martedì 28 aprile 2009

Il monopartitismo (radicali esclusi) vota compatto per spostare la data del referendum.

Ecco come votano le opposizioni, tutte quelle scelte (una a caso? L'IdV!) e quelle oscurate dal regime.
In questo caso, oggetto è la data del referendum, per la quale si decide di superare la soglia del 15 giugno e di votare sotto l'ombrellone.

http://www.radicali.it/view.php?id=141151

lunedì 20 aprile 2009

L'accesso al comizio di Della Corte non andava consentito ai deboli di stomaco.


“Basta con i privilegi!” “Premiamo il merito!” “Ci sono persone che stanno comprando i voti!” “Francavillesi, siate liberi!” “Evitiamo, in questo momento di crisi, di spendere troppi soldi per la campagna elettorale! Sono vergognose le gigantografie!” (il tutto mentre alle spalle del comizio campeggia una megafoto di Balestra, candidato al Parlamento Europeo per la Destra…).
A pronunciare le suddette parole non è stato un candidato di centrosinistra arruffapopoli o demagogico, né un neofita di centrodestra, ma l’ex sindaco che ha ridotto Francavilla sul lastrico costringendo dopo poco più di due anni alla fuga il povero Marinotti (ieri assente, ma comunque sostenitore, beato lui, del dott. Della Corte).
Se questo è il dato, il comizio con cui il centrodestra ha aperto la campagna elettorale ha avuto dell’incredibile. Se l’ex Sindaco ha trovato la forza di pronunciare determinate parole, con quei trascorsi, allora vuol dire che possiamo aspettarci di tutto in questa campagna elettorale.
Sappiamo benissimo a quali disastri amministrativi è legata la figura di Della Corte, sappiamo tutti per quale vicenda, più di ogni altra, la nostra cittadina si è resa nota alcuni anni fa in tutta Italia, ma ciononostante l’ex-Sindaco ha ritenuto decoroso, evidentemente, aprire la campagna elettorale con una serie di propositi e promesse che si addicono a qualcuno che non sia mai entrato nella Casa Comunale e che magari non sappia, ad esempio, quali e quanti debiti lo attendono: invece si è puntato sull’esperienza, si diceva ieri. Direi che delle volte l’esperienza può rappresentare sì garanzia, ma solo garanzia di fallimento amministrativo laddove è la riproposizione esatta di un passato nefasto.
Allora, il mio pensiero è andato a mesi di logorio, di lotte intestine all’interno di un centrosinistra che non ha fatto altro che servire su un piatto d’argento una vittoria quasi certa, tanto che nel corso del comizio si è dato sfogo solo ai rancori tutti interni alla destra: sono partite, all’indirizzo della nuova casa dei vecchi abitanti di AN, staffilate sintetizzabili, pensate un po’, con il messaggio “Loro sono più vecchi di noi!”.
Insomma, spero che il comizio di ieri abbia fornito, a chi è riuscito a rimanere fino all’ultimo (visto che lo avrebbero dovuto vietare ai deboli di stomaco), accanto allo scoramento per la ennesima riproposizione di un disastro annunciato, un’idea di quanto l’incapacità di proporsi come classe dirigente alternativa faciliti la vita a chi ha prodotto solo guasti a Francavilla.
Avremo modo di parlarne nel corso di una campagna elettorale che si preannuncia, a questo punto, veramente spudorata.

martedì 14 aprile 2009

Intervista su quarto canale radio.

Questa sera, martedì 14 aprile, Quarto Canale Radio intervista Sergio Tatarano sulle ragioni della rinuncia alla candidatura alle amministrative.
www.quartocanaleradio.it

venerdì 10 aprile 2009

Indisponibilità ad accordi sulle amministrative.

La situazione odierna e la grande confusione che ormai regna sovrana nel centrosinistra di Francavilla costringe il sottoscritto, a nome del partito che pure lealmente ha tentato con insistenza di trovare un accordo programmatico, a sottrarsi rispetto ad un percorso che ha raggiunto livelli di inadeguatezza politica insopportabili (e incomprensibili dalla gente). Inutile spendere parole sulle responsabilità: tutti i soggetti del centrosinistra un anno fa hanno proposto questa strada del “braccio di ferro” partitocratico e antipartecipativo per individuare il candidato sindaco. Tale procedimento, condotto con diabolica coerenza, ha prodotto lo sconquasso dell’intera coalizione, della quale non resta più né un nome unitario che la rappresenti, né, tanto meno, un barlume di progetto politico programmatico. Preso atto dell’inagibilità politica patente, del deserto contenutistico e della giungla partitocratica in cui il centrosinistra tutto ha deciso di operare, bruciando peraltro nomi di candidati senza minima coerenza logica, dichiaro la mia indisponibilità ad un impegno diretto per le prossime elezioni amministrative. Continuerò insieme ai miei compagni, più di prima se possibile, a portare avanti il progetto di alternativa laica, democratica e antipartitocratica tra la gente, nelle piazze, coi sit-in, “rischiando tutto, controcorrente”.

martedì 7 aprile 2009

Qualche riflessione sulla dignità.


Mi auguro che almeno quest’anno i politici francavillesi, di destra o sinistra, non sfilino dietro la processione religiosa e che, dal canto loro, i cittadini puntino i riflettori della pubblica condanna verso coloro i quali utilizzano la fede per farsi pubblicità, nonostante le gravi responsabilità dello sfacelo francavillese.
Chi avrà il coraggio e la faccia di presentarsi a nome di una città priva di Sindaco? Quale personaggio politico preferirà al decoro di una discreta presenza, confusa tra la gente, la tracotanza della fede ostentata?
O, almeno, quale politico vorrà rispondere a queste osservazioni (che ripeto stancamente da anni) con delle argomentazioni disposte a giustificare e motivare il perché di una sfilata altrimenti da interpretare come l’ennesimo schiaffo in faccia ai Francavillesi, trattati come sudditi sciocchi?Mi auguro allora che coloro i quali sfileranno, persino quest’anno, noncuranti dei danni che hanno prodotto alla città, saranno ripagati da una risposta dignitosa dei cittadini alle prossime elezioni.