lunedì 31 marzo 2008

Piccoli passi verso la laicità.


In attesa di fornirvi i dati (preannuncio, estremamente interessanti) relativi ai test sulla sessualità diffusi sabato, vi informiamo di quanto accaduto nell'ultimo Consiglio Comunale venerdì 28.

Ero presente anch’io a portare il saluto alla sig.ra Coscioni quando il Presidente della locale Cellula, Sergio Tatarano, ci ha informato dell’assenza in Francavilla di una sede per la celebrazione delle onoranze funebri laiche. Io, senza indugio, posso dire che la proposta è una proposta civile, condivisibile, accettabile”.
Con queste parole il Sindaco Marinotti ha accolto la proposta formulata dalla cellula Coscioni di Francavilla e portata nell’ultimo Consiglio Comunale dall’amico e compagno Emanuele Modugno, consigliere del PrC, il quale ha presentato un’interrogazione con l’appoggio del suo partito.
In occasione dell’inaugurazione della cellula avevamo lanciato l’idea di istituire una sala per i funerali civili, evidenziando come un gesto di questo tipo sarebbe in grado di rimarcare la sensibilità di una comunità e dei suoi rappresentanti, proprio perché anche chi non è cattolico ha diritto ad essere ricordato da chi lo ha amato in vita. Devo dunque ringraziare innanzitutto Emanuele Modugno, al quale chiedo una volta di più di iscriversi alla nostra associazione (o quanto meno alla sola cellula), avendo egli stesso dimostrato come sui temi di libertà e laicità il suo sia un contributo costante. In Consiglio Comunale l’avv. Carlo Tatarano è l’unico iscritto ma siamo certi che le nostre istanze siano trasversalmente condivise e apprezzate. Ringrazio altresì il Sindaco, al quale chiedo, oltre all’iscrizione, anche di portare a termine l’impegno preso e di “rispettare la parola data”, qualunque sia la decisione che Egli prenderà con riferimento al prosieguo del mandato. Anzi, forse ancora di più se la Sua decisione sarà quella di abbandonare anticipatamente il Comune per approdare in Consiglio Regionale, potrebbe farlo lasciando almeno il buon ricordo per un atto di grande sensibilità istituzionale e di rispetto delle minoranze

giovedì 27 marzo 2008

Preservativi e pillola contro l'aborto. Sabato tutti sul viale!


La cellula Coscioni di Francavilla Fontana, in collaborazione con la “Condomix”, allestirà sabato 29 marzo a partire dalle ore 11 su viale Lilla (di fronte alla Villa comunale) a Francavilla un tavolo informativo sui metodi contraccettivi, con la distribuzione di volantini e di preservativi.
Nella mattinata i passanti saranno sottoposti ad un test per verificare il grado conoscitivo degli strumenti contraccettivi ( in particolare sulla contraccezione d’emergenza -cosiddetta pillola del giorno dopo-) e per valutare se vorrebbero ricevere maggiori informazioni sul sesso nelle scuole.
PREVISTO UN COLLEGAMENTO RADIOFONICO IN DIRETTA CON RADIO RADICALE.

Di fronte agli ideologici slogan lanciati contro la 194, di fronte ai propositi di intervenire per “migliorare” una legge (abrogandola? O magari impiegando nei consultori gente di “Scienza e vita”?) che ha consentito di dimezzare i ricorsi alla IVG, sbaragliando l’immondo aborto clandestino, l’unica soluzione che noi riteniamo percorribile per abbattere definitivamente il flagello dell’aborto è l’informazione e la prevenzione.
Come saprete, negli ultimi tempi si è molto parlato della nostra proposta di installare distributori di preservativi nelle scuole, proposta frettolosamente bocciata dai presidi ma accolta con interesse dagli studenti. Con l’iniziativa di sabato cercheremo di informare i ragazzi intervenendo con la distribuzione gratuita di preservativi ma anche con la diffusione di materiale informativo sulla contraccezione d’emergenza, quella cosiddetta pillola del giorno dopo che, secondo alcune stime, potrebbe addirittura far evitare circa 20-25.000 interruzioni di gravidanza ogni anno. La disinformazione su questo argomento è intollerabile e spesso le ragazze sono vittime della loro ignoranza o, peggio, di ostruzionismi dei medici obiettori che si rifiutano di prescrivere un farmaco di questo genere, non abortivo e praticamente innocuo; anche per questa ragione ci battiamo perché la ricetta sulla pillola del giorno dopo non sia più obbligatoria, come in quasi tutti i Paesi del mondo.
E’ indispensabile far sentire la nostra presenza e la vicinanza alle giovani generazioni per evitare che molte donne e ragazze continuino a vivere il dramma della solitudine, della vergogna e della clandestinità.
Ai passanti sarà inoltre sottoposto un test anonimo per verificare il grado di conoscenza e per chiedere se vorrebbero maggiore informazioni sul sesso nelle scuole.
Insomma: più informazione, più pillola e preservativi, meno aborti.
RIVOLGO ANCORA UNA VOLTA L'INVITO A TUTTE LE FORZE POLITICHE, CHIEDENDO UNA PRESA DI POSIZIONE NETTA SU QUESTA INIZIATIVA E SU QUESTA TEMATICA PARTICOLARMENTE "TEMUTA".

martedì 25 marzo 2008

L'assessore e le sirene.


Quando leggo certe affermazioni del nostro assessore Bungaro (Senza Colonne, 24.3.2008) vengo preso da sgomento: il richiamo all’invito da parte delle confraternite, come pretesto per non perdersi la processione, è un fatto veramente meschino, sia chiaro. Mi chiedo infatti come mai ci sono amministratori e politici che, molto dignitosamente e magari da cattolici, si astengono dallo sfilare in coda alla processione, diversamente da altri. Io direi che soltanto i primi sono davvero credenti, credenti in altro che nel potere, nell’ostentazione della fede o della prepotenza (dimostrata dall'esistenza di un regolamento che prevede pure un ordine "gerarchico" istituzionale sotto le statue, altro che invito!). Se poi ci sono le confraternite che decidono di camminare a braccetto con i padroni della città, allora anch’esse commettono un errore mischiando ambiti del tutto distinti tra loro, ma a tale commistione dovrebbero porre fine solo i rappresentanti delle istituzioni laiche. Da laico infatti non mi posso occupare delle ingerenze che la Chiesa (per la verità costantemente e antireligiosamente) decide di mettere in atto, ma mi preme sottolineare gli infortuni di chi mi rappresenta ed è incapace di tenersi alla larga da richiami che ricordano le sirene tentatrici di Ulisse.
L’assessore poi non perde occasione per affermare che le confraternite meriterebbero “un sostegno cospicuo, anche di natura economica”. E’ il solito penoso giochetto di ammiccamenti e di pubblicità reciproci.
Se l’assessore Bungaro o qualche altro esponente tengono a presenziare lo facciano a titolo strettamente personale: questo, e nient’altro, sarebbe rispettoso e corretto verso chi invita loro come anche verso chi, durante la processione, si mette di lato a guardare la sfilata delle statue. Ad ogni modo prometto che investiremo direttamente, come cellula Coscioni, la cittadinanza di questa problematica: faremo sì che, tra qualche anno, questa usanza medievale risulti incomprensibile persino all’assessore Bungaro.

lunedì 24 marzo 2008

La scuola, il sesso e la famiglia.


Appena pochi giorni fa, qualcuno rispondeva alla mia richiesta di maggiore informazione sessuale (e installazione di preservativi) nelle scuole, sostenendo che si tratterebbe di un argomento, il sesso, di esclusivo appannaggio delle famiglie. A ciò replicavo “Cosa diciamo alla ragazzina che rimane incinta nella solitudine, nel proprio dramma umano e personale e che non può neppure tornare a casa guardando negli occhi il genitore?”.
Sfoglio il giornale dopo qualche giorno e leggo il caso di quella quindicenne che ha deciso di portare avanti la gravidanza contro la volontà dei propri genitori che invece vorrebbero che la giovine abortisse. Al di là delle decisioni che alla fine verranno prese, si può (appena) tentare di cogliere la tragicità della circostanza che vede una ragazzina arrivare persino a minacciare l’abbandono della propria famiglia, la quale non vuole accettare una sua scelta. Quello che questa storia ci insegna è che lì dove la famiglia non arriva, perché non può oppure perché la minore non vuole coinvolgere un padre o una madre in una scelta drammatica, lì deve arrivare la scuola, se essa vuole crearsi un ruolo utile, di sostegno dello/a studente, senza lasciarlo alla solitudine, e non essere custode di un’idea patriarcale di vita, di relazioni, di una visione del mondo fatta di bacchettate sulle mani e castighi dietro la lavagna. Sarebbe interessante conoscere cosa questa esperienza abbia invece insegnato a quanti continuano a scacciare dalle responsabilità del mondo scolastico la mancanza di un ruolo a favore di una cultura della contraccezione, ma in generale del sostegno alle scelte di una vita responsabile, nella quale non si può restare schiavi di una roulette russa della famiglia aperta e comprensiva o immatura e dittatoriale. Informare vuol dire responsabilizzare e non lasciare il ragazzo alla mercè della propria condizione familiare.

domenica 23 marzo 2008

Esito riunione del 22 marzo.

In data 22.3.2008 si è riunita la cellula Coscioni di Francavilla Fontana deliberando quanto segue.
La cellula
1) Si impegna ad allestire un tavolo informativo in data 29 marzo 2008 sui metodi contraccettivi (in particolare sulla pillola del giorno dopo), con la distribuzione gratuita di preservativi. Nell’occasione verrà sottoposto un test informativo ai passanti sulla materia;
2) Partendo dal risultato ottenuto in seguito all’indagine compiuta dal presidente Sergio Tatarano nell’ospedale di Francavilla Fontana (dove risulta impiegato nel reparto di ginecologia un solo ginecologo non obiettore su nove), decide di allargare l’indagine alle altre strutture ospedaliere regionali;
3) Saluta con favore l’impegno assunto dalla regione Puglia sul rinnovo del nomenclatore tariffario (anche a seguito della sollecitazione mossa dalla cellula) pur manifestando la propria preoccupazione dopo l’ennesimo rinvio in occasione della conferenza Stato-Regione;
4) Aderisce al progetto”soccorso civile” impegnandosi nell’attivazione dello stesso;
5) Si impegna a valutare l’opportunità della creazione di un blog locale;
6) Fissa in € 20 la quota di iscrizione alla cellula per gli ultraventenni.



Erano presenti alla riunione il Presidente Sergio Tatarano, la tesoriera Mariangela Gallù, gli iscritti Roberta Camarda, Francesco Mauro, Giuseppe Rodia, Giuseppe Bruno.

sabato 22 marzo 2008

Questa notte è ancora vostra.

Ancora una volta la mia richiesta, rivolta ai politici, di rimanere fuori dalla processione è passata inascoltata. Poiché la loro presenza è, immagino, ormai sempre più convinta, penso che sia giusto elencare i nomi di quelli che hanno voluto come sempre mettere la firma ( o forse le mani) sulla processione di ieri, certo come sono che farò servizio gradito innanzitutto a loro, che se c’erano volevano esserci e volevano soprattutto essere visti.
La schiera era composta da Vitali e un irriducibile Curto in primissima fila, scortati dall’intera giunta e dal Presidente Passiatore. Subito dietro c’era Concetta Somma.
Questa notte è ancora vostra. Auguri.

giovedì 20 marzo 2008

PRIMA RIUNIONE DELLA CELLULA



Per sabato 22 marzo prossimo alle ore 18,30 è convocato l’incontro degli iscritti alla cellula Coscioni di Francavilla Fontana con i seguenti punti all’o.d.g.:

-organizzazione tavolo su informazione sessuale previsto per sabato 29.3.2008
- lancio indagine conoscitiva su numero ginecologi obiettori nelle strutture ospedaliere locali
- valutazione su rinnovo del nomenclatore tariffario
- rilancio delle altre iniziative già attivate nonché della adesione al progetto “soccorso civile”
- apertura di un blog della cellula
- Punto su situazione economica e iscrizioni 2008
- varie ed eventuali.


L'appuntamento è in piazza Umberto I nei pressi del Bar Centrale.

La riunione è aperta al pubblico.


Ecco il link al sito dell'associazione:


martedì 18 marzo 2008

Così parlò Vitali.


Oggi ci si scandalizza nel sentir dire che esiste l’eutanasia clandestina, un po’ come accadeva per l’aborto 30 anni fa; invece io sono convinto, lo so che esiste l’eutanasia illegale”. Non sono parole mie né di Marco Pannella, ma dell’On. Vitali, pronunciate in occasione dell’inaugurazione della cellula Coscioni di Francavilla Fontana. Nel rinnovare il ringraziamento all’Onorevole per la partecipazione, auspico anche un suo consequenziale impegno nella prossima legislatura per il varo di una legge che scongiuri questa tremenda situazione che vede, secondo alcune stime, circa mille casi l’anno di eutanasia clandestina in tutto il Paese.
Ecco il VIDEO della inaugurazione:

lunedì 17 marzo 2008

Non li votate.


Invito tutti i cittadini ad assistere alla processione di giovedì sera e verificare quali personaggi sfileranno: se qualcuno tra questi, a destra o a sinistra, si dovesse presentare alle elezioni in un futuro più o meno prossimo non lo votate. Che lo squallido tentativo di strumentalizzare la fede sia ritorto contro costoro.

venerdì 14 marzo 2008

Fuori i politici dalla processione!


Sono ormai diversi anni che ripeto stancamente che la presenza dei politici in coda alla processione dei Misteri è di un cattivo gusto sconcertante: continuo a rivolgere ai politici la preghiera di evitare quella brutta sfilata, che denota una ostentazione di potere da parte loro e una rassegnazione alla “schiavitù” da parte della cittadinanza, la quale a sua volta non si sa indignare nemmeno di fronte a questa forma di “fede” ( in realtà di ostentazione di potere); ma oltre ad aver visto semmai rinforzata di volta in volta quella schiera di rappresentanti istituzionali, non ho neppure mai ricevuto alcuna risposta dalle pagine dei quotidiani. Segno evidente di una mancanza di argomenti, se è vero come è vero che una foto e un trafiletto sul giornale non si rifiutano per niente al mondo. Vista la becera scusa che in qualche circostanza mi sono sentito sottoporre a quattr’occhi (“Non sono io che vado, sono loro che mi invitano”), quest’anno voglio rivolgermi per la prima volta direttamente alle varie confraternite: siate voi a mantenere le distanze da parlamentari, assessori e consiglieri i quali, in quelle circostanze, rappresentano solo se stessi e non la cittadinanza. Mi dichiaro disponibile a fare io la “scaletta”, dai lati di via Roma, a quei politici che dovessero mostrare tutto questo sincero trasporto di fronte alla vista di quelle statue: in questo modo dimostrerebbero di possedere la sensibilità giusta per evitare, specie in un momento di campagna elettorale, una così meschina e medievale usanza. Non mi rassegno a questo spettacolo indecente. Se c’è qualcuno rispettoso della fede o non fede dei cittadini, batta un colpo.

mercoledì 12 marzo 2008

Sicuri che vi piace Zapatero? A me sì. Davvero.


Da nonviolento, se intravedo uno spiraglio (di discussione) mi ci butto a capofitto. Ho letto i programmi di destra e sinistra, le peggiori d’Europa. Un PdL completamente abbarbicato su posizioni corporativistiche e clericali, reazionarie in materia di diritti civili, liberatosi anche dalla zavorra dei pochissimi liberali che non sono stati candidati, addirittura costretto a rifugiarsi in Ciarrapico (quello corteggiato recentemente pure dalla sinistra, a quanto pare) pur di togliere voti alla propria destra. E un PD che in maniera ridicola evoca la vittoria di Zapatero come esempio di non si sa bene cosa. Se Veltroni vuole ispirarsi al grande leader socialista inizi a parlare di matrimonio tra omosessuali e divorzio breve (da ottenere al massimo in sei mesi, non dopo anni di mortificanti e pericolose peripezie), dica qualcosa sull’abolizione della legge 40 e la ricerca sulle staminali embrionali o proponga l’autofinanziamento delle Chiese. Aggiungo, dica che abolirà la legge Fini sulle droghe (ma anche su quello ci prepariamo a far passare l'ennesima legislatura senza risolvere un'altra grande questione sociale del Paese, come la legalizzazione delle droghe, assente da tutti i programmi). Bisogna anche avere un minimo di decenza nelle manovre opportunistiche che si effettuano: far passare la vittoria del PSOE come un invito rivolto agli Italiani, secondo Walter Veltroni, ad “essere realisti e innovatori” e al tempo stesso “di avere quella sana radicalità del riformismo che è necessaria” e dunque come evento in continuità con la storia di questo PD è una manovra addirittura di mistificazione politica. Di certo, come presidente della cellula Coscioni di Francavilla, nel mio piccolo, l’unica cosa che posso fare è impegnarmi ad organizzare incontri nel corso dei quali dare assoluto spazio a due tra i punti presenti nel programma del PD in materia di diritti civili: testamento biologico e “riconoscimento dei diritti delle persone stabilmente conviventi” (a vedere poi cosa significherà questa formula magica). Bisognerà incalzare su questo e far assumere impegni seri e concreti. Per quello che, per costoro, contano gli impegni assunti o addirittura le condizioni imposte. Questa campagna elettorale sarà comunque occasione, per la cellula di Francavilla, per confrontarsi con tutte le altre forze politiche.

lunedì 10 marzo 2008

Arrampicamento sugli specchi. E piazze speculari.



Domenica sera, piazza Dante, comizio del sen. Curto. Incontro un amico che scherzosamente mi fa: “Ma come: non sei venuto alla manifestazione anti-Curto e oggi invece sei qui?!”. Ho sorriso, contento che le differenze politiche (politiche!) si notino e siano evidenziate. Non avevo molto da aggiungere. Ho detto e ripetuto fino alla nausea il perché abbia trovato non solo squallida ma addirittura controproducente quella manifestazione, che mi ricordava più lo stile da partita dei mondiali, quelle che culminano con i festeggiamenti, mentre lì non c’era nulla da festeggiare. C’era da intristirsi come mi sono intristito nell’assistere ad un clamoroso e smaccato arrampicamento sugli specchi da parte del sen. Curto domenica sera. Difesosi con argomenti al limite tra il bizzarro e l’incredibile, il senatore ha peraltro sorvolato allegramente su quei soldi che sarebbero serviti a finanziare la campagna elettorale del partito. Ma, davvero, non c’è altro da aggiungere.
Ora scopro, leggendo il blog del PRC, che la proiezione della trasmissione in piazza sarebbe stato un rituale democratico, “nonostante le indegne proteste di qualche agorafobico”. E, visto che si parla attraverso rebus, indovinate chi sarebbe l’agorafobico?! Beh, se consideriamo che sono stato l’unico avversario di Curto a criticare quella trovata, non ci vuole molto a capire a chi si riferissero i compagni rifondaroli. Caro Emanuele, caro Raffaele, vedete: è sintomatico della nostra differenza politica il fatto che nel mio nominare le persone c’è sempre e soltanto un voler criticare un’idea, un gesto, un fatto o un pensiero. Altri invece preferiscono l’attacco diretto alla persona (magari senza nominarla), garantendo l’astio, il rancore, nell’errata convinzione che ogni mezzo è buono quando si vuole raggiungere un fine. Fatto emblematico, emblematicamente grave. Io dico che non il fine giustifica i mezzi, ma è il mezzo che prefigura il fine, l’obiettivo che si vuole raggiungere. Dissi a voi e all’intero centrosinistra che non mettere in scena quel rito medievale sarebbe stato il modo migliore per colpire politicamente il sen. Curto, per combattere la sua politica e non la sua persona. Allora, quando vi siete chiesti perché, come mai, quella piazza fosse così piena domenica, spero vi sarete dati la risposta che accanto ai curiosi c’erano quelli sdegnati dalla vostra violenza, unico appiglio a cui il senatore si è potuto aggrappare per galleggiare. Certamente, metà della piazza e la totalità di quegli applausi al senatore non erano merito mio.

domenica 9 marzo 2008

Voce del verbo "provocare".


Leggo con interesse e non poca perplessità la risposta dell’assessore Bungaro alla mia proposta di installare distributori di preservativi nelle scuole, proposta bollata come provocazione in maniera un po’ troppo semplicistica e affrettata, probabilmente in ragione della necessità di tranquillizzare ed acquietare le menti scandalizzabili della città. Si tratta invece di una idea (divenuta realtà in varie scuole d’Italia) che ho ritenuto giusto formulare ed esprimere in un momento di attacco demagogico ai principi della l. 194 e di lancio di non meglio identificate “moratorie degli aborti”. L’unica strada che io conosco e che tutti i Paesi del mondo conoscono per diminuire il numero di gravidanze indesiderate (in crescita tra le minorenni) è la strada dell’informazione sessuale, sui preservativi, sulla pillola del giorno dopo, sulla pillola RU 486 (sarebbe interessante effettuare un sondaggio per chiedere agli studenti – e magari non solo a loro - quali siano le differenze tra questi strumenti e se per esempio essi sanno come accedervi).
Evidentemente, se fino al 1971, quando fu abrogato dalla Corte Costituzionale, era ancora in vigore in Italia l’articolo 553 del Codice Penale, che vietava propaganda e uso di qualsiasi mezzo contraccettivo ( punibile fino a un anno di reclusione), ci sarà un motivo.
Quanto alla motivazione addotta dal prof. Tardio (mi auguro peraltro che la sua non sia l’unica voce che si leva sull’argomento, all’interno del pd), il quale parla di una questione che dovrebbe interessare solo le famiglie, mi permetto di far notare che purtroppo non sempre (anzi, quasi mai) il dialogo tra figli e genitori è la cornice migliore dentro la quale pervenire alla conquista della propria personalità, della propria sessualità. In realtà, l’amore e la sessualità sono aspetti politici degli individui, aspetti che riguardano il quotidiano, che hanno a che fare con la precostituzione di ruoli gerarchici profondamente sbagliati e pericolosi. Ecco perché buttare nell’agone politico fenomeni come il divorzio e l’aborto ha avuto un significato rivoluzionario ed ha determinato un ribaltamento culturale enorme. Cosa diciamo alla ragazzina che rimane incinta nella solitudine, nel proprio dramma umano e personale e che non può neppure tornare a casa guardando negli occhi il genitore? Mi aspetto una risposta da quanti hanno bollato la mia proposta come provocazione e non hanno ancora formulato una soluzione alternativa. Un po’ come accaduto per l’indagine anonima sui consumatori di droghe tra studenti: c’è paura a conoscere e far conoscere, c’è invece la predisposizione a mettere la propria coscienza a posto, dando vita a qualche seminario “terroristico” in stile “arancia meccanica” da propinare ai ragazzi, “per la difesa –o magari l’imposizione- de La vita”, “contro La droga” ( mai sul vissuto concreto o sulle droghe). Mi domando: cos’è quella se non “educazione” o meglio imposizione di un modello di società, con imperativi del tipo "chi tocca muore"?
Insisto nel chiedere all’assessore Bungaro, al prof. Tardio, a tutti i capi d’istituto delle scuole (ma in generale a tutti coloro che fossero interessati), un confronto pubblico nel corso del quale mettere sul tavolo dati ed esperienze scientifiche su sesso e droga, in modo da uscire dalla creazione dei tabù che impedisce al mondo della scuola di rinnovarsi e di farsi portavoce di iniziative realmente in grado di migliorare la vita dei ragazzi e di consentire loro scelte di responsabilità, senza indicare strade ideologiche e antiscientifiche.
Aggiungo che mi farò al più presto promotore, come cellula Coscioni di Francavilla, di una iniziativa coi ragazzi delle scuole volta a conoscere l’effettivo grado di consapevolezza relativo alla contraccezione.

mercoledì 5 marzo 2008

Pacta sunt servanda?


Ricapitoliamo: dopo aver in tutti i modi respinto qualunque proposta di apparentamento (Di Pietro sì, voi no), dopo essere addirittura andato a spulciare tra i nomi dei candidati radicali (Pannella no, d’Elia non sia mai), Veltroni propone, una decina di giorni fa, un accordo su una piattaforma di 9 sicuri eletti. Prendere o lasciare. I radicali accettano “obtorto collo”.
Sottoscritto un patto su quel punto, stante una legge elettorale devastante (in virtù della quale sono i partiti a nominare i parlamentari e non i cittadini ad eleggerli), viene resa nota e ufficializzata, il giorno 5 marzo, la lista dei candidati del PD, con un ordine che mette in seria difficoltà la realizzabilità di quello stesso patto voluto dai cosiddetti “democratici” (alcuni candidati radicali non avrebbero la certezza di essere eletti).
Questa precisazione si rende doverosa anche alla luce di quello che stampa e tv stanno diffondendo in merito alle ragioni che hanno portato Marco Pannella a scegliere la strada dello sciopero della sete nonviolento. Questo è quanto sta avvenendo oggi tra PD e radicali: hanno (ha, Veltroni) imposto un accordo, vietando al più antico partito d’Italia di presentarsi con il proprio simbolo, e ora stanno (sta) cercando smaccatamente di tradire quella proposta, divenuta patto, da essi stessi formulata prima e imposta poi. I patti, secondo voi, vanno rispettati? C’è qualcos’altro da aggiungere?

lunedì 3 marzo 2008

E' NATA LA CELLULA COSCIONI.






Grande successo dell'inaugurazione della cellula Coscioni di Francavilla Fontana (questo è il link dell'audio http://www.radioradicale.it/scheda/248554/inaugurazione-della-cellula-dellassociazione-luca-coscioni-per-la-liberta-di-ricerca-scientifica-di-franca, presto sarà disponibile anche il video). I lavori della prima parte sono stati aperti da Sergio Tatarano e conclusi dall'intervento di Maria Antonietta Coscioni. Ha condotto l'incontro Gianni Cannalire (Nuovo Quotidiano di Brindisi). Sono seguiti gli interventi di


On. Luigi Vitali (FI)


dott. Giuseppe Marinotti (Sindaco di Francavilla Fontana)


Amalia Ayroldi (moglie di un malato di SLA)


Concetta Somma (assessore provinciale al lavoro)


Gabriele Lippolis (consigliere comunale PD)


Gianni Capuano (associazione "Futuri Trascorsi")


avv. Carlo Tatarano (consigliere comunale PD)


Salvatore Antonaci (segretario ass. radicale "Diritto e Libertà")


Nella seconda parte si è tenuta la elezione degli organi e la votazione della mozione.


Sono stati eletti all'unanimità


Sergio Tatarano (presidente) e Mariangela Gallù (tesoriera).

MOZIONE APPROVATA

Il primo congresso della cellula Coscioni di Francavilla Fontana
statuisce quanto segue:
la cellula di Francavilla Fontana
- recepisce e fa sua la mozione generale approvata dal VI Congresso nazionale dell’associazione Coscioni tenutosi a Salerno dal 15 al 17 febbraio scorsi e si impegna a proseguire le lotte intraprese fino ad oggi per la libertà in ogni sua forma.
- rilancia le battaglie per l’abrogazione della legge 40, a favore della ricerca scientifica, delle scelte di fine vita, per il miglioramento della legge 194 e l’incentivo all’uso dei metodi contraccettivi, per la disabilità e l’assistenza e per la libertà di cura.
A livello locale
- si impegna a proseguire, anzitutto nelle scuole, le campagne di informazione scientifica sui temi più svariati, nella convinzione che solo attraverso la responsabilizzazione (e non la instaurazione di tabù ideologici o la imposizione dei valori) sia possibile un effettivo miglioramento della vita di ogni individuo. A tale scopo, la cellula proseguirà nel confronto con tutti i soggetti politici, del mondo dell’associazionismo e del mondo culturale locale, come già ampliamente avvenuto quest’anno;
- si impegna ad aiutare (e chiede perciò l’ausilio di altri medici e avvocati) quelle donne o ragazze che dovessero essere private della possibilità di accedere alla contraccezione d’emergenza;
- si impegna ad attivarsi in direzione dell’effettivo utilizzo dei fondi stanziati dal governo per la fornitura dei comunicatori simbolici per la libertà di parola dei disabili
- chiede altresì risposte concrete e visibili da parte dell’amministrazione comunale in materia di superamento di ogni ostacolo nel conseguimento della vita autonoma e indipendente dei disabili e di tutte le persone affette da patologie;
- si impegna ad avanzare più in generale istanze atte a rendere il nostro territorio più laico, più attento e sensibile alle esigenze delle minoranze religiose. Propone fin da ora alla amministrazione di Francavilla (e si impegna ad estendere la richiesta anche alle altre amministrazioni dei comuni limitrofi), la istituzione di una sala mortuaria dove poter ricordare i defunti anche attraverso la celebrazione di rito non cattolico;
- saluta con soddisfazione il crescente interesse trasversalmente dimostrato dall’ambiente politico locale rispetto alle tematiche introdotte (ricordando ad esempio la firma di quasi tutto il consiglio comunale a favore dell’indagine conoscitiva sull’eutanasia clandestina), anche grazie allo splendido contributo di Mina Welby e ai numerosi incontri che la stessa ha tenuto proprio a Francavilla e in Puglia;
- intende fin da ora allargare le iscrizioni ai rappresentanti politici di ogni schieramento. In tal senso, intende chiedere una collaborazione fattiva anche attraverso la creazione di un registro di consiglieri e amministratori “amici dell’associazione”, che volessero collaborare come autenticatori alle eventuali e future raccolte di firme.