Ho letto con sorpresa l’intervento del Presidente D’Alema a proposito del progetto sulla droga della Cellula Coscioni. Egli, sul punto, conferma la disponibilità ma rimprovera me di non aver fatto nulla dopo la presentazione dello stesso progetto e mi invita a raccogliere firme tra i consiglieri (quali?, mi verrebbe da chiedere): in realtà, ho lanciato in questi mesi decine di appelli ad ogni schieramento politico, oltre ad aver consegnato manualmente al Sindaco il lavoro. Ebbene, non ho avuto nessuna risposta dalla politica, se non appunto dal Presidente D’Alema, a cui ho ritenuto – forse sopravvalutando politicamente il mio interlocutore- di rivolgermi. Attendo di conoscere i nominativi dei consiglieri interessati. Li contatterò io stesso.
A giudicare da quanto dice dopo, però, l’unico problema del Presidente D’Alema sembra il mancato riconoscimento del merito in ordine all'attivazione della trasmissione in diretta su internet dei lavori del consiglio comunale, adottata da qualche tempo a Francavilla.
E’ necessaria, tuttavia, una notevole dose di coraggio per sostenere quanto sostiene il Presidente D’Alema: a dire di quest'ultimo, io avrei cioè delegato altri a portare avanti questa iniziativa delle riprese audio video e me ne sarei poi indebitamente appropriato quale responsabile.
Riepiloghiamo la storia, forse sconosciuta allo stesso D'Alema: nel febbraio 2010, su mia proposta, Tommaso Resta presentava una mozione sull’anagrafe degli eletti, votata all’unanimità e mai applicata.
Qualche mese dopo, cercando di sopperire alle mancanze ed ai ritardi dell’amministrazione che non dava luogo a quella riforma, chiedevo un’autorizzazione a registrare le sedute con la mia telecamera, autorizzazione dapprima concessami e poi improvvisamente ed immotivatamente revocatami in occasione della seduta successiva, dopo che avevo osato diffondere alcuni stralci di una lite indecorosa tra un assessore ed un consigliere. Nel corso di quella seduta mi fu impedito di registrare –proprio dal presidente D’Alema- senza alcuna dignitosa spiegazione. L’imbarazzo fu tale che si ritenne di sospendere la seduta.
Non so se il Presidente D’Alema ricorda, ma nell’agosto 2010 raccoglievo le firme dei consiglieri, facevo convocare una seduta e votare un odg che prevedeva – tra i tantissimi punti- anche l’impegno “a predisporre un servizio di diffusione in “streaming” in diretta delle sedute di consiglio comunale sul sito istituzionale del Comune di Francavilla Fontana”. Si tratta dunque della realizzazione di uno (!) soltanto dei punti approvati dal consiglio nella seduta di agosto 2010. E gli altri?
Approfitto di questa circostanza, pertanto, per chiedere al Presidente D’Alema di attivarsi perché venga realizzato ciò su cui il consiglio si è impegnato formalmente un anno e mezzo fa:
- l’anagrafe degli eletti (già approvata nel febbraio 2010),
- la diffusione dello statuto del consiglio anche nelle scuole,
- l'approvazione dei regolamenti attuativi di referendum e petizioni,
- la massima pubblicità della convocazione delle sedute del consiglio comunale, aggiungendo ai canali classici (sito internet e affissione di manifesti) ogni altro mezzo che possa consentire un’adeguata informazione alla collettività (partendo dal servizio di cosiddetto “speakeraggio”).
Sono certo che il Presidente si adopererà in tal senso.
A giudicare da quanto dice dopo, però, l’unico problema del Presidente D’Alema sembra il mancato riconoscimento del merito in ordine all'attivazione della trasmissione in diretta su internet dei lavori del consiglio comunale, adottata da qualche tempo a Francavilla.
E’ necessaria, tuttavia, una notevole dose di coraggio per sostenere quanto sostiene il Presidente D’Alema: a dire di quest'ultimo, io avrei cioè delegato altri a portare avanti questa iniziativa delle riprese audio video e me ne sarei poi indebitamente appropriato quale responsabile.
Riepiloghiamo la storia, forse sconosciuta allo stesso D'Alema: nel febbraio 2010, su mia proposta, Tommaso Resta presentava una mozione sull’anagrafe degli eletti, votata all’unanimità e mai applicata.
Qualche mese dopo, cercando di sopperire alle mancanze ed ai ritardi dell’amministrazione che non dava luogo a quella riforma, chiedevo un’autorizzazione a registrare le sedute con la mia telecamera, autorizzazione dapprima concessami e poi improvvisamente ed immotivatamente revocatami in occasione della seduta successiva, dopo che avevo osato diffondere alcuni stralci di una lite indecorosa tra un assessore ed un consigliere. Nel corso di quella seduta mi fu impedito di registrare –proprio dal presidente D’Alema- senza alcuna dignitosa spiegazione. L’imbarazzo fu tale che si ritenne di sospendere la seduta.
Non so se il Presidente D’Alema ricorda, ma nell’agosto 2010 raccoglievo le firme dei consiglieri, facevo convocare una seduta e votare un odg che prevedeva – tra i tantissimi punti- anche l’impegno “a predisporre un servizio di diffusione in “streaming” in diretta delle sedute di consiglio comunale sul sito istituzionale del Comune di Francavilla Fontana”. Si tratta dunque della realizzazione di uno (!) soltanto dei punti approvati dal consiglio nella seduta di agosto 2010. E gli altri?
Approfitto di questa circostanza, pertanto, per chiedere al Presidente D’Alema di attivarsi perché venga realizzato ciò su cui il consiglio si è impegnato formalmente un anno e mezzo fa:
- l’anagrafe degli eletti (già approvata nel febbraio 2010),
- la diffusione dello statuto del consiglio anche nelle scuole,
- l'approvazione dei regolamenti attuativi di referendum e petizioni,
- la massima pubblicità della convocazione delle sedute del consiglio comunale, aggiungendo ai canali classici (sito internet e affissione di manifesti) ogni altro mezzo che possa consentire un’adeguata informazione alla collettività (partendo dal servizio di cosiddetto “speakeraggio”).
Sono certo che il Presidente si adopererà in tal senso.