Lo strombazzato –ed, in realtà, semplicemente fisiologico- aumento di visite sul sito istituzionale del Comune (dove, fino a poco tempo fa non era possibile consultare neppure lo statuto comunale e dove ancora adesso moltissime pagine sono vuote), più che far gridare alla vittoria, dovrebbe far riflettere su quanto sia urgente il potenziamento della strada virtuale. Non può non destare scandalo, pertanto, il fatto che non si sia ancora proceduto, a distanza di quasi tre anni dall’approvazione, a mettere in pratica quanto fu votato unanimemente dal consiglio comunale con l’anagrafe degli eletti e dei nominati, meccanismo diretto di valutazione dell’operato di consiglieri e assessori da mettere nelle mani della collettività: in una fase di antipolitica ormai diffusa, rendere pubbliche tutte le informazioni sulla vita di un ente rappresenta il modo migliore per cambiare il rapporto tra cittadini e politica. Purché lo si voglia per davvero.
