domenica 19 luglio 2009

Parco dell'amore a Francavilla.




Si sta parlando ultimamente delle (legittime!) lamentele dei residenti della zona “Parapallo” a Francavilla, costretti a fronteggiare quotidianamente coppiette in cerca di intimità. La buona amministrazione si deve sforzare di escogitare soluzioni che portino beneficio all’intera collettività.
Se dunque appare ben comprensibile quale sia il fastidio arrecato ai residenti da tale costume, c’è tuttavia il rischio di trascurare la difficoltà (oserei dire senza mezzi termini) esistenziale di quelle coppie che non hanno altro luogo dove incontrarsi per vivere qualche momento di amore nella più piena libertà. C’è la necessità quindi di studiare una qualche soluzione che tuteli anche quelle coppie, spesso giovanissime, da qualunque pericolo di essere spiati da occhi indiscreti o, peggio, di reprimere ogni impulso e desiderio con la frustrazione di non avere un posto dove essere se stessi in serenità.
Creare una sorta di parco dell’amore, un luogo recintato, sorvegliato e suddiviso in singoli posti ben coperti, possibilmente con l’installazione di distributori di preservativi, potrebbe essere l’unica maniera per soddisfare le legittime aspettative dei residenti e, contemporaneamente, delle coppie alla ricerca di qualche attimo di tenerezza, di piacere o di passione.

mercoledì 15 luglio 2009

Petizione per l'elezione diretta del difensore civico.

Firma qui:
http://www.ipetitions.com/petition/difensorecivicofrancavilla

Testo della petizione.


Il difensore civico (nato in Svezia nel 1809 dove si chiama ombusdman-uomo che fa da tramite) è un organo indipendente ideato per assicurare il rispetto dei diritti del cittadino ed è una figura a cui un singolo o una associazione si rivolgono GRATUITAMENTE per segnalare disfunzioni, ritardi, omissioni o scorrettezze della Pubblica Amministrazione. Si tratta, in sostanza, di un soggetto che vigila sul rispetto dei principi di trasparenza, legalità e imparzialità.
Lo Statuto comunale di Francavilla stabilisce che questa figura venga eletta dal Consiglio comunale con una maggioranza di 2/3 dei consiglieri: in altri termini, il controllato sceglie il controllore?
In effetti, questo sistema (adottato in molti Comuni d'Italia) ha finito per svilire il senso e le potenzialità del DC, spesso frutto di accordi spartitori tra partiti che nulla hanno a che vedere con l'interesse dei cittadini (finalità alla quale quell'istituto sarebbe preposto).
Ma altre volte si è innescato un meccanismo ancora più perverso per il quale mancando l'accordo tra partiti non si è proceduto ad alcuna elezione. E' ciò che è accaduto a Francavilla, dove questa figura, pure prevista astrattemente, non è mai stata designata.
Per tutte queste ragioni, con la presente petizione chiediamo al Consiglio comunale di Francavilla Fontana, di modificare lo Statuto per consentire l'elezione diretta del difensore civico da parte dei cittadini.

giovedì 9 luglio 2009

Difensore civico: il controllato sceglie il controllore?

Lo Statuto comunale di Francavilla definisce il difensore civico come il “custode delle prerogative del cittadino” e come colui che “ vigila sulla imparzialità e sul buon andamento dell’azione amministrativa del Comune, segnalando anche di propria iniziativa, gli abusi, le disfunzioni, le carenze ed i ritardi dell’Amministrazione nei confronti dei cittadini”.
Quasi tutti i Comuni italiani eleggono in Consiglio comunale la figura del difensore civico, professionista scelto da un elenco di persone estranee al Consiglio comunale stesso. Insomma, un ruolo per il quale vanno garantite caratteristiche di imparzialità e terzietà, dovendo lo stesso DC prodigarsi per l’interesse di tutti i cittadini. Ma chi è il soggetto più adatto a scegliere il controllore? Può mai essere il controllato?
La maggioranza, infatti, pur non avendo molto spesso i numeri per eleggere da sola il difensore civico, può comunque decidere di impedire di fatto lo svolgimento dell’elezione.
Scriveva qualche mese fa G.A. Stella sul Corriere: “Gli archivi sono pieni zeppi di vicende poco edificanti. Come le estenuanti sfide tra i partiti («Tocca nominarlo a noi!». «No, a noi!») che hanno impedito per anni (non settimane o mesi: anni!) la nomina di certi ombudsman regionali. O l'inchiesta giudiziaria sui brogli nella nomina di quello di Lamezia Terme. O le polemiche sullo stipendio di quello della Val d'Aosta. Per non dire del patto scellerato tra la sinistra e la destra al Comune di Roma. Dove, quando era sindaco Walter Veltroni, i partiti concordarono un difensore civico a testa, uno ulivista e uno berlusconiano. Lottizzazione al cubo: un imparziale a me, un imparziale a te”. I tristi racconti potrebbero continuare, ma preferisco fermarmi qui.
Pensiamo che Francavilla sfugga alle dinamiche del resto del Paese? Non credo proprio.
Allora, anche questo è uno dei capitoli della peste partitocratica che impedisce il funzionamento di qualunque organo ed istituzione in Italia.
Cerchiamo quindi di sottrarre alla furia partitocratica una istituzione come questa. Chi ha a cuore il funzionamento, la dignità e l’efficienza della figura del difensore civico si batta per la modifica dello statuto in modo che si preveda l’elezione diretta del difensore civico da parte dei cittadini e che quella figura non sia utilizzata come merce di scambio tra i partiti.