mercoledì 5 ottobre 2011

Caro Marcello, se la tua era una critica politica, allora confrontiamoci.





Circa un anno fa indirizzai una lettera aperta al PD di Francavilla chiedendo che il suddetto partito si facesse promotore esso (non ritenendo di poterlo fare io) di un incontro tra i soggetti oggi all’opposizione e, soprattutto, chiarisse “se c’è interesse ad un percorso che dia cittadinanza anche alle nostre (radicali, ndr) proposte politiche oppure no” ( qui il testo integrale della lettera

https://www.facebook.com/#!/note.php?note_id=484743716153 ).



Non mi illudevo di poter ricevere una risposta esplicita (che infatti non è mai giunta), ma sapevo in cuor mio quale considerazione trovavano e trovano le tante iniziative radicali che ho modestamente tentato di lanciare a Francavilla, insieme ai pochissimi militanti e simpatizzanti che di volta in volta ho incontrato letteralmente per strada (e dico “per strada” non potendo neppure contare su di una sede fisica di riferimento).



Così, in una discussione virtuale di questi giorni con il segretario cittadino del PD, sono stato accusato testualmente dallo stesso di essere saccente e supponente (preciso che non mi ha offeso per nulla l’uso di espressioni forti nei miei confronti, anche se da parte di persona a me cara). Ma ciò che mi ha colpito negativamente è stato il giudizio politico sul mio (modesto) operato. Ho dunque finalmente potuto conoscere la reale risposta che cercavo a quella lettera di un anno fa, avendo letto letteralmente nel commento in questione che le battaglie locali del sottoscritto sono "scarsamente incisive per le sorti della popolazione francavillese”.

Per chi se le fosse perse e sperando di ricordarle tutte, cerco di elencarle, perché ognuno le possa giudicare e si possa fare un’idea, solo per amore di verità, quella verità che attraverso la prima e più importante proposta politica lanciata e sostenuta in maniera petulante durante la campagna elettorale (anagrafe degli eletti: pubblicazione di tutti i dati relativi alla vita del Comune) ho cercato di instillare nella politica francavillese.



Anagrafe degli eletti (mozione approvata all’unanimità e portata in consiglio da Tommaso Resta, PD, ma mai messa in pratica nel silenzio generale)

Trasporto pubblico gratuito per i disabili

Registro dei testamenti biologici
(portata in consiglio dal sindaco e approvata con un solo voto del PD)

Mozione sull’uso dell’acqua di rubinetto e disincentivo all’uso di quella in bottiglia (attualmente al vaglio dei partiti di opposizione).

Trasmissione online delle sedute di consiglio comunale (ottenuta)

Abolizione degli stalli riservati al clero (ottenuta)



Su quelle che seguono, c’è stato invece l’assoluto silenzio di tutta la politica.

Progetto di riduzione del danno sulla droga

Mozione sull’informazione sessuale

Progetto di pedonalizzazione della città

Proposta di istituzione della sala per i funerali civili

Proposta di approvazione del regolamento attuativo di referendum e petizioni e attuazione dello statuto

Manifestazioni in difesa dei diritti degli omosessuali.



Ora: non so quali caratteristiche debba avere una iniziativa politica per poter essere considerata dal segretario cittadino del PD come realmente incisiva per la vita dei cittadini, vorrei che me lo si spiegasse e mi si dicesse cosa altri sono riusciti ad ottenere.

Ritengo sia legittimo avere differenti obiettivi rispetto a quelli che ho modestamente individuato io (indicando nella trasparenza amministrativa e nel rispetto delle regole, in un’idea di città aperta e rispettosa di ogni individuo e di ogni sensibilità, i punti di forza di una battaglia politica), ma sia comunque doveroso avere degli obiettivi chiari ed indicarli esplicitamente, senza abbandonarsi all’estemporaneità.

Lungi dall’essere una risposta livorosa o risentita, la presente nota spero rappresenti occasione di crescita e di confronto per l’apertura di un dibattito che, evidentemente, fino ad ora ci si è ostinati a non voler intraprendere.

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