giovedì 22 gennaio 2009

L'Italia è una Repubblica partitocratica fondata sulla violazione sistematica dello stato di diritto.


Mentre arriva dall’altra parte del mondo una boccata di ossigeno da un neo-Presidente che sceglie ancora lo Stato di diritto promettendo che chiuderà Guantanamo, i nostri leader politici cercano di appiccicare la loro storia su quella di chi vince le elezioni. Ed è così che al povero Veltroni non basterà far ricoprire l’Italia di manifesti pro Obama per spacciarsi di rappresentarne la versione nostrana (al massimo sarà quella all'amatriciana).
1 Ieri l’Italia ha approvato un accordo siglato quest’estate col quale Berlusconi si è impegnato a donare generosamente 250 milioni di dollari per venti anni al dittatore libico Gheddafi (col solo voto contrario di radicali, UDC e IdV): cosa importa se, solo per dirne una, la classificazione di Freedom House assegna alla Libia un voto pari a 7, il peggiore possibile nella scala di valori utilizzata per valutare il grado di libertà esistente in un Paese ?
2 Poi c’è la questione Vigilanza, che ha dell’inquietante. Ricapitoliamo: per mesi la Commissione non aveva eletto un Presidente e non lavorava. Marco Pannella adotta lo sciopero della fame e costringe i parlamentari ad incaricarsi del problema, con l’aiuto del Presidente Napolitano che interviene per dichiarare l’urgenza del funzionamento di quell’organo e il fatto che esso è tenuto all’adempimento di obblighi inderogabili. La prassi vorrebbe che il Presidente fosse indicato dall’opposizione, ma i parlamentari del PdL non vogliono Orlando(IdV); così, essi votano provocatoriamente per Villari (PD). Il centrosinistra non ci sta e chiede a Villari di dimettersi, minacciando, in difetto, l’espulsione di quest’ultimo dal partito ( cosa che avviene puntualmente). Villari, un po’ intontito, si dichiara disposto a lasciare, ma solo dopo aver adempiuto a quegli obblighi che il Presidente Napolitano aveva dichiarato “inderogabili”.
I soli radicali contestano il fatto che vi è un Presidente regolarmente eletto e c’è bisogno di far funzionare la Commissione, con il Presidente che c’è, in quanto in RAI e nella distribuzione degli spazi tv regna l’anarchia, con il mancato rispetto della par condicio, specie in Sardegna dove si terranno a breve le elezioni regionali.
A questo punto, persino i Presidenti delle Camere intervengono chiedendo non ai parlamentari di recarsi in Commissione, bensì al Presidente (regolarmente eletto) di dimettersi; nel frattempo Marco Pannella sporge denuncia nei confronti dei commissari ipotizzando il compimento dei reati previsti alternativamente all’articolo 289 del c.p. (attentato contro organi costituzionali) e 340 del c.p. ( interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità) che prevedono pene con la reclusione fino a 5 anni nel caso del verificarsi dei reati in questione. Ma a questo gesto col quale si chiede il rispetto della legalità fa invece seguito il giorno 21 gennaio l’atto con cui i Presidenti delle Camere revocano i commissari, facendosi carico di un precedente gravissimo che vedremo come sarà risolto. Nel frattempo il radicale Beltrandi prosegue l’occupazione della Vigilanza e annuncia ricorso.
Insomma, i rappresentanti delle istituzioni a presidio del rispetto della spartizione delle poltrone e non del funzionamento delle regole istituzionali e costituzionali.
Pdl e PD hanno prima ignorato il problema (chi dimentica quando Veltrusconi dichiarava che “agli Italiani non interessa questo problema! Essi devono pensare ad arrivare alla fine del mese!”?) e poi hanno fatto le barricate, del tutto disinteressati, evidentemente, al rispetto delle regole, ma intransigenti sulla spartizione delle poltrone.
Ecco il nuovo che avanza, ecco spiegato lo squallore: in pochi sono riusciti a seguire realmente la situazione. Io sono un privilegiato: io ascolto radio radicale.

1 commento:

Pavel Bém ha detto...

26/01/2009
Vitali eletto vice presidente Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.

Luigi Vitali (FI) e' stato eletto vice Presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. Nello scorso mese di settembre Luigi Vitali e' stato eletto Presidente della delegazione parlamentare italiana a Strasburgo. Vitali e' impegnato attualmente nel miglioramento della procedura di accesso e di giudizio della Corte europea dei Diritti dell'Uomo il cui anno giudiziario sara' inaugurato giovedi' pomeriggio