mercoledì 11 giugno 2008

Unico obiettivo: soldi alla Chiesa. Il "baciamo le mani" berlusconiano. Calamandrei risponde (58 anni fa).

“In uno Stato democratico, che promuove la libera iniziativa, non sembra giustificarsi l´esclusione di un adeguato sostegno all´impegno delle istituzioni ecclesiastiche nel campo scolastico”.
Papa Ratzinger (maggio 2008)

"Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale (…) vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato.(…) Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. (...) Siete proprio sicuri che in Italia noi abbiamo la scuola laica? Che si possa difendere la scuola laica come se ci fosse, dopo l’art. 7?
Il mandare il proprio figlio alla scuola privata è un diritto, lo dice la Costituzione, ma è un diritto il farselo pagare? È un diritto che uno, se vuole, lo esercita, ma a proprie spese. Il cittadino che vuole mandare il figlio alla scuola privata, se la paghi, se no lo mandi alla scuola pubblica"
Piero Calamandrei (febbraio 1950)

PS: Mentre il Papa sabato sarà a Brindisi, io sarò, da Presidente della Cellula Coscioni, a Galatone, a salutare la nascita dell’associazione radicale “Certi diritti”, associazione GLBTE che si batterà per i diritti civili e di liberazione sessuale (siete tutti invitati).
Saremo lì per ricordare che c’è un’altra Puglia, quella contraria allo sperpero di denaro pubblico per accogliere il Papa, quella che non bacia anelli, quella che riconosce il rispetto delle minoranze. Quella credente in altro che nella "roba", quella religiosamente laica.

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