lunedì 20 aprile 2009

L'accesso al comizio di Della Corte non andava consentito ai deboli di stomaco.


“Basta con i privilegi!” “Premiamo il merito!” “Ci sono persone che stanno comprando i voti!” “Francavillesi, siate liberi!” “Evitiamo, in questo momento di crisi, di spendere troppi soldi per la campagna elettorale! Sono vergognose le gigantografie!” (il tutto mentre alle spalle del comizio campeggia una megafoto di Balestra, candidato al Parlamento Europeo per la Destra…).
A pronunciare le suddette parole non è stato un candidato di centrosinistra arruffapopoli o demagogico, né un neofita di centrodestra, ma l’ex sindaco che ha ridotto Francavilla sul lastrico costringendo dopo poco più di due anni alla fuga il povero Marinotti (ieri assente, ma comunque sostenitore, beato lui, del dott. Della Corte).
Se questo è il dato, il comizio con cui il centrodestra ha aperto la campagna elettorale ha avuto dell’incredibile. Se l’ex Sindaco ha trovato la forza di pronunciare determinate parole, con quei trascorsi, allora vuol dire che possiamo aspettarci di tutto in questa campagna elettorale.
Sappiamo benissimo a quali disastri amministrativi è legata la figura di Della Corte, sappiamo tutti per quale vicenda, più di ogni altra, la nostra cittadina si è resa nota alcuni anni fa in tutta Italia, ma ciononostante l’ex-Sindaco ha ritenuto decoroso, evidentemente, aprire la campagna elettorale con una serie di propositi e promesse che si addicono a qualcuno che non sia mai entrato nella Casa Comunale e che magari non sappia, ad esempio, quali e quanti debiti lo attendono: invece si è puntato sull’esperienza, si diceva ieri. Direi che delle volte l’esperienza può rappresentare sì garanzia, ma solo garanzia di fallimento amministrativo laddove è la riproposizione esatta di un passato nefasto.
Allora, il mio pensiero è andato a mesi di logorio, di lotte intestine all’interno di un centrosinistra che non ha fatto altro che servire su un piatto d’argento una vittoria quasi certa, tanto che nel corso del comizio si è dato sfogo solo ai rancori tutti interni alla destra: sono partite, all’indirizzo della nuova casa dei vecchi abitanti di AN, staffilate sintetizzabili, pensate un po’, con il messaggio “Loro sono più vecchi di noi!”.
Insomma, spero che il comizio di ieri abbia fornito, a chi è riuscito a rimanere fino all’ultimo (visto che lo avrebbero dovuto vietare ai deboli di stomaco), accanto allo scoramento per la ennesima riproposizione di un disastro annunciato, un’idea di quanto l’incapacità di proporsi come classe dirigente alternativa faciliti la vita a chi ha prodotto solo guasti a Francavilla.
Avremo modo di parlarne nel corso di una campagna elettorale che si preannuncia, a questo punto, veramente spudorata.

Nessun commento: