lunedì 23 aprile 2007

Laicità in salsa francavillese...


Non faccio in tempo a leggere di un progetto dignitoso, quello sulla mobilità gratuita, che, dopo una disamina più attenta dell’articolo, mi devo necessariamente vergognare della pochezza culturale che accompagna ogni iniziativa della nostra amministrazione.
Da rappresentante dell’ass. Coscioni non potevo infatti rimanere indifferente all’attenzione prestata nei confronti dei disabili dalla amministrazione di Francavilla Fontana e non potevo far altro che salutare con approvazione la concessione in comodato gratuito di tre pulmini ai paesi del brindisino.
Ma, ancora una volta, la bieca tentazione di confondere le acque, di mischiare Dio e Cesare si è fatta ghiotta: leggo, infatti, che i veicoli, prima dell’uso, saranno sottoposti non ad un controllo da parte del meccanico, bensì a una “benedizione” sul piazzale della Chiesa Madre. Vista la sfacciataggine con cui si continuano a perpetrare tali condotte da parte del potere francavillese, comincio davvero a credere che manchino i fondamentali nel riuscire a concepire come l’idea di destinare sempre ed in ogni circostanza una fetta di gloria alla chiesa cattolica sia una manovra squallida. Dopo aver assistito all’indecorosa presenza degli amministratori alle manifestazioni religiose in occasione dei riti della Settimana Santa, oggi dobbiamo anche intristirci per una nuova miserevole manovra di “ammiccamento” tra i rappresentanti politici e le sfere religiose, le quali, da parte loro, sarebbero degne di grande apprezzamento se si rifiutassero di collaborare a tali basse iniziative di regime culturale.
Possibile che non si riesca a capire che in un paese laico l’operato di un’amministrazione non ha bisogno di alcuna benedizione o sponsorizzazione di chicchessia? Possibile che, vista la scarsa fiducia che l’opportunismo politico dei nostri amministratori genera, non sia lecito aspettarsi almeno dalla Chiesa un gesto di lontananza ed un rifiuto ad andare sottobraccio col potente di turno?

2 commenti:

Giuseppe Bruno ha detto...

Caro Sergio,
condivido il tuo sdegno,pratiche ma il pericolo di generalizzare e far coincidere il potere francavillese con tutte le istituzioni cattoliche della città è da evitare.
Purtroppo larga parta della chiesa cattolica francavillese vive in stretto rapporto con gli ammistratori della città,ne condivide pratiche,metodi,usi.Concede voti e sostegno in cambio di visibilità e qualcos'altro...
Ma c'è anche una chiesa francavillese che percorre altre strade,che in silenzio lotta ogni giorno contro la povertà e la miseria,che nulla ha a che spartire con potere,potenti,signorotti ecc.

sergio tatarano ha detto...

Caro Giuseppe,
nessuno intende far conicidere la Chiesa con il male: la mia è una pubblica segnalazione di fronte al vergognoso tentativo ( passato sotto il silenzio trasversale e complice di tutta la politica) di convogliare la Chiesa verso il potere per spartire visibilità. Vista l'incapacità di discernere tra sfera civile e religiosa da parte degli amministratori, ho provocatoriamente ritenuto di rivolgere un appello contrario: che siano i preti a sottrarsi a questo vile reclutamento e a questa bassa operazione di regime culturale.
La mia è quindi un'accusa circostanziata, rivolta a coloro i quali adotteranno quelle pratiche, amministratori e sacerdoti; non è una ideologica sparata nel mucchio.