giovedì 15 gennaio 2009

Primarie: democrazia od opportunismo?


Si parla molto, ultimamente, della possibilità di ricorrere alle primarie in vista delle elezioni amministrative a Francavilla Fontana.
Oggi c’è un rischio: il “rischio” è che una parte considerevole del PD si sia ravveduta dopo mesi in cui il sottoscritto ha lanciato un salvagente che nessuno ha voluto – deliberatamente e in maniera reiterata- raccogliere. Per mesi hanno detto che le primarie non andavano tenute perché non c’erano candidati, per non spaccare la coalizione o perché il toto-sindaco non appassionava, ma che bisognava pensare prima ai programmi (quali?).
Badate bene: “La nostra linea deve essere evitare le primarie a tutti i costi”, si diceva.
Ma oggi cosa accade?
Accade, per esempio, che vi siano autorevoli esponenti del PD brindisino che, improvvisamente, ritrovino la parola per rilanciare sul territorio “il metodo democratico delle primarie”, utile, si dice, “per evidenziare le differenze tra gli strumenti dell’azione politica” rispetto al centrodestra. Qual è la questione, allora?
Personalmente intendo differenziarmi da quell’ondata di persone che, sospinta da venti provenienti dalla Provincia, inizierà a questo punto la riforma camaleontesca della propria linea politica, rispolverando principi e ideali (in realtà, mai concepiti come propri o comunque) messi in soffitta per qualche ragione emergenziale, ossia per la “emergenza privatissima” di essere acclamati come candidati sindaci di un’intera coalizione, invece di legittimamente proporsi per competere democraticamente con chiunque aspirasse a quel ruolo.
Continuerò a spendermi a favore delle primarie, ma mi auguro che chi, da oggi, farà improvvisamente lo stesso, avrà il buon gusto di ammettere che “sì, si è sbagliato per mesi: quel pazzo di un radicale aveva ragione”.
Solo così la gente potrà credere a chi ancora una volta preferisce sposare posizioni mutevoli invece di condurre lotte, e solo così quello strumento, quanto meno, non sarà ulteriormente svilito agli occhi di chi crede realmente e genuinamente nella democrazia.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Sergio,
sai che mi trovo in una pausa di riflessione dopo gli ultimi avvenimenti interni al PD locale,però voglio dirti che il sottoscritto è l'unico Francavillese che ha aderito alla campagna primarie vere,primarie sempre! sin dal 31/08/2008 puoi andare a controllare sull sito www.primariesempre.org.
Anche se fino a quando ho ricoperto l'incarico di segretario del PD mi sono battutto perchè il PD ed il centro sinistra arrivasse all'individuazione di un candidato anche esterno attraverso il metodo della colleggialità e dell'accordo politico tra partiti e movimenti.
Questo non mi è stato possibile come più volte ho ribadito per i noti personalismi e lotte intestine che sono presenti nel centro sinistra.
Ora che sono un semplice iscritto del PD mi batterò perchè si arrivi attraverso il metodo democratico delle primarie all'individuazione del candidato sindaco.
Perchè anche io ho sempre sostenuto
al valore altamente democratico delle primarie,ma primarie vere con la massima partecipazione.
Dico questo anche per fare un pò di chiarezza su molte cose che si dicono.
Un fraterno saluto

Anonimo ha detto...

Caro Maurizio,
sai bene che la mia onestà politica non mi ha mai impedito di condurre lotte apparentemente contrastanti, ma in realtà contrastanti solo per chi fa attività politica mosso da opportunismi di varia natura.
Sai, dunque, che ho criticato duramente la segreteria del PD tanto quanto l'atto a dir poco scorretto che si è voluto perpetrare nei tuoi confronti in qualità di segretario (non semplicemente abbattendo una linea "sbagliata" ma decretando la morte di "qualunque" linea) e che nello stesso tempo ho a te proposto di presentare la delibera sull'anagrafe degli eletti in Provincia (che spero andrà in porto).
Con la stessa franchezza, mi permetto di non condividere il percorso che tu ora descrivi soprattutto perché non vi siete limitati (tu come tutti i delegati del tuo partito e degli altri che hanno partecipato agli incontri) ad abbandonare un esperimento (sia pure migliorabile, ma di certo importante) tentato tre anni fa, ma avete reiteratamente rifiutato ogni prospettiva di coinvolgimento democratico anche dopo l'estate, continuando così su una linea fallimentare che ha prodotto il risultato attuale che (lo ripeto per l'ennesima volta) è frutto dell'ostinazione con cui vi siete illusi (?) tutti quanti che, oltre a dimenticare gli effetti positivi della tanto sbandierata partecipazione dal basso, sareste riusciti a trovare un candidato in sintonia semplicemente pronunciando un nome tutte le segreterie nello stesso preciso istante, un po’ come quando da bambini si giocava a “flick e flock”.
Ma davvero non prevedevate questo esito funesto?! Non ci posso credere, anche perché vi ho avvertiti anche a costo di passare per "uccellaccio del malaugurio".
Il fatto che tu abbia aderito alla campagna per le primarie vere, rende la tua scelta di questi mesi ancora più incomprensibile.
Un caro saluto

Anonimo ha detto...

Caro sergio,
certamente puoi non condividere il mio percorso,allo stesso modo non comprendo perchè non hai firmato l'appello fatto da giovani professionisti per il percorso delle primarie.

Anonimo ha detto...

Caro Maurizio,
non appena sarà ufficializzata la nascita del comitato avrò cura di precisare, per mio stessso interesse, il perché non ho voluto aderirvi.
Anzitutto, però, usiamo le parole nella maniera appropriata: si è parlato di un "comitato per le primarie" al quale mi si è chiesto di aderire. Ho subito detto di essere favorevole in linea di massima all'obiettivo (pur non comprendendo quale ruolo dovesse avere suddetto comitato), ed ho voluto comunque prima leggere il testo da cui si partiva.
Una volta letto il documento, ho notato la presenza di alcuni punti che avevano poco a che vedere con le primarie (queste ultime citate solo in un rigo alla fine) e che rischiano peraltro di porre quell'obiettivo, su cui ero stato consultato, in secondo piano.
Ho quindi sottolineato l'ambiguità di tale documento e ho proposto di sottoscrivere, piuttosto, un appello (come già avevo fatto quest'estate, in solitudine e senza ricevere adesioni) molto più scarno, nel quale si chiedeva al centrosinistra solo e soltanto di adottare lo strumento partecipativo.
A quel punto mi è stato detto che non c'era l'accordo degli altri e che pertanto il documento a sostegno del comitato restava invariato.
Di conseguenza, non avendo avuto spiegazioni dettagliate rispetto alle osservazioni mosse, ho ritenuto di non aderire ad alcun comitato.

Dunque, chiariamo: a me è stato proposto di aderire ad un COMITATO, un non meglio precisato "patto per Francavilla" (con quale obiettivo? con quali funzioni? nessuno me lo ha spiegato), mentre io ho proposto di sottoscrivere un semplice APPELLO.