lunedì 28 aprile 2008

Se la linea è "più voti, meno idee", il fallimento è dietro l'angolo.


Da un po’ di tempo abbiamo intrapreso, come cellula Coscioni di Francavilla, alcune iniziative che certamente non esauriscono la portata delle nostre battaglie ma che ritengo e spero siano riuscite a dare un’idea di quello che può essere il ruolo della nostra associazione anche a livello locale. L’impegno fino ad ora profuso -con particolare riferimento all’informazione sessuale, specie nelle scuole, a campagne conoscitive in materia di droga, di eutanasia, di vita autonoma dei disabili e, comunque, più in generale, di laicità dello Stato (penso alla sala dei funerali laici, agli insistenti appelli di liberazione dall’intreccio tra politica e chiesa locale) ma anche a suggerimenti sull’ambiente, la cultura, la vivibilità della nostra città o la trasparenza della pubblica amministrazione e la continua ricerca del dibattito pubblico- credo rappresenti un elemento di ricchezza nel panorama politico locale di cui spero le forze politiche vorranno in qualche modo tenere conto: se, in preparazione delle prossime amministrative, a destra la battaglia è tutta personale e intestina, a sinistra si sono già notati ( insieme ad una strana avversione ed un preoccupante passo indietro rispetto alle primarie di due anni fa) i primi movimenti volti al coinvolgimento di personalità e forze politiche il cui contributo qualitativo pare francamente discutibile; comune è stato invece finora lo scarso interesse (quando non imbarazzo) dei partiti, vecchi e nuovi, nei confronti delle nostre iniziative, molto apprezzate invece dalla cittadinanza. Nel frattempo, dopo la chiusura a riccio delle scuole, si stanno iniziando a scoperchiare le inefficienze e gli inquietanti ostruzionismi delle nostre strutture sanitarie: in pochi giorni, nell’anonimato, nella clandestinità, nella paura, finalmente qualche coppia di ragazzini sta trovando la forza della disperazione per comunicarci lo scandalo rispetto alla mancata prescrizione della ricetta della pillola del giorno dopo presso l’Ospedale Camberlingo. Avevamo visto bene, dunque, con la campagna informativa di qualche tempo fa e la storia non finisce qui. Ma possibile che nessuno se ne sia mai accorto? Non dico la destra, ma come mai nemmeno i cosiddetti laici (da campagna elettorale) di centrosinistra o di sinistra cosiddetta "radicale" hanno mai ritenuto di occuparsi di sessualità e del dramma delle ragazze che vogliono evitare l’aborto, in una città in cui pare che tutti siano clericalmente uniti nell’incentivare il ricorso a quella pratica così tragica? La nostra voce, nel panorama politico, resta isolata, non trova la solidarietà di nessun (dico nessun) partito. Mi auguro per il bene di Francavilla che i dirigenti delle forze politiche (più che corteggiare gli pseudo-fortini elettorali) non vorranno farsi sfuggire l’occasione di aprirsi ad una vera contaminazione di coloro che hanno finalmente cercato di raccontare la storia del vissuto dei cittadini in un modo diverso, come non era mai successo a Francavilla, sgomberando il campo da ideologici e opportunistici atteggiamenti bigotti che hanno finora regnato incontrastati nella nostra Terra.

6 commenti:

Giuseppe Bruno ha detto...

Leggo il tuo articolo e mi sento chiamato in causa perciò tengo a precisare almeno due cose.
La prima riguarda le primarie.Io non sono affatto contrario all'uso di questo strumento (come ho anche dichiarato in un articolo di qualche mese fa),ma devono essere primarie vere,nelle quali si possano confrontare diversi progetti-città.Se così non dovesse essere,se le primarie dovessere essere nuovamente una sorta di referendum su un nome io sono totalmente contrario.
Secondo tema, le alleanze.Tu stesso mi pare che hai affermato la contrarietà a fare "l'esame del sangue" ai candidati o futuri alleati,perciò mi stupisce il giudizio negativo che hai espresso in una fase in cui non vi è ancora nulla se non le premesse per un confronto.Io,lo ripeto,vorrei vedere porte aperte a chiunque crede di poter offrire il proprio contributo a costruire una seria e credibile alternativa di governo.

Anonimo ha detto...

Sulle primarie mi pare che tu abbia un atteggiamento un po' ambiguo (e se mi consenti anche deludente), nel momento in cui auspichi (nel commento ad un mio post precedente) che sarebbero da evitare se vi è la convergenza su un nome. Come ho avuto modo di sottolineare, intanto la convergenza sarebbe dei partiti e non degli elettori. Poi, dopo aver esaltato l’importanza di tale strumento in tutte le circostanze, ora mi dici che “se dovessero essere una sorta di referendum su un nome io sono totalmente contrario”. C’è qualcosa che non quadra proprio. In secondo luogo, mi pare lampante come dalla tua analisi si evinca che le primarie assumono l'unico scopo di far evitare la corsa separati. Lo trovo francamente un atteggiamento incomprensibile e masochistico. Se si accetta una volta il senso delle primarie, non le si può ritenere sbagliate la volta dopo sulla base di non so quali calcoli. Altrimenti davvero la politica è solo opportunismo. Giusto sostenerle prima che vengano fuori dei nomi. Esse sono il modo migliore di coinvolgere nuovi elettori e nuove personalità nei partiti, sono il primo patto democratico da cui iniziare il percorso di alternativa. La tua posizione invece non ha alcun significato politico: per cosa ti impegnerai, nel tuo piccolo? Per le primarie oppure per un unico candidato? Tertium non datur.
2 L’accordo con l’UDC. Come sai, ritengo che gli accordi elettorali compiuti in elezioni precedenti non siano un’onta o un marchio a vita. Tuttavia, questo non significa che qualunque accordo va bene, perché bisogna capire su cosa esso è fondato. Esso deve essere reso pubblico. E un accordo non ideologico non significa che la storia politica di ognuno sia indifferente: non credo, in altri termini, che Salonna e l’UDC incarnino quanto meno la mia idea di alternativa al regime della destra francavillese, per ciò che sono, non perché hanno stretto accordi in passato con la destra. Finora l’interessamento del centrosinistra all’UDC mi sembra più che altro il risultato prodotto dai manifesti fatti affiggere da Salonna con i 1600 voti ottenuti. Giusto cercare il coinvolgimento di nuove forze ma sarebbe meglio partire da qualcosa di diverso dalla sommatoria dei voti, che temo sarà la stella polare fino ad aprile dell’anno prossimo. Si può coinvolgere l'UDC ma lo si faccia su punti fermi e soprattutto chiari agli elettori (magari non su promesse che circoleranno all'impazzata durante la campagna elettorale). Aspetto di vedere come sarà gestito il tutto.
Piuttosto, sarebbe utile che i vertici del centrosinistra guardassero a chi ha realizzato qualcosa di realmente innovativo nel dibattito politico della nostra città. La scelta invece temo che sarà, come sempre e come in questi anni ho potuto personalmente constatare, di altra natura. Quantitativa e non qualitativa.

Giuseppe Bruno ha detto...

Francamente non condivido la tua posizione sulle primarie.Se si sono accettate due anni fa,bisogna riproporle.Perchè?
Ma piuttosto io ti faccio una domanda:le primarie del 2006 hanno avuto risvolti positivi?A mio avviso no.Perciò perchè imporre qualcosa che ha già avuto esiti negativi?
Se dalla società civile verranno spinte propositive sul tema è naturale che bisognerà ascoltarle,ma se i partiti,che pur qualche compito devono ricoprire (non credi?) riusciranno a convergere su di un nome,perchè non permetterglielo?Qualcuno non condividerà l'indicazione dei partiti?Bene,benissimo si facciano le primarie,ma non si imponga nulla a priori.
Io personalmente mi spenderò perchè si costruisca un'alternative credibile e "magari" con qualche possibilità che questa alternativa risulti vincente.
Perciò auspico che questa volta il centrosinistra sia più cinico,perchè troppo spesso si è prestato il fianco a persone e scelte politiche nobili,ma perdenti in partenza.Io vorrei vincere,non per il semplice obbiettivo di cambiare i volti del potere,ma affinchè il potere sia finalizzato alla risoluzione dei problemi dei cittadini.
Io sono stato forse il primo ad aprire un tavolo di confronto,con il segretario dell'UDC,l'ho fatto alla luce del sole,l'ho fatto prescindendo dal risultato elettorale conseguito dall'UDC,ma semplicemente perchè Salonna in due anni ha fatto opposizione alla destra,ha fatto opposizione in maniera onesta e spesso propositiva.
Infine è bene iniziare a capire che per vincere servono sia i numeri che le qualità e per questo non c'è niente di più sbagliato che scindere le due cose.
Un ultima cosa.Ti pongo una domanda-provocazione:vuoi presentarti come candidato sindaco?
Non nascondo che ci fosse una tua risposta positiva alla mia domanda,io sarei molto contento,ma ti invito ad esplicitarla in fretta,perchè un anno passa in fretta.

Anonimo ha detto...

Caro Giuseppe,
in premessa ti voglio esprimere, sinceramente, la mia gratitudine per tutto ciò che hai onestamente fatto in questo anno e per il contributo elevato che continui a introdurre nel dibattito locale, anche se spesso da un'ottica diversa dalla mia.
Veniamo a noi: due anni fa le primarie non le voleva una parte consistente della coalizione, che partì proprio reclutando pezzi (non dirò "scarti") della destra e formando una sottospecie di "maggioranza" della coalizione. Fu da lì, se mi è consentito, che partì lo sfascio del centrosinistra. Le primarie rappresentarono una scelta assolutamente indigesta per molti, ma non furono certo il motivo della sconfitta. In quel caso, ebbero quanto meno la capacità di evitare la diaspora interna. Oggi, devono rappresentare il punto di riferimento metodologico della coalizione. Non possono rappresentare una strada da seguire secondo le convenienze o i calcoli di opportunità-opportunismo, non mi sembra serio. Altrimenti, le si abbandonino. Io sono contrario, ma almeno è una posizione più coerente.
Sulla politica dell'UDC, non sapevo che avesse fatto opposizione in maniera così efficace, probabilmente ero distratto. Bene il tuo appello limpidamente pubblico; valutiamo qual è la praticabilità strategica e politica e come mai sia finora mancata.
Infine, sulla mia candidatura: l'articolo credo sia abbastanza chiaro. Ci sono delle condizioni politiche che andranno valutate, sicuramente a breve scadenza, e ci sono degli elementi di carattere contenutistico e programmatico che dovranno necessariamente entrare nel dibattito politico locale. La scelta del nome e delle alleanze sarà consequenziale a questo. Di sicuro, non farò mancare il mio personale impegno per un governo locale realmente alternativo al regime che ci opprime da decenni, ma sulle modalità non sono ancora in grado di dire nulla.

Giuseppe Bruno ha detto...

Io spero che la campagna elettorale si caratterizzi per la partecipazione dei cittadini.Ogni modalità che possa implementare la partecipazione vedrà il mio giudizio positivo.Il centrosinistra deve necessariamente sfruttare modalità di partecipazione democratica e aperta sia per quanto riguarda i programmi sia per le candidature,cosa che di sicuro la destra non potrà permettersi perchè legata mani e piedi alla volontà di due persone.
Detto ciò che se primarie devono essere,bene che si facciano,ma all'insegna dell'unità e non dello scontro personale,del regolamento dei conti.
Qualche giorno fa mi sono trovato a parlare con degli esponenti del centrosinistra che hanno già avviato i contatti per definire la figua del candidato sindaco.Io ho espresso la mia contrarietà a tale iniziativa perchè credo che prima occorre raccogliere tutte le enegie,gli uomini,le idee disposte a spendersi per cambiare il volto alla città e solo in un secondo momento potrà iniziare la discussione sui nomi.Anteporre il nome del candidato sindaco a tutto il resto è un errore che non bisogna compiere.
Il discorso delle alleanza per me è molto semplice:porte aperte a chiunque creda che Francavilla ha bisogno di gettarsi quindici anni di mala politica dietro le spalle.Ci siede si discute e si mette per iscritto nero su bianco il proprio impegno.
Ritengo che il tuo contributo possa essere positivo,non per una questione di età figuriamoci,ma perchè sono certo che porterai idee e freschezza programmatica di cui il centrosinistra ha bisogno.

Anonimo ha detto...

La scelta del candidato proprio attraverso le primarie può svolgersi evitando quello che giustamente chiami "regolamento dei conti". L'alternativa è che decidano le segreterie di partito segretamente, pugnalando qualcuno alle spalle.
Se ci si sta già muovendo per l'individuazione del candidato, è chiaro che il rischio concreto è che si ripeta ciò che è accaduto due anni fa. Ecco perché l'individuazione di un metodo che valga sempre al di là dei nomi che vengono fuori, può essere l'unica via in grado di evitare che si compia un braccio di ferro interno alla coalizione.
Sull'allargamento della coalizione, condivido: bisogna optare per accordi programmatici vincolanti per chi ci sta, senza avere preclusioni di qualunque tipo.
Ti ringrazio, infine, per i complimenti. Tuttavia io non agisco a titolo personale, ma in nome di una associazione politicamente riconosciuta e riconoscibile. Rispetto all'operato di questa associazione è possibile che nessuno abbia voluto spendere pubblicamente, in positivo o in negativo, nemmeno una parola? Possibile che tutti i miei tentativi di confronto o dialogo siano caduti nel vuoto?