isolatamente, denunciato la squallida usanza di posizionarsi dietro le processioni religiose da parte dei rappresentanti delle istituzioni francavillesi (presunte laiche), ma non ho mai ricevuto alcuna considerazione, né dalle autorità ecclesiastiche, né dai politici, che motivasse la necessità per questi ultimi di rappresentarci in un rito a carattere religioso.
Da qui mi sorge naturale una richiesta da rivolgere a tutti e che già, per la verità, avevo effettuato più volte in passato, ma che mi pare opportuno richiamare alla luce di questa nuova discussione: il silenzio dei politici è stato fino ad ora assordante e non ho speranza in una loro manifestazione di interesse e attenzione. A questo punto quindi non rimane che ribaltare la prospettiva e chiedersi: perché le varie parrocchie non si astengono dall’invitare assessori e parlamentari a prendere parte ai riti religiosi in veste ufficiale? Perché non lasciano che i politici lo facciano, se lo ritengono, da semplici cittadini e nel completo anonimato? Mi auguro che, assieme ad un’autorevole risposta, possa giungere un segnale, una manifestazione di volontà inequivocabile dalla quale risulti chiara la distinzione tra le istituzioni politiche e la Chiesa: ciò in quanto si tratta di due entità che non hanno alcun bisogno l’una dell’altra ma che guadagnerebbero a vivere nel reciproco riconoscimento e rispetto dei ruoli.

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