Il non aver voluto rispettare, fin dal principio della discussione sulla toponomastica, un percorso chiaro e delle regole certe per l’individuazione dei nominativi, ha mandato il consiglio comunale in corto circuito ed impedito lo “scambio di figurine” che sembrava inevitabile. La maggioranza, dopo aver agito in maniera arbitraria sul voto alla mozione Tatarella (visto che aveva preteso la forzatura del voto senza aspettare l’approvazione dello specifico regolamento), ora si è accorta improvvisamente che per esprimersi sul nome indicato da un consigliere di opposizione era necessario rispettare delle regole certe. Emblematico ed intellettualmente onesto, l’intervento del consigliere Balestra (La Destra) il quale si è pubblicamente pentito di aver contribuito a creare, con il proprio voto a favore di Tatarella nella scorsa seduta, un precedente che apriva scenari di totale anarchia.
Si sarebbe potuto evitare un dibattito paradossale ed una situazione imbarazzante per il consiglio se si fosse usato un minimo di buon senso da subito.
Si sarebbe potuto evitare un dibattito paradossale ed una situazione imbarazzante per il consiglio se si fosse usato un minimo di buon senso da subito.
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