mercoledì 18 febbraio 2009

Tre anni dopo, con Luca, Welby, Englaro.


Sabato 21 febbraio, in occasione del terzo anniversario della morte di Luca Coscioni, la cellula di Francavilla Fontana e l'associazione radicale Diritto e Libertà organizzano a Lecce in piazzetta De Pace, dalle 17 fino alle 22, un tavolo di raccolta firme per chiedere una legge che legalizzi il testamento biologico e l'eutanasia.
Per info scrivere a sergiotatarano@libero.it

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Io ci sarò!

Anonimo ha detto...

Peppo Rodia

Anonimo ha detto...

andiamo con la macchina mia!! :)
nemmeno la neve ci ferma!!

Anonimo ha detto...

Ma come fate a paragonare il caso di Eluana agli altri?Sarei venuta volentieri prima che il lutto avesse colpito anche me...quando sarete lì( umilmente rispetto la vostra coraggiosa scelta),in cuor vostro ricordate che ,FORSE,avete ragione ma che sicuramente Eluana non meritava di andare da sola a Udine,non meritava di rimanere da sola quando gli si toglieva acqua e cibo,non meritava che nessuno gli tenesse la mano mentre quel respiro,CHE NON ERA VITA, lasciava quel suo corpo che non aveva senso...tanto quanto non meritava che quel suo scheletro,che non aveva più niente di lei, se pur un giono fu concepito con amore, lo stesso amore con cui fu messa al mondo,fosse cementato nella ristrettezza del buio eterno in assoluta solitudine...Ricordate ciò e...una povera credente ignorante sarà moralmente lì con voi a combattere la battaglia dei sofferenti....Quelli che vanno ad abbracciare l'immensità sconosciuta,forse vuota,per sempre.

MARTINA

Anonimo ha detto...

Cara Martina,
i tuoi dubbi sono legittimi, ma c'è un rischio in ciò che scrivi: quello di rivolgere una critica nei confronti di un un padre che ha voluto non risolvere tutto nel chiuso di una casa, dove magari la morte sarebbe potuta sembrare paradossalmente più umana. La scelta di Beppino è stata invece eroicamente tragica e va compresa, aggiungerei apprezzata. E' stato costretto a stare solo anche lui, costretto dalle televisioni e dallo sciacallaggio politico, persino a non assistere al funerale e ad andare in giro con la scorta.
I lutti possono avere l'effetto opposto a quello che può aver avuto su di te, te lo garantisco.

Anonimo ha detto...

Ho avuto modo di esprimere le mie considerazioni sul "caro" Peppino già in precedenza.Caro Sergio,niente e nessuno,ne la politica ne i gionalisti,nemmeno Dio può impedire ad un padre ed una madre di essere vicino al senso della loro vita mentre va via.Ti ho seguito attentamente mentre discutevi con un'altra persona su un'altro blog.Avete ragione tutti,non voglio nemmeno entrare in merito dinnanzi al vostro cotanto sapere....ma quanto è facile parlare quando quel respiro che va via non appartiene ai tuoi polmoni,quando quel sangue che smette il suo percorso della vita,non è stato generato dal tuo stesso sangue!
Se mai la scelta di Peppino ha avuto un senso,QUEL SENSO,è morto insieme all'ultimo respiro SOLITARIO di Eluana.
Io preghero' quel Dio in cui fermamente ed inspiegabilmente credo,perchè abbia accolto e consolato quel vuoto che ha riempito 17 anni.
Buona notte Sergio e scusa ancora la mia intomissione.

MARTINA

Anonimo ha detto...

P.S. quando parlo del lutto che ha colpito me,ovviamente mi riferisco ad Eluana.Lontano da me il voler essere ipocrita ma ho pianto,come tanti miei connazionali,come Dio,non per una vita che forse non era vita ma per una morte che non è stata morte!

Anonimo ha detto...

Proprio perché non voglio avere la presunzione di sapere (anche se tu ironizzi, mi pare di capire), proprio perché non è per nulla facile parlare al posto di altri, mi limito a rispettare e a non lanciare anatemi, ma lascio che il dramma di ognuno sia affrontato liberamente.
Come ho avuto modo di dire, il "primato del pianto" non ce l'ha colui il quale non ha accettato la scelta di Beppino, ma forse non si comprende che quello che più di tutti sarà stato devastato da questa vicenda è proprio il padre di Eluana.

Anonimo ha detto...

Scusate ma chi è stato a pensare la domanda del sondaggio che compare a destra sulla prima pagina?
Ci vuole una buona dose di nonsense o di humor english.
In alternativa avrei proposto il seguente sondaggio:

"""SEI FAVOREVOLE AD AVERE UN FIGLIO IN COMA IRREVERSIBILE PER 17 ANNI? """

Umilmente propongo di sostituire il sondaggio con uno più logico e ammissibile:

""" SE TU TI TROVASSI NELLA SITUAZIONE DEL SIG. ENGLARO, PRENDERESTI IN CONSIDERAZIONE LA POSSIBILITA' DI STACCARE IL SONDINO CHE TIENE IN VITA ARTIFICIALE ELUANA? """

Lo so, lo so... ma non tanto per differenziarmi quanto che ho il palato fine e a certe cose sono sensibile.

Anonimo ha detto...

Caro Antonio, sei sempre il solito! :)
Si tratta di un sondaggio e pertanto la domanda va posta in modo secco. A rigore, avrei dovuto chiedere "sei favorevole al rispetto della volontà di Eluana anche se rispettare la volontà di quest'ultima significa provocarne la morte"? Questo era il senso del sondaggio.
La domanda che vorresti porre tu è del tutto differente.
Io invece la proporrei così, fossi al tuo posto :"sei favorevole a mantenere nella clandsetinità alcuni fenomeni e dunque costringere i familiari a fare anche materialmente la volontà del malato"?
Ovvio che nel mio ragionamento non c'è alcun giudizio espresso nei confronti di quelle persone costrette dagli eventi ad agire guidati da pietas; c'è invece la assoluta non condivisione del tuo atteggiamento critico nei confronti di chi vuol fare emergere una drammatica realtà. Tu infatti hai sposato la teoria della "zona grigia" (nessuna legge sulle scelte di fine vita, facciamo finta di niente insomma) scelta dall'editorialista del corriere della sera, la quale non si differenzia affatto da quella che ha accompagnato le morti delle mammane e degli aborti clandestini per decenni. Quella linea è stata battuta e la 194 ha dimostrato quanto essa fosse fallimentare e ipocrita. In una parola, "italiana".

Anonimo ha detto...

Come ho avuto modo di evidenziare si tratta di questioni assolutamente diverse (aborto e divorzio riguardano il diritto e la pari dignità della donna).
Il fine vita riguarda invece il soggetto incapace di intendere e volere o inabilitato a perseguire la sua volontà.

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Chi la pensa come me (la Germania è la patria di questa impostazione) parte dalla considerazione del POTERE DELLA "TECNICA", LA MEDICINA, in questo caso (metto tecnica tra virgolette per far risaltare come la medicina applicata in Italia sia legata a filo doppio col potere finanziario e politico). Un potere, quello medico, che al contrario di quello politico non è democratico in quanto non è oggetto del giudizio del consenso.

Eppure tutta la questione nasce dalla scelta della "tecnica" di infilare il sondino.
Come mai il medico ha il potere di scegliere al posto del malato incapace di intendere e di volere mentre non lo può fare il parente?

Non si tratta di restare in una area grigia (e chi lo ha mai sostenuto?). SI TRATTA CHE DECISIONI RIGUARDANTI UN SOGGETTO GIURIDICAMENTE INCAPACE E QUINDI MINORE PER DEFINIZIONE, DEVONO ESSERE VAGLIATE ED ASSENTITE DA UN MAGISTRATO TERZO E INDIPENDENTE (ANCHE DAL POTERE ACEFALO DELLA TECNICA) in funzione di giudice tutelare.
Va bene, pertanto, l'eutanasia, il distacco del sondino che non è alimentazione e le ultime volontà del fine vita, purché la loro applicazione sia sottoposta al vaglio del Magistrato.

Se per "area grigia" intendi la scelta del cardinale di turno di non far infilare il sondino a Karol Woitjla facendogli affrontare suae naturae il suo destino senza allungare artificialmente la vita di Giovanni Paolo II ed allora Ti rammento che molto spesso il potere della tecnica medica si autosospende diventando commiserevole e con compassione si ferma dinanzi alla decisione delle persone care di non accanirsi sul moribondo.
(la coerenza dei preti Te la raccomando...)

Orbene, Tu pensi che il dire di Pannella sia garanzia di cosa liberale. Non è così.
Occorre sempre valutare e giudicare.
Una legge che, mediante una presunzione legale (di validità della volontà) dia efficacia giuridica alle disposizioni di fine vita della persona (attualmente incapace) E' QUANTO DI PIU' ILLIBERALE E FASCISTOIDE POSSA CONCEPIRSI poiché ammette il principio che lo Stato possa disporre del o intromettersi nel fine vita: decisamente un pericoloso ritorno al passato.

Anonimo ha detto...

Davvero non colgo ancora (e sono passati giorni da quando abbiamo iniziato la discussione) quale sia il tuo obiettivo e la tua proposta.
A me sembra così elementare come si tratti di una questione di libertà che non giustifica i tuoi contorsionismi.
Mi pare di capire che ritieni la situazione attuale quella migliore (contento tu...).
Bene. Diciamo che a questa (per la quale un familiare -quale?- decide per te) noi aggiungiamo una facoltà (non un obbligo!!) in più, quella di lasciare qualcosa di scritto e vincolante.
Se tu non vorrai scrivere nulla (ma vorrai lasciare che prima che possa decidere il giudice(!) si attraversi una trafila di anni per ricostruire la tua volontà) nessuno ti dirà nulla. Solo che è paradossale che tu definisca liberale la scelta del familiare piuttosto che quella dell'individuo. Dici che a decidere sarebbe il medico e commetti un'opera di mistificazione.
Lascia che abbia valore vincolante quel documento sottoscritto da chi lo vuole sottoscrivere.

Anonimo ha detto...

Aggiungo che aborto e fine vita sono argomenti certamente diversi ma per i quali vale la stessa logica: legalizzare per governare.

Anonimo ha detto...

http://www.radicalilecce.it/?q=content/sabato -210209-tavolo-lanniversario-della-morte-di-l uca-coscioni.