mercoledì 30 luglio 2008

Meditate, compagni!



Sapevamo bene dei pericoli che sarebbero nati al momento dell’indicazione del nome del candidato sindaco del centrosinistra.
Ne eravamo drammaticamente consapevoli quando abbiamo suggerito la strada delle primarie e non siamo stati ascoltati.
Così, i primi nomi iniziano a trapelare. La scelta, è di tutta evidenza, sarà rimessa nelle mani del partito più grosso della coalizione; ora non sappiamo se le formazioni politiche minori digeriranno mai le diverse proposte che verranno tirate fuori, ma coerenza ci impone di dire che il nostro pronostico (secondo cui senza il coinvolgimento diretto della cittadinanza si sarebbe favorito lo scontro), rischia di avverarsi terribilmente, con le conseguenze devastanti che tutti coloro i quali si sono espressi contro le primarie non potevano e non possono non conoscere. Tuttavia, si è ancora in tempo per evitare la divisione e per ritenere che l’unica linea (democraticamente) vincente è la nostra: primarie subito!
E’ curioso infatti che noi radicali, accusati di voler dividere la coalizione su un nome, oggi (come ieri) parliamo (da soli) di metodo alternativo per liberarci dalla tenaglia partitocratrica e antidemocratica che uccide Francavilla, mentre nessuno propone un percorso differente da quello solito e fallimentare degli incontri segreti.In continuità con questa linea, dichiariamo sin d’ora che, fino a che ci sarà spazio per convincere gli alleati sulle primarie, ci asterremo dall’indicazione del nominativo del candidato sindaco

mercoledì 23 luglio 2008

Se non è progetto autonomo, è ultima ruota del carro.




Ieri sera si è tenuto un nuovo incontro tra le forze del centrosinistra.
Nel corso del dibattito, la delegazione radicale ha ribadito la necessità di proseguire verso una strada totalmente autonoma e indipendente da qualunque condizionamento esterno o da qualunque scelta politica di ipotetici alleati. In questo senso, non si può in alcun modo arrestare il cammino ma c’è anzi bisogno di accelerarlo anche in direzione di un vero coinvolgimento dei cittadini: non potendo infatti sottoporre alle primarie la scelta del candidato sindaco (stante la opposizione di tutte le altre forze politiche; aspettiamo di sapere come verrà scelto...), abbiamo ritenuto indispensabile ribadire la nostra disponibilità a programmare una festa nel mese di settembre nel corso della quale bisognerà rendere visibili alcuni punti programmatici solo a grandi linee definiti: proprio in quella sede sarà infatti opportuno chiedere ai cittadini di partecipare ed elencare le priorità, pronunciandosi magari sui punti che nel frattempo avremo sviscerato come coalizione.
A noi radicali il compito di occuparci dell’anagrafe degli eletti (proposta alla quale teniamo particolarmente e che ha trovato il totale accordo degli altri partiti), in modo da poterla esporre in maniera dettagliata in quella circostanza.
Da questa indipendenza e capacità della coalizione dipenderà lo snodo di una questione di enorme importanza anche relativamente alla scelta delle alleanze definitive: è indispensabile procedere senza tentennamenti, senza aspettare che giunga la salvezza da altri soggetti, ma avendo un proprio autonomo progetto politico.
Continuare in questa direzione con chi ci sta, senza diventare ruota di un carro guidato da altri i quali, se vorranno, potranno unirsi alla creazione di un modello di città, ma non dovranno ricevere trattamenti minimamente privilegiati o essere accolti come salvatori di Patria: per cambiare Francavilla non c’è spazio per corteggiamenti privi di un reciproco convincimento ma solo per progetti solidi e nei quali si creda fermamente, da sostenere anche con accordi “laici” sulle priorità e per il bene comune.

lunedì 21 luglio 2008

Anagrafe degli eletti in risposta all'ennesima figuraccia.






Apprendo con nessuna incredulità la notizia secondo cui il Comune di Francavilla Fontana (a differenza di altri come Ostuni o Ceglie o Fasano e persino Erchie) figura tra quelli che “per il 2006 non hanno comunicato all'Anagrafe delle Prestazioni gli incarichi di consulenza e di collaborazioni esterne, non ottemperando all'adempimento previsto dall'art. 53 del Dlgs. 165/01”.
Ecco il link del sito del Ministero http://www.innovazionepa.gov.it/ministro/incarichi/PDF_inadempienti/COMUNI_INADEMPIENTI.pdf


La notizia cade proprio nel momento in cui noi radicali stiamo dando vita ad una campagna per l’anagrafe degli eletti, campagna della quale stiamo cercando di investire il centrosinistra e convincerlo ad inserire questo tra i punti qualificanti del programma da illustrare per la prossima campagna elettorale del 2009.
Una buona occasione in più per porre sotto i riflettori tutte le attività dei nostri amministratori.
Sosteniamo convintamente questa iniziativa.

mercoledì 16 luglio 2008

Prove per un cammino non solitario.



Ieri sera abbiamo ufficialmente dato inizio ad un percorso di dialogo col centrosinistra "allargato".
Si è raggiunto un accordo di massima relativo all’impegno comune per la creazione di una coalizione alternativa alla destra francavillese che ha governato negli ultimi quindici anni.
Come avevamo preannunciato, noi radicali abbiamo posto immediatamente le nostre due questioni preliminari relativamente alle primarie e all'anagrafe degli eletti.
La prima, ribadita con forza dal sottoscritto come unica strada in grado di rappresentare una crescita in termini numerici ma anche potenzialmente capace di realizzare una mobilitazione ed un coinvolgimento probabilmente decisivi, non ha trovato purtroppo l’approvazione di nessun altro partito.
Sono stati espressi, al contrario, apprezzamenti da più parti sulla proposta di istituzione dell'anagrafe degli eletti, con la formalizzazione dell’impegno massimo che la coalizione ha assunto su “trasparenza e legalità”. Nel corso delle prossime riunioni, premeremo affinché la coalizione inserisca come uno dei punti decisivi, di discontinuità e innovazione, l’istituzione del suddetto registro pubblico, atto alternativo e necessario a rendere il nostro Comune, finalmente, una casa di vetro.


Ecco il comunicato congiunto approvato da tutti i partiti.






In data 15 luglio 2008 presso la sede del Partito Democratico si sono riunite le delegazioni dei seguenti partiti politici: PD, PRC, Democratici per la Costituzione, Sinistra Democratica, Radicali Italiani, PdCI, IdV, UDC. Tutte le forze politiche hanno convenuto sulla necessità di individuare un percorso comune che ponga al centro l’urgenza di un programma alternativo e fortemente ispirato al recupero della legalità, della partecipazione democratica, della trasparenza e della discontinuita' dell'azione amministrativa.
In tale percorso programmatico le forze politiche riunitesi, intendono delineare strategie e scelte che aiutino la città a riappropriarsi del proprio futuro non dimenticando le priorità di carattere economico e le esigenze di uno sviluppo rispettoso dei diritti e della dignità soprattutto delle fasce più deboli ed emarginate della città. Nel percorso, devono prevalere le ragioni del bene comune e della solidarietà.
Nel contempo, le forze politiche, nell’assumere gli impegni appena indicati, hanno condiviso l’urgenza di definire in tempi celeri l’individuazione del candidato sindaco che possa rappresentare esigenze di alternatività programmatica e l’altrettanta volontà di offrire tale proposta a quanti altri, nella città, intendono aggregarsi intorno a questo progetto.

venerdì 11 luglio 2008

Dalla politica del controllo (del voto), al controllo della politica (col voto).



La mia soluzione è in questo slogan, chiaro, limpido, secco (e che magari tra un po' di tempo, quando ci si renderà conto della necessità di perseguire questa via, qualcuno riprenderà). Ascolto in questo periodo il continuo richiamo alla legalità come elemento di rottura e discontinuità dall'operato delle precedenti amministrazioni; leggo dichiarazioni di quanti ritengono che bisogna condannare il vecchio modo di fare politica nella stanza dei bottoni e sopra la testa degli elettori, tanto quanto dei militanti. Tutti o quasi affermano che è su questo che dovrebbe fondarsi la coalizione (allargata) di centrosinistra. Benissimo! Martedì non porrò nessun'altra questione che non abbia a che fare con democrazia e legalità. Dunque, primarie e anagrafe degli eletti. Nient'altro. Vedremo chi ci starà o si assumerà la responsabilità di dire no a tutto ciò, magari indicando su quali altri punti si dovrà fondare l'accordo della coalizione, quali caratteristiche dovrà avere il candidato sindaco e da chi dovrà essere condiviso il futuro nome (dalla stessa persona che individua quel nome? Cioè, io condivido la mia scelta: viva la democrazia!). Come dire, gli errori insegnano, ma solo a chi ha voglia di imparare.

giovedì 10 luglio 2008

Nello sfascio della giustizia, ricordiamo Enzo Tortora.



Presentatore notissimo, divenuto deputato europeo nel giugno 1984 nelle liste del Partito Radicale, il 17 settembre 1985 viene condannato a 10 anni di reclusione sulla base di accuse di vari pentiti.

Il 31 dicembre 1985 si dimette da europarlamentare e sconta la pena ai domiciliari, rinunciando all'immunità parlamentare.

Davanti alla Corte d'Appello di Napoli, dichiara: "Sono innocente, lo grido da tre anni , lo gridano le carte, lo gridano i fatti che sono emersi da questo dibattimento, io sono innocente, e spero dal profondo del cuore che lo siate anche voi!".

Nel settembre 1986 viene assolto con formula piena.

Muore di cancro il 18 maggio 1988.

domenica 6 luglio 2008

Subito collaborare con i compagni del PrC. I sabotaggi clericofascisti degli altri ci fortificano.

Quando Emanuele, il nostro compagno Emanuele Modugno, conviene con noi che c’è una conventio ad excludendum nei confronti dei radicali, allora ci viene il sospetto che non siamo proprio impazziti e che però, nello stesso tempo, la strada intrapresa è quella giusta. Mai come questa volta siamo convinti che ci sia, per loro, per quelli che Marco chiamerebbe “i buoni a niente”, la necessità di stoppare ogni discussione, di evitare che filtrino le parole, i dibattiti, a cui si preferisce il chiacchiericcio pettegolo.
Ai compagni del PrC ribadiamo con forza la richiesta di impegnarsi con noi: primarie e anagrafe degli eletti come elementi di rottura e discontinuità rispetto al passato da infilare nella discussione sulle amministrative, come prerequisito per la coalizione che va costruita con urgenza. Confidiamo in loro, nella loro politica, nella loro capacità di rimanere estranei a manovre di potere quali si preparano spudoratamente.
Il congresso comunista di questa settimana, al quale prenderò parte con estremo piacere, sarà un’occasione per me per rilanciare la proposta radicale; sarò presente e ascolterò con attenzione le risposte che dovessero giungere sul punto. La loro collaborazione sarà indispensabile, altrimenti non ce la facciamo.
Sabato, intanto, l’occasione per il sabotaggio era ghiotta. Si sa, ciò che è pubblico, nella nostra Italia e tanto più a Francavilla, deve rimanere clandestino, segreto, silenziato.
Esattamente quanto ciò che rimane nel chiuso degli scantinati va fatto rimbombare, va sputtanato sul giornale con la speranza di seminare zizzanie.
In questa ottica, non mi impressiona certamente il boicottaggio organizzato militarmente ai nostri danni o meglio ai danni di un dibattito pubblico realizzato per il bene di una Francavilla altra, anche perché sapevo bene di fronte a quale rischio, un’iniziativa del genere, ci avrebbe messi.
Il PD, insieme alle sigle altrettanto democratiche, era pressoché tutto assente, dal coordinatore (che aveva preannunciato che ci avrebbe inviato qualcuno della segreteria, un Bettini di turno), ai “giovani” (quelli che dovrebbero rappresentare la novità e che sappiamo bene quanto preoccupati siano di non commettere imprudenze nella strada della carriera veltroniana, in cui meno contenuti e meno fastidio porti con te, più avanzi in graduatoria come candidato).
Non siamo per nulla intimoriti, dunque, dalla scelta di quelli con cui stiamo cercando, in maniera consapevolmente suicida, di collaborare per contrapporci ai capaci davvero, ma davvero di tutto, anche delle peggiori nefandezze. Sia chiaro, ci proviamo ma non ad ogni condizione.
Denunciare l’antiradicalismo militante (quando non la maleducazione nel rifiutarsi di accettare un invito) pare oggi tempo perso, ma solo perché è ormai una costante talmente antropologica da risultare ovvia anche per chi la pratica e ci accusa sfrontatamente di vittimismo ingiustificato.
Oggi chiediamo che al regime si oppongano i principi di democrazia, legalità e trasparenza, perché il fine non può mai giustificare i mezzi, ma sono questi ultimi, che il PD e gli altri stanno scegliendo, a prefigurare gli scenari di mantenimento dello status quo.
Nessuno ci dice perché si siano creati i due blocchi nel centrosinistra, sospettiamo, pensiamo sulla base di qualche nome non gradito proprio a coloro che, generosamente (beati loro!), quando parlai di primarie risposero che non erano appassionati ad una discussione sul candidato sindaco, ma solo disponibili a parlare di fatti, di problemi.
Dove sono, fatti e contenuti? E quanta distanza c’è tra questi e il centrosinistra?
Se non c’è spazio per l’accordo minimo su queste basi di democrazia, non ci potrà essere neppure spazio per un’altra Francavilla.

martedì 1 luglio 2008

Discutiamo in pubblico di ciò che i partiti decidono in segreto.


Sabato 5 luglio dalle ore 18 presso la sede Arci ragazzi in p.zza Dante, la cellula Coscioni di Francavilla e l’Associazione radicale “Diritto e Libertà” daranno vita ad un dibattito pubblico, in previsione delle prossime elezioni amministrative, dal titolo:

"Alternanza a Francavilla: ripartire dalla democrazia".




Tutti i partiti e i cittadini di ogni colore politico sono invitati a partecipare attivamente.




Abbiamo denunciato il rischio fortissimo che la nostra città corre di assistere impassibile ad una campagna elettorale devastante, nella quale si dovrà solo decidere, in perfetta (ripeto, perfetta) continuità col passato, il detentore del potere interno al centrodestra, con gli sfidanti per la prima volta, pare ufficialmente (non più solo clandestinamente), contrapposti. Lo sfascio delle amministrazioni uscenti obbligava e obbliga i “vari” centrodestra esistenti a trovare tra di loro un capro espiatorio su cui fondare le proprie fortune e il proprio senso di presunta novità. Per questa ragione, consci della chiarissima situazione di emergenza e del fatto che non c’è possibilità di rinascita con un sistema speculare al regime che ha umiliato la nostra città in questi anni, riteniamo estremamente urgente chiamare a raccolta coloro i quali vogliano provare a proporre una visione alternativa di Francavilla. Lo facciamo in continuità con quanto sostenuto tre anni fa, con lo sforzo democratico di allora, tentando di fornire le basi per un progetto partecipativo come unica strada da percorrere per realizzare un’alternanza in grado di profilare un’alternativa, piuttosto che attendere che dall’alto giunga la parola che metta un po’ di silenzio. Ripartendo dalle primarie, che speriamo di non essere i soli a sostenere e a chiedere, convinti che la democrazia non sia uno strumento da usare a proprio piacimento ma una scelta che richiede necessariamente coerenza per essere minimamente credibile, diamo appuntamento a tutte le forze politiche a intervenire sabato pomeriggio dalle ore 18 presso la sede dell’Arci ragazzi. Sarà un’occasione per noi radicali per elencare le nostre (pubbliche e non filtrate) proposte da sottoporre direttamente al vaglio dei cittadini. Indicheremo, assieme alle primarie, altri pochissimi punti imprescindibili per dare vita ad una nuova coalizione realmente democratica, che dovrà essere fondata sulla condivisione di elementi di contrasto al regime partitocratrico che ha attanagliato Francavilla. Poiché per noi i mezzi prefigurano il fine, la scelta democratica deve stare alla base di ogni autentica rinascita. Chiediamo, anche a quanti non condivideranno la nostra iniziativa, di essere presenti per esporre le proprie perplessità.