lunedì 2 agosto 2010

Raccolte le firme per il consiglio comunale su trasparenza e attuazione dello statuto.


Verrà depositata nei prossimi giorni la richiesta di convocazione di consiglio comunale, partita da Radicali e PD e sottoscritta da alcuni consiglieri (Resta e Della Porta -PD, Curto, Fusco e Gallone- UdC e i consiglieri indipendenti Galiano e Attanasi), a norma dell’art. 2 dell’apposito regolamento.
Oggetto della seduta saranno i seguenti punti:
- Discussione sullo stato dell’anagrafe degli eletti (votata all’unanimità il 2 febbraio e rimasta sulla carta);
- individuazione delle modalità di pubblicità dello statuto e della corretta attuazione dello stesso (con particolare riguardo agli strumenti di democrazia diretta, quali referendum e petizione), nonché dell’utilizzo di tutti gli strumenti per la pubblicità delle sedute del consiglio comunale.
Si tratta di argomenti che rappresentano un elemento di grande aspettativa e di speranza, potenzialmente in grado di determinare un vero e proprio epocale trasferimento del potere finalmente nelle mani dei cittadini.
Ora sarà necessario accendere i riflettori perché il maggior numero di francavillesi possa verificare anzitutto quale reazione si scatenerà nel Palazzo di fronte a questa iniziativa (volta a garantire che si possa “conoscere per deliberare”) e magari anche comprendere quale motivo ha spinto sorprendentemente i consiglieri di “opposizione” Filomeno e Fanizza (IdV-Dem. Per la Cost.) a rifiutarsi di sottoscrivere la richiesta.

Sergio Tatarano Marcello Cafueri
Radicali italiani Partito Democratico

1 commento:

Morena ha detto...

La Democrazia (soprattutto quella diretta) non è solamente la possibilità ed il diritto di esprimere la propria opinione, ma è anche la garanzia che tale opinione venga presa in considerazione da chi ci rappresenta(o almeno lo dovrebbe fare), la possibilità per ciascuno di avere una parte reale nelle decisioni per questo penso che sia tuttora di grande significato politico e morale rammentare il valore insostituibile della Libertà, bene supremo per ogni essere umano, precondizione per ogni Democrazia e Libertà che non significa solo assoluta pienezza di diritti e pressoché totale assenza di doveri ed è per questo che vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere, civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre, perché oggi non parlare sarebbe un tacito assenso al malcostume che dilaga. Non ci può essere civiltà, senza stabilità sociale, non ci può essere stabilità sociale senza stabilità individuale ecco perché SI... un SI pieno al " conoscere per deliberare " e " ... la Libertà è partecipazione " quindi un pensiero che abbraccio e condivido per la quale coopero e nella quale mi schiero, augurandoti come sempre Buon Lavoro, cordialmente Morena Soccol.