giovedì 6 dicembre 2007

Segnali di fumo...




Il cinismo bertinottiano ha colpito ancora? Il leader comunista è intervenuto dichiarando fallita l’esperienza di governo. Ora: a parte l’irritualità di una simile affermazione proveniente da un Presidente della Camera, ciò che mi preme tentare di comprendere è dove Fausto il rosso voglia arrivare con quell’uscita piuttosto sconcertante. Sarà la caduta a picco nei sondaggi della nascente “Cosa rossa”, che pare non si attesti neppure al 5%, e il conseguente tentativo di volersi ritagliare uno spazio in un panorama politico che allo stato rischia di estromettere definitivamente i neo e veterocomunisti? Sarà la ricerca di un messaggio da far pervenire agli elettori, sfiduciati dai risultati modesti che la compagine di Giordano ha fino ad ora ottenuto? Se tutto ciò vale, allora si comprende bene come il PrC abbia tutto l’interesse ad andare al più presto a nuove elezioni, possibilmente determinando la fine dell’esperienza prodiana, prima che questo governo determini la fine del PrC. E già: perché stare all’opposizione garantirà ai “kompagni” la sopravvivenza politica con qualche manifestazione di milioni di cittadini, per la pace delle dittature o per quella sindacale. Insomma, per Bertinotti meglio stare all’opposizione con percentuali prossime al 10% che stare al governo non sapendo dove andare, non riuscendo a tenere insieme senso dello Stato, coerenza programmatica e opposizione alle derive centriste.

4 commenti:

Peppo Rodia ha detto...
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Peppo Rodia ha detto...

Caro Sergio,
è il problema dei partiti politici (o meglio delle fazioni politiche) del nostro belpaese: meglio al 10% all'opposizione che al 5% al governo.
Non importa se il Paese va a puttane! L'importante è che il nostro partito riesca a crescere nelle percentuali!
Voglio essere un po' canaglia: non è che non bastando acquistare senatori qualcuno ha deciso di comprare direttamente il presidente della Camera per porre fine alla legislatura?
E' un giochetto alla Moggi che ai tempi nel calcio ha portato buoni risultati...Molto più conveniente comprare due/tre arbitri che sette/otto fuoriclasse. Molto strana una tale dichiarazione da parte di una figura super-partes e navigata proprio durante la nascita del nuovo partito unico della sinistra!!! Sti' comunisti...vatti a fida'!

Angelo ha detto...

Il solito gioco delle poltrone...piu' ne ho piu' vantaggi ho...chi se ne frega se vado contro la mia stessa coalizione...ou' a Prodi ormai gliela tirano tutti...sacondo me un giorno di questi si alza e dice guardandosi allo specchio:"un'altra settimana e cado"....
Tra l'altro Giuseppe ha ragione secondo me...Moggi dal calcio s'e' trasferito in politica e riscuote successi pure li....MITTTTTICO

sergio tatarano ha detto...

Il problema è che non si capisce bene come possa conciliarsi una tale condotta con il ruolo di Presidente dela Camera, innanzitutto. Per il resto è chiaro che la strategia di Bertinotti è quella di far cadere Prodi ora che i sondaggi danno il prc in una situazione disastrosa. E' altresì chiaro che da quella posizione politico-ideologica si realizzerà sempre la stessa questione ogni volta che quel partito andrà al governo: insomma, si può conciliare il movimentismo "antagonista" con il "governismo"? I fatti dicono di no.