martedì 18 settembre 2007

La Madonna non vuole.


Trovo francamente paradossale la polemica innescata nei confronti del Sindaco Marinotti e della sua assenza in occasione della processione della Madonna della Fontana. Ho tante volte sottolineato l’assurdità di questa usanza, della sfilata di amministratori e semplici consiglieri, ma come sempre la mia rimane una voce isolata, alla quale nessuno ha mai voluto replicare sia pure per dissentire.
Appare quanto meno singolare che la mia parola rischi di essere percepita quasi a difesa di Marinotti, il quale per la verità non ha saputo argomentare, se non con un lapidario “stendiamo un velo pietoso”, riuscendo così a scontentare tutti nel tentativo di non scontentare nessuno (pare non si sia recato alla processione per impegni personali e inderogabili e io, ahimè, ci credo). Una dolosa assenza ed una volontà di non farsi vedere in circostanze come quella suddetta è ciò che si imputa al Sindaco. Avrei tanto gradito che quest’ultimo ci avesse espresso la sua personale contrarietà a pubblicizzare la propria immagine in una occasione nella quale in molti hanno sempre attinto, burlando l’elettorato secondo una tattica tanto populistica quanto antipopolare. Non capisco perché i fedeli non si sentano offesi dalla presenza dei politici in veste ufficiale: non è facile per un Sindaco con l’operato di Marinotti recarsi alle Feste come il 1 maggio o il 25 aprile; ma a quelle è giusto che si esiga la sua presenza. Al contrario, dietro la processione religiosa credo che i rappresentanti delle istituzioni laiche, che pure non perdono occasione per confondere le acque, non dovrebbero marciare strizzando l’occhio alle autorità ecclesiastiche. Qualcuno dovrebbe invitare il Primo cittadino, insomma, a comunicare che la sua presenza non è affatto necessaria né opportuna, ma che alla processione, se riterrà, ci andrà il dottore Marinotti, non il Sindaco.

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