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Faceva molto freddo, sabato sera. La piazza era piena di gente impegnata a sbirciare dai locali la partita dell’Inter.
In mezzo all’entusiasmo che accompagna la fine della settimana c’eravamo noi, a chiedere sessanta secondi di attenzione in ricordo di Piergiorgio Welby.
Non c’era la politica ufficiale, noi sì. Sappiamo che ci sarà una buona legge prima o poi e che sarà patrimonio di tutti, non solo nostro. Siamo abituati a lottare contro la cecità politica collettiva e dalla parte dell’80% dei cittadini.
E’ stata una serata indimenticabile, si è voluto scrivere un’altra pagina assolutamente sconosciuta, nelle forme e nei contenuti, a questa città. Noi ci siamo accontentati di cantare il nostro inno alla vita. Cos'altro è il ricordo di Welby? E cos'altro è lottare per una legge sul testamento biologico? Lottare per dare dignità e riconoscimento alle aspirazioni degli individui piuttosto che tirare per i capelli ad ogni costo un corpo ridotto pura materia?
Nessuno aveva mai parlato di eutanasia prima che lo facessimonoi due anni fa, nessuno aveva osato farlo peraltro immergendosi senza paracadute in una piazza genuinamente distratta e ostile a tematiche che purtroppo la riguardano.
Anche i ragazzi lo capirebbero, se solo il regime televisivo e partitocratico la smettesse di prenderli in giro. Quei ragazzi incollati a vedere il calcio, saprebbero che, oltre ad essere il partito delle nonne, siamo il loro partito.
Lo capiranno, per esempio, i giovani del PD, coi quali siamo certi che riusciremo a stabilire un dialogo utile e proficuo. Continueremo ad avere a che fare con l’indifferenza dei tanti, sapendo che è questa la nostra missione e che quando non ci sarà quell’indifferenza noi non serviremo più.
Nel corso della maratona oratoria di sabato sera hanno preso la parola (occupando uno spazio di quasi tre ore in una serata glaciale): Sergio Tatarano (presidente della Cellula e tesoriere dell'associazione Diritto e Libertà), Mariangela Gallù (tesoriera della Cellula), Roberto Mancuso (segretario dell’associazione Diritto e Libertà), Giuseppe Rodia (iscritto alla cellula e membro del direttivo di Diritto e Libertà), Fabio Guido (membro del direttivo di Diritto e Libertà), Salvatore Madaghiele (segretario cittadino dell’IdV), Raffaele Emiliano ed Emanuele Modugno (co-segretari del PrC di Francavilla Fontana), avv. Giulio Marchetti (direttivo PD).
Particolarmente toccante la lettura (di alcuni stralci tratti dal libro di Piergiorgio) da parte dell’avv. Carlo Tatarano (consigliere comunale PD) e di Francesco Camarda (attore locale).
Va segnalata l’attenzione di diversi giovani del PD, che hanno sottoscritto la petizione sul testamento biologico, sulla quale si sono raggiunte le cento firme.
Letti infine i messaggi scritti, inviatici da Mina Welby e da due compagni iscritti Fabio Zecchino e Domenico Truppi.
Si è data lettura inoltre anche di un messaggio scritto da una compagna del PrC a Nichi Vendola per chiedergli di accettare di ospitare Eluana Englaro presso le strutture della nostra Regione.
Il video della serata sarà presto disponibile su www.radicalisalento.it
lunedì 22 dicembre 2008
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3 commenti:
caro Sergio,mi dispiace non essere stato presente,purtroppo il sabato sera come ben tu sai è la serata che io dedico interamente alla famiglia.
Comunque sappi che sono con voi nella vostra battaglia.
Mi spiace che tu non ci sia stato, sarebbe bastato anche un saluto breve. La causa merita rinunce e sacrifici duri, come quattr'ore in una piazza gelata davanti ad un pubblico disinteressato e senza l'appoggio ufficiale di alcun partito.
Ad ogni modo torneremo a farci sentire e a cercare pure il tuo contributo e la tua firma sulla petizione.
Mi affascinano il coraggio e la tenacia con cui questi pazzi riescono, nonostante tutto, a parlare alla gente negli occhi, col cuore in mano e a testa alta.
Non è impresa da tutti!
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