martedì 3 agosto 2010

Sull'opposizione clerical-reazionaria di Idv-Democratici per la Costituzione.

Ancora una volta, il gruppo capeggiato da Mario Filomeno, facendo mancare le proprie firme, assume la responsabilità di opporsi ideologicamente non solo e non tanto ad una iniziativa targata radicale quanto ad una soluzione liberale, democratica e partecipativa. Mi auguro che i consiglieri IdV-Dem.per la Cost. avranno il buon gusto di confrontarsi pubblicamente e di spiegare all’elettorato il perché di una simile scelta, che appare all’esterno come l’ennesima prova di puro ostruzionismo reazionario verso qualunque iniziativa politica propositiva.
La nostra, in particolare, serve a dare continuità e maggiore respiro all’impegno assunto con l’anagrafe degli eletti in campagna elettorale, con la mozione presentata in consiglio (su iniziativa radicale) dall’avv. Resta (PD), votata all’unanimità e rimasta però sulla carta a causa dell’immobilismo della giunta.
Ora bisognerà vigilare sui lavori che si terranno in consiglio, ma intanto questo nuovo importante traguardo dimostra che si può fare politica stando fuori dalla maggioranza, senza caratterizzarsi con una sorta di sfascismo che è costante di una certa cultura (dalla quale noi radicali siamo lontanissimi) e che finisce per essere la forma più efficace di sostegno di chi governa.

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