Non stupisce per nulla l’assenza trasversale di esponenti politici alla nostra conferenza stampa di lancio dello spot sull’eutanasia.
Non stupisce soprattutto che, a parte qualche eccezione, la sinistra ufficiale, a cominciare da quella vendoliana, snobbi sistematicamente le battaglie propositive e “piccolo-borghesi” dei radicali (come fu per aborto e divorzio, salvo poi scoprirle e farle sue con anni o decenni di ritardo) e preferisca dedicare tutti i propri sforzi a lanciare urla demagogiche antiberlusconiane. E non deve neppure stupire se, sempre trattati come appestati, siamo poi quelli che da liberali ci rivolgiamo a tutti, dialoghiamo con chiunque, anche con chi loro considerano “diavolo”.
Persino sul registro dei testamenti biologici approvato un anno fa a Francavilla va ricostruita la realtà, visto che questo traguardo è stato raggiunto grazie soprattutto all’impegno diretto del Sindaco (che portò la proposta in consiglio) e al voto favorevole di 11 consiglieri di centrodestra, con un contributo di appena due voti racimolati da quello che una volta si chiamava centrosinistra e oggi non ha neanche più un nome.
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