Statuto comunale: se trasparenza e democrazia diretta sono priorità per la politica, che la politica lo dimostri.
Il dibattito tenutosi sullo Statuto qualche giorno fa, malgrado
il boicottaggio e la noncuranza di molta parte della politica, ha
registrato un primo confronto su alcune questioni sulle quali si ha il
dovere di aprire una discussione seria. Di questo vanno ringraziati quei
consiglieri che hanno scelto di offrire un contributo alla conoscenza
ed al progresso della città.
Attualmente il Consiglio Comunale sta tentando di modificare alcuni articoli dello Statuto, nell’ignoranza generale. E’ necessario che si crei un'unità, un'aggregazione tra tutte le forze interessate
e con tutti coloro che hanno a cuore l'obiettivo, come realizzato in
questi anni in occasione di una conferenza stampa sull'anagrafe degli
eletti che vide la partecipazione di tutte le forze di opposizione.
Qualche spunto di riflessione sul referendum e sugli obblighi di trasparenza per capire la posta in palio.
1) Premessa
l'inesistenza dei regolamenti attuativi degli strumenti di democrazia
diretta e quindi la necessità di procedere all’immediata approvazione,
il nuovo art. 72 sul REFERENDUM prevede condizioni proibitive per lo svolgimento:
-Numero di firme
Il
nuovo articolo prevede una soglia di firme pari al 25% (!!) del corpo
elettorale (circa 7mile firme per indire un referendum!!), il che
significa vanificare del tutto lo strumento referendario. Guardando alle
diverse esperienze nel mondo, il valore indicativo si situa attorno al
2% degli aventi diritto al voto. Se si riuscisse ad eliminare il quorum,
sarebbe accettabile un numero di firme alto, ma mai superiore al 10%.
- Quorum
Lo
Statuto prevede il quorum pari al 50% degli aventi diritto perché il
referendum possa avere validità: tale condizione rende definitivamente
inutilizzabile lo strumento, con conseguente indebolimento per chi è
minoranza o non ha l’appoggio di una organizzazione di partiti ben
strutturata. Andrebbe invece abolito il quorum in modo tale che decide
chi vota, non chi resta a casa.
- Materie
La
legge consente di pronunciarsi su qualunque materia di competenza
comunale a livello locale, ma la formulazione dello Statuto locale
esclude tale possibilità in molte materie, lasciando la competenza
esclusiva al solo Consiglio e non ai cittadini.
- Tipo di referendum
La
legge consente di introdurre oltre al referendum consultivo (per
chiedere un semplice parere alla cittadinanza), anche quello abrogativo e
propositivo (molto più efficaci), ma lo Statuto di Francavilla non li
prevede. Andrebbero quindi inseriti.
2)
Art. 38 PUBBLICITA’ delle sedute (e art. 47 del regolamento)
Secondo l’art. 38 “le sedute sono pubbliche”.
Sarebbe necessario inserire una norma che obblighi il Consiglio a
pubblicizzare al massimo le sedute stesse, con ogni strumento possibile.
D’altro
canto è stato inserito pericolosamente nel regolamento del consiglio il
divieto di registrazione (delle sedute) “aventi finalità di carattere
privato”. Tale divieto va eliminato: chi ricorda il putiferio scatenato
dalla diffusione online di uno spezzone che avevo personalmente
registrato durante una seduta consiliare?
Non si comprende quale
ragione possa spingere chi ha funzioni pubbliche ad impedire che ogni
cittadino possa registrare ciò che accade nelle sedute consiliari. I
consiglieri sono stati eletti e devono poter essere ripresi da chiunque,
come può accadere per esempio durante un comizio.
3) PREROGATIVE DEL CONSIGLIERE COMUNALE L’art. 24 al co. 10
prevede solo l’obbligo per i consiglieri di presentare la dichiarazione
dei redditi annualmente. E’ opportuno che tale previsione venga
aggiornata, con l’aggiunta delle voci di cui alla mozione dell’anagrafe
degli eletti approvata tre anni fa dall’intero consiglio (presenze, voti
e atti presentati, oltre a tutti i benefici di cui i singoli
consiglieri godono).
4) DIFFUSIONE DELLO STATUTO
Il nuovo Statuto ha eliminato l'impegno (comunque disatteso) alla
diffusione dello Statuto nelle scuole. Andrebbe invece conservato e
-comunque- rispettato perché la gente sia informata e conosca i propri
diritti, fin dall'età scolastica.
Chiedo pertanto
trasversalmente a tutta la politica di chiarire se c'è interesse a
garantire la massima accessibilità agli strumenti di democrazia diretta,
mai attivati nella nostra città per l’ostracismo o, quanto meno, il
disinteresse che finora ha attraversato le forze presenti in consiglio e
nella città.
Chiedo altresì un impegno deciso sulla trasparenza,
oltre che sulla democrazia, perché chi vorrà oggi ed in futuro
rappresentare l’alternativa e garantire la discontinuità col passato e
col presente, non potrà più ignorare queste che devono essere le
priorità di una qualunque forza intenzionata ad incarnare una politica
altra per una vera rivoluzione nel rapporto tra eletti ed elettori.
20 commenti:
Anonimo
ha detto...
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Lo spot: 27 marzo ore 18 teatro imperiali congresso cellula Coscioni di Francavilla
Tavolo a Lecce
Per l'eutanasia, per la libertà di scelta.
da "Porta a porta" del 16.01.2008
“E’ vero che io magari prediligo monaci, francescani e meno altre forme di espressione religiosa. Voglio però ringraziare Monsignor Fisichella (...)per una cosa personale, perché ciascuno di noi, poi, in due parole rappresenta se stesso. Lei ha avuto un’espressione che rappresenta, per me, lei: elegante, non come questi miei amici presunti universitari sgarbati. Lei ha detto ad un certo punto: “Noi non abbiamo bisogno di fare i digiuni per andare in televisione”. Spero che lei si vergogni di questa affermazione perché è dimostrato che ci andiamo poco. In questa cosa c’è lei. La sua eleganza, il suo pettorale, il suo oro, il suo essere, per me, chiesa simoniaca… Son bastate queste sue due parole per comprenderci molto” Marco Pannella
Sciascia e Pannella
Maggio 1987.
"Pannella è il solo uomo politico italiano che costantemente dimostri di avere il senso del diritto, della legge, della giustizia. Ce ne saranno altri, ma senza volto e senza voce, immersi e sommersi in partiti la cui sensibilità ai problemi del diritto soltanto si manifesta quando qualche mandato di cattura raggiunge uomini del loro apparato: per il resto se ne stanno in silenzio..." Leonardo Sciascia
“…Può commemorare il 20 settembre solo chi vuole abolire il Concordato. Noi non sentiamo alcun bisogno di un riconoscimento ufficiale del 20 settembre. Anzi, speriamo che il sindaco Cioccetti si sia dimenticato quest’anno di mandare la corona d’alloro a Porta Pia per il comune di Roma. Sarebbe un equivoco di meno. Il 20 settembre è un giorno nostro; non è il giorno dei clericali e dei fascisti. Il giorno loro è l’11 febbraio, quando l’Uomo della Provvidenza - che secondo Pio IX – “non aveva le preoccupazioni della scuola liberale”, firmò quel Concordato che lo stesso pontefice riconobbe “sarebbe stata una follia sperare dai governi precedenti”.
Buon XX settembre
Viva l'Italia laica e liberale!
Per la vita del diritto...
firma anche tu cliccando sulla foto!
Pier Paolo Pasolini e i radicali.
"Sono qui come marxista che vota per il PCI... che spera nella nuova generazione di comunisti almeno come spera nei radicali... Siete riusciti a trovare forme alterne e subalterne di cultura dappertutto: al centro delle città, e negli angoli più lontani, più morti, più infrequentabili. Non avete avuto alcun rispetto umano, nessuna falsa dignità e non siete soggiaciuti ad alcun ricatto. Non avete avuto paura né di meretrici né di pubblicano, e neanche - ed è tutto dire - di fascisti... Contro tutto questo voi non dovete fare altro (io credo) che continuare semplicemente a essere voi stessi: il che significa a essere continuamente irriconoscibili. Dimenticare subito i grandi successi: e continuare imperterriti, ostinati, eternamente contrari, a pretendere, a volere, a identificarvi con i diversi; a scandalizzare; a bestemmiare". (Congresso radicale 1975).
ENZO TORTORA
"Ero liberale perché ho studiato, sono radicale perché ho capito".
All'esito della riunione di domenica 22 giugno, la Cellula Coscioni ha stabilito: - impegno a organizzare per sabato 5 luglio con "Diritto e Libertà" una giornata di discussione pubblica aperta sulle prospettive politiche a Francavilla; - impegno a proseguire la campagna per il monitoraggio delle strutture ospedaliere sulla applicazione della 194 e sulla pillola del giorno dopo; - impegno a coinvolgere le istituzioni locali sulla campagna pro Tibet.
"Pochi italiani conoscono quale centro di coordinamento e di guida delle forze più reazionarie è il Vaticano, e quale fattore di corruzione esso costituisce nella nostra vita pubblica [...] con l'insegnamento della cieca obbedienza ai governanti, comunque delinquenti e in qualsiasi modo arrivati al potere, purché prestino l'ossequio dovuto al Santo Padre. [...]. ... la soluzione di tutti i problemi – anche di quelli che riteniamo più spiccatamente economici e tecnici- dalla convivenza civile, è in funzione del modo in cui si riesce a risolvere il problema della libertà di coscienza, cioè del modo in cui vengono regolati i rapporti tra lo Stato e la Chiesa". Ernesto Rossi
"Le dichiarazioni quotidiane di questo Papa sono una bestemmia contro la verità e la religiosità quale viene vissuta nel nostro paese e in tutto il mondo civile. Trent'anni fa in Italia, secondo stime dell'Oms, gli aborti erano oltre il milione, 1 milione e 200 mila, ora sappiamo che quelli legali sono 100 mila. Quindi dire che i problemi si sono aggravati da allora ad oggi (...) è una bestemmia contro la lealtà civile e religiosa, nonché un'offesa contro lo Stato italiano e un insulto contro la maggioranza dei Paesi del mondo che hanno affrontato la piaga dell'aborto con lo strumento della legalizzazione. In Italia gli aborti legali sono dovuti in modo chiaro alla resistenza e al terrorismo psicologico delle campagne menzognere del Vaticano sulla contraccezione".
MARCO PANNELLA
Esito riunione della Cellula
Nell'ultima riunione della cellula di domenica 11 maggio si è stabilito quanto segue: - allestimento di un tavolo informativo sulla pillola del giorno dopo per il 24 maggio in occasione dell'anniversario della 194; - impegno per la mobilitazione straordinaria in programma sulla cannabis terapeutica e sulla eventuale disobbedienza civile; - riproposizione della istituzione della sala laica anche come punto per la prossima campagna elettorale; - rilancio iscrizioni, specie alla cellula, con invito a tutte le forze politiche; - confronto con l'intero panorama politico sui "nostri" temi per le prossime amministrative.
Sei favorevole alle primarie nel centrosinistra per la scelta del sindaco?
Sei favorevole alle "ronde" proposte dalla Lega?
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La RU486 NON è la pillola del giorno dopo!!
dal blog "la chiazza" in risposta al Vice Sindaco Iurlaro.
"Caro assessore, intanto La ringrazio per le Sue parole, ma andiamo con ordine. Occorre una precisazione, anche alla luce di quanto apparso oggi sulla stampa: chiariamo subito che la pillola del giorno dopo NON è la pillola RU486. La prima è un anticoncezionale d'emergenza che non ha nessuna controindicazione e il cui uso, a causa di un certo modo di operare nel nostro Paese, viene ostacolato ideologicamente senza alcuna buona ragione scientifica. In Italia vi è infatti l'obbligo della prescrizione medica che invece non è previsto in altri 100 Paesi nel mondo (in Francia è distribuita gratuitamente). Non si tratta di un farmaco abortivo ma di un farmaco che inibisce l'ovulazione e che pertanto va assunto nelle ore immediatamente successive al rapporto (tanto è vero che è distribuito anche in Paesi in cui l'aborto è illegale) altrimenti perde efficacia. Su questo: quanta gente (non solo ragazzi) sa che il medico deve prescrivere la ricetta e che non c'è obiezione che tenga?Altra cosa è la RU486, pillola abortiva, che sarà introdotta a breve in Italia e che rappresenta un'altra grande conquista di civiltà in quanto permette di evitare il dramma fisico e psicologico cui la donna è costretta con l'aborto terapeutico. I casi rarissimi di mortalità sono legati ad una cattiva assunzione del farmaco (sono più alti i casi di morte per parto, se è per questo), ma ciò non vuol dire che vada ostacolata la sua introduzione. Alla donna la possibilità di scegliere a cosa sottoporsi. Credo che ci sia bisogno dunque di tanta informazione.Un saluto cordiale".
VIDEO INAUGURAZIONE CELLULA COSCIONI
http://www.radicalilecce.it/?q=node/2314
Tibet libero!
Risposta a Pietro Filomeno sulla vicenda "piazza".
Caro Pietro, solo per non lasciare che l’incomprensione prenda il sopravvento sulla nostra stima reciproca, consentimi due parole conclusive. Nel mio intervento a proposito della vita notturna a Francavilla ho chiaramente espresso (e fatto mia la tua) preoccupazione di garantire la vivibilità del centro storico, con alcune proposte che, a meno di smentite, non mi pare fossero in contrasto con le tue. Ciò su cui mi sono sbilanciato e che ho tenuto a criticare è stato certamente il tuo punto di vista che ho definito “moralistico e confusionario” in quanto affermavi testualmente che i ragazzi spenderebbero i soldi di mamma e papà, perché non hanno niente di meglio da fare. Mi consentirai di ribadire che si è trattato di una frase quanto meno infelice, poiché, al di là delle virgolette, degli spezzoni o degli articoli riportati per intero, resta la equivocità di quella espressione, sulla quale, forse non a caso, non sei più ritornato nella tua replica. Infine, caro Pietro, ho sicuramente molto da imparare, anche da te, ma gradirei essere considerato una persona e non un giovane. Il mio non è stato il commento al quale rispondere con una pacca sulle spalle; la mia è stata invece una risposta ad un tuo articolo che (ripeto per dare forza a quella che hai definito “reazione smodata”) non ho condiviso per il tono che hai utilizzato, non per la legittima aspirazione, da te espressa, a vivere in pace senza essere molestato. Per il resto, sono pronto a dibattiti pubblici, anche se non ho capito, nel merito, cosa mi contesti.
"Le nostre esistenze hanno bisogno di libertà per la ricerca scientifica. Ma, non possono aspettare. Non possono aspettare le scuse di uno dei prossimi Papi"
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