venerdì 28 novembre 2008

Parliamo di droga, sesso, libertà, "vissuto".


Gli interventi autorevoli susseguitisi in questi giorni relativamente alla questione droga-studenti (allargatasi fino a comprendere il rapporto con la libertà degli individui), rischiano di dare una visione contrapposta tra la rivendicazione (e il conseguente riconoscimento) dei diritti e “il vincolo di responsabilità che ci lega tutti gli uni agli altri”. Da quanto ho letto, parrebbe che il desiderio di libertà sia un elemento negativo che produce inevitabilmente la distruzione della società, che ci porta a dimenticare il prossimo e a coltivare il nostro personale orticello nel più triste egoismo. A mio avviso, di fronte alle grandi sfide della scelta individuale (penso non solo all’assunzione di droga, ma anche a temi estremamente attuali come l’eutanasia o l’aborto) affidare la vita nelle mani dei singoli cittadini è la scelta più saggia, che va naturalmente nella direzione di una responsabilizzazione della società. La conoscenza della realtà, peraltro, ha sempre consentito alle istituzioni di governare efficacemente fenomeni che altrimenti verrebbero alimentati dalla politica della paura e lascerebbero gli individui nella più completa solitudine.
Il rischio, infatti, frutto del paternalismo proibizionista, è quello di non riuscire a sintonizzarci con la società, limitandoci a lavare la nostra coscienza, relegando definitivamente l’uomo in un cantuccio e lasciando quest’ultimo al di fuori di ogni possibilità di salvezza civile.
A questo proposito, colgo l’occasione per chiedere a Don Domenico Carenza, ai Presidi, a politici ed amministratori che hanno commentato le recenti vicende locali sulla stampa, un incontro pubblico sulle tematiche relative alla droga, ma più in generale al (diffuso e naturale) desiderio di libertà, per sviluppare una riflessione dalla quale l’intera collettività potrebbe trarre un momento di crescita importante.

martedì 25 novembre 2008

Incontro sull'anagrafe.

Venerdì prossimo Sergio Tatarano (tesoriere dell'associazione "Diritto e Libertà) incontrerà Maurizio Bruno (consigliere provinciale del PD) per illustrare la proposta di anagrafe degli eletti da portare anche in Provincia di Brindisi.
Ringraziamo anticipatamente Maurizio Bruno per l'interesse mostrato e ci auguriamo di poter condurre questa battaglia insieme a lui e a tutti gli esponenti che riterranno di darci una mano, perché questo tema diventi, non solo a parole, patrimonio comune della classe politica francavillese.

lunedì 24 novembre 2008

Centrosinistra e PD: vi chiediamo di strumentalizzarci!


Venerdì 21 si è svolta a Teatro Imperiali l’iniziativa dal titolo “Proposte radicali per cambiare Francavilla a partire dall’anagrafe pubblica degli eletti”.
La serata, nel corso della quale sono intervenuti Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti, ha visto anche la partecipazione attiva di diversi esponenti politici locali.
Tra questi, Euprepio Curto (consigliere provinciale AN), Salvatore Madaghiele (segretario IdV) e Carlo Altavilla (segretario dei Democratici per la Costituzione).
Da venerdì si è dato inizio ad un raccolta firme con la quale si chiederà al futuro Consiglio Comunale di inserire l’istituzione dell’anagrafe degli eletti nello Statuto comunale.
Chiediamo ancora una volta ai partiti del centrosinistra e in primis al PD di sfruttare la nostra idea, non semplicemente aderendo alla campagna ma facendola propria.
Mi è stato detto per mesi che la priorità non era la scelta del candidato ma l’individuazione di un programma alternativo. Bene: ora regaliamo anzitutto al partito più forte della coalizione ( o di ciò che resta della coalizione) la riforma a costo zero per cambiare Francavilla. Noi non li molliamo.

domenica 23 novembre 2008

mercoledì 19 novembre 2008

Iniziativa radicale.

Venerdì 21 novembre 2008 alle ore 18,30 presso Teatro Imperiali a Francavilla Fontana (BR)

Proposte radicali per cambiare Francavilla a partire dall’anagrafe pubblica degli eletti”.
Introducono
Sergio Tatarano (Membro direttivo associazione radicale “Diritto e Libertà” e Presidente Cellula Coscioni di Francavilla Fontana)
Mariangela Gallù (Tesoriera della Cellula Coscioni di Francavilla Fontana)
Intervengono
Sergio D’Elia (segretario di Nessuno Tocchi Caino)
On. Elisabetta Zamparutti (deputata radicale eletta nelle liste del Pd).

I partiti di Francavilla a rischio implosione.


Qualche giorno fa un articolo scritto da Tito Boeri individuava egregiamente, nella vittoria di Obama, due punti da cui il centrosinistra italiano, e il PD in particolare, dovrebbero trarre ispirazione per poter indirizzare il loro cammino di novità: le primarie e l’uso di internet.
Quale significato si nasconde dietro questi due strumenti? Diciamo che essi contengono elementi di democraticità assolutamente unici, in grado di rappresentare il dato innovativo in più per la nascita di una classe dirigente, la quale, con le primarie, viene in un certo senso “liberalizzata”, cioè privata di qualunque forma di difesa corporativa e partitocratica, in un contesto in cui da un lato chiunque può candidarsi, dall’altro è il cittadino-elettore che diventa il giudice, una sorta di “datore di lavoro” di una classe politica che se non produce (nell’interesse del cittadino) rischia seriamente di andarsene a casa.
Ma perché ciò possa avvenire in maniera effettiva, lo strumento della partecipazione va accompagnato a quello della conoscenza: internet incarna questa esigenza alla perfezione, costituendo lo spazio privo di limiti nel quale tutti possono sia comunicare sia conoscere (“per deliberare”, avrebbe detto Einaudi). In questa direzione, anagrafe degli eletti!
La lezione democratica americana può essere studiata e applicata in parte anche alla nostra misera realtà francavillese, nella quale il centrosinistra si trova di fronte alla più drammatica delle implosioni. La coalizione, avvitatasi fin dal principio (in maniera unanime e condivisa!) su posizioni improvvisate, arbitrarie (come si deciderà il candidato sindaco?) e assolutamente (direi, naturalmente) antidemocratiche, è allo sbando: nulla è chiaro tranne che tutti i partiti hanno voluto sottrarre qualsiasi scelta all’elettorato (che pure avrebbe potuto, quanto meno per disperazione, essere disponibile a cambiare casacca di fronte ad un centrodestra che ha garantito solo 15 anni di fallimenti di ogni tipo).
Avevamo avvertito: i mezzi prefigurano i fini! Ecco allora che oggi bisogna prepararsi a raccogliere i cocci lasciati dall’antidemocrazia che produce disgregazione e disintegrazione di una intera compagine, andata avanti a strappi, accoltellamenti, ispirata alla negazione costante e sistematica della parola data, con la guerra scientifica ai (propri) principi (fintamente) ispiratori (dove sono “democrazia dal basso” e “partecipazione”?).
Ogni crisi rappresenta sempre un momento di dramma ma anche di speranza. Oggi noi radicali ci prepariamo, nostro malgrado, a registrare la giustezza di un’analisi solitariamente svolta mesi addietro e a contare i morti prodotti dalla politica partitocratica dell’antidemocrazia, con la speranza che l’implosione in atto (di cui tutti i partiti sono responsabili) come dia vita ad una coalizione finalmente liberale e democratica. In una parola, alternativa.

lunedì 17 novembre 2008

Venerdì 21 novembre ore 18,30: con Sergio D'Elia ed Elisabetta Zamparutti.




A TUTTI gli esponenti politici di Francavilla Fontana

Cari amici,
nel luglio scorso abbiamo organizzato, come radicali di “Diritto e Libertà” e associazione “Luca Coscioni”, un incontro nel corso del quale abbiamo lanciato due idee su cui si sarebbe dovuta fondare, a nostro avviso, l’alternativa al regime degli ultimi anni: si trattava delle primarie (scelta democratica e partecipativa di discontinuità con la partitocrazia dominante) e dell’anagrafe degli eletti (vale a dire la pubblicazione on-line di tutti i dati relativi agli eletti, in modo da rispondere senza populismi - ma con la “conoscenza” e la trasparenza- a quel sentimento di antipolitica che oggi percorre gran parte della popolazione).
A qualche mese di distanza, dobbiamo registrare che i suddetti potevano (potrebbero ancora!!) essere i due strumenti democraticamente rivoluzionari su cui fondare una nuova coalizione capace di attrarre e segnare, attraverso l’abbandono di vecchi metodi, un nuovo corso politico.
Consci della gravissima e urgente situazione che rischia di provocare l’implosione di una intera classe politica incapace di rinnovarsi e alle prese con lotte di potere tutte intestine, riteniamo di doverci armare delle nostre soluzioni liberali per costruire, qualunque sia lo scenario di alleanze che si verrà a delineare da qui a poco, da soli (ma, da liberali, rivolgendoci a tutti), le strade dell’alternanza per l’alternativa a questo sistema.

domenica 16 novembre 2008

Viva Eluana, viva la vita libera, viva la libera scelta.


La Cassazione ha respinto il ricorso del Procuratore Generale di Milano contro la sospensione delle terapie che tengono artificialmente in vita Eluana Englaro. La 37enne di Lecco è da 17 anni in stato vegetativo permanente e grazie all’impegno del padre potrà tra poco trovare la fine che aveva chiesto.
L’Italia compie un passo avanti verso l’autodeterminazione, verso il riconoscimento della libertà fondamentale ad accettare le cure ed a sospenderle quando sono invasive.La rivoluzione intrapresa un paio d’anni fa da Piergiorgio Welby trova oggi una prosecuzione naturale in Beppino Englaro (papà di Eluana), nel suo amore per il diritto e nell’ormai netta volontà dell’80% degli Italiani che chiedono sempre più a gran voce una legge sulle direttive anticipate e sull’eutanasia

venerdì 7 novembre 2008

Legalizzazione (e informazione) contro liberalizzazione di fatto (e disinformazione).


Alcuni mesi fa, i radicali e coscioniani francavillesi formularono una richiesta a tutti i capi d’istituto delle scuole superiori perché questi sottoponessero un test anonimo ai ragazzi relativo all’uso di droghe leggere e pesanti.
In quella circostanza, non soltanto non fummo ascoltati ma addirittura nessuno si degnò di fornirci una risposta, foss’anche negativa.
Oggi ascolto lo sconcerto collettivo, leggo che aumenteranno i controlli e che verranno installate telecamere o che si cronometrerà il tempo che uno studente impiega ad andare in bagno.
Il risultato del proibizionismo (come sempre a braccetto con la disinformazione e la repressione) è ancora una volta sotto gli occhi di tutti: liberalizzazione incontrollata e incontrollabile, di fatto, delle droghe, panico dei cosiddetti adulti, incomunicabilità con i ragazzi, commistione tra spacciatori e consumatori e lancio di minorenni in pasto al mercato regalatoci da chi ancora pensa di potersi lavare la coscienza proibendo tutto e in realtà privando la società dell’unico strumento in grado di sfidare il flagello droga (come ogni flagello clandestinizzato), cioè la regolamentazione e l’informazione.
A livello locale, non ci resta che continuare a proporre campagne informative serie e laiche, senza calderoni ideologici (del tipo “le droghe sono tutte uguali”) i quali rappresentano la linfa di un problema che, magari in buona fede, utilizzando parole che gli studenti percepiscono come vuote, si continua ad alimentare. Ecco perché noi radicali torneremo a proporre alle scuole argomenti tabù come droga e sesso.

martedì 4 novembre 2008

Giovedì dalle 17, "Franca...mente" su Quarto canale radio.


Giovedì prossimo, a partire dalle ore 17, Sergio Tatarano sarà tra gli ospiti della trasmissione "Franca...mente" in onda su Quarto canale radio. Si parlerà della situazione politica locale.
Potrete ascoltare la trasmissione anche online su http://www.quartocanaleradio.it/