Prima che la vivacità e la febbre idealistica da campagna elettorale ceda il passo all’appiattimento col quale chi vive “per” la politica è costretto a confrontarsi quotidianamente, da (fiero) elettore di Tommaso Resta, voglio offrire un contributo alla lettura del dato amministrativo di Francavilla.
Come avevo avuto modo di sottolineare, la quasi scomparsa di quello che era il centrosinistra è da addebitarsi a quanti, in buona o in mala fede, si sono spesi in questo anno per scongiurare l’individuazione di un candidato unitario.
Ciò premesso, l’unico evento politico locale, al di là di improbabili laboratori provinciali in cui continuo a non credere, è stato rappresentato dalla scelta coraggiosa (di Tommaso Resta e Marcello Cafueri) di rifiutare fin da subito il dialogo con i responsabili degli ultimi 15 anni di amministrazione di Francavilla e, successivamente, fatto ancora più nobile, di rispettare quell’impegno assunto. Si è trattato di un evento epocale forse sottovalutato, ma che certamente nessuno può permettersi di criticare in maniera così veemente, come già ci si sta precipitando a fare in questi giorni.
Oggi si osservano manovre di accerchiamento nei confronti della segreteria francavillese del PD ed insopportabili ingerenze anche a livello provinciale nell’autonomia di quel partito, ma forse qualcuno, invece di attribuire assurde colpe a chi ha tenuto la barra dritta, dovrebbe domandarsi quale sia la ragione politica per la quale l’apparentamento è stato impossibile. Peraltro le numerose schede bianche o nulle offrono un quadro di chiara condivisione di quella assunzione di responsabilità che ha significato probabilmente perdita di potere gestionale per chi sosteneva Tommaso Resta, ma certamente mantenimento di una credibilità da cui poter ripartire per guardare al futuro.
Da rappresentante di un altro piccolo partito e dunque da esterno, ho apprezzato in toto le scelte di Tommaso e Marcello, che hanno fornito una prova mirabile di correttezza politica verso gli elettori e che incarnano la ragione del mio dialogo proficuo con il PD negli ultimi tempi.
Non è dunque accettabile che chi ha messo a disposizione la propria persona, in una competizione dall’esito pressoché scontato, possa essere oggetto di odiose aggressioni verbali.
Ora, nessuno tocchi quei dirigenti: si riparta anzi da una opposizione dei cittadini, che sorvegli anche stando fuori dal Palazzo e che trovi nelle migliori individualità di questa sfiancata cittadina l’energia per riemergere.
Come avevo avuto modo di sottolineare, la quasi scomparsa di quello che era il centrosinistra è da addebitarsi a quanti, in buona o in mala fede, si sono spesi in questo anno per scongiurare l’individuazione di un candidato unitario.
Ciò premesso, l’unico evento politico locale, al di là di improbabili laboratori provinciali in cui continuo a non credere, è stato rappresentato dalla scelta coraggiosa (di Tommaso Resta e Marcello Cafueri) di rifiutare fin da subito il dialogo con i responsabili degli ultimi 15 anni di amministrazione di Francavilla e, successivamente, fatto ancora più nobile, di rispettare quell’impegno assunto. Si è trattato di un evento epocale forse sottovalutato, ma che certamente nessuno può permettersi di criticare in maniera così veemente, come già ci si sta precipitando a fare in questi giorni.
Oggi si osservano manovre di accerchiamento nei confronti della segreteria francavillese del PD ed insopportabili ingerenze anche a livello provinciale nell’autonomia di quel partito, ma forse qualcuno, invece di attribuire assurde colpe a chi ha tenuto la barra dritta, dovrebbe domandarsi quale sia la ragione politica per la quale l’apparentamento è stato impossibile. Peraltro le numerose schede bianche o nulle offrono un quadro di chiara condivisione di quella assunzione di responsabilità che ha significato probabilmente perdita di potere gestionale per chi sosteneva Tommaso Resta, ma certamente mantenimento di una credibilità da cui poter ripartire per guardare al futuro.
Da rappresentante di un altro piccolo partito e dunque da esterno, ho apprezzato in toto le scelte di Tommaso e Marcello, che hanno fornito una prova mirabile di correttezza politica verso gli elettori e che incarnano la ragione del mio dialogo proficuo con il PD negli ultimi tempi.
Non è dunque accettabile che chi ha messo a disposizione la propria persona, in una competizione dall’esito pressoché scontato, possa essere oggetto di odiose aggressioni verbali.
Ora, nessuno tocchi quei dirigenti: si riparta anzi da una opposizione dei cittadini, che sorvegli anche stando fuori dal Palazzo e che trovi nelle migliori individualità di questa sfiancata cittadina l’energia per riemergere.
4 commenti:
NOTIZIA STRAORDINARIA :
NUOVE NOTIZIE TRAPELANO DALLE INDAGINI CONDOTTE A BARI SUI FESTINI DI SESSO DROGA E POLITIK A VILLA CERTOSA E IN ALTRE VILLE GOVERNATIVE..
OGGI 5 NUOVE RAGAZZE HANNO DICHIARATO DI AVER PARTECIPATO A QUESTI FESTINI RICEVENDO LO STESSO TRATTAMENTO DELLE ALTRE RAGAZZE CHE NEI GIORNI SCORSI HANNO DENUNCIATO L'ACCADUTO.
QUESTE CINQUE RAGAZZE, INOLTRE HANNO DICHIARATO AI MAGISTRATI, CHE A QUESTE FESTE HANNO PARTECIPATO : BERLUSKA, TARANTINI E MOLTI ALTRI IMPRENDITORI E ESPONENTI POLITICI GIà CITATI NEI GIORNI SCORSI, CI SONO ANCHE MOLTI NOMI DI AVVOCATI DI SPICCO COME AD ESEMPIO
L'AVVOCATO SENATORE LUIGI VITALI.
Ma veramente Luigi Vitali è Onorevole. E comunque se ha partecipato a qualche festino spero solo che si sia divertito.
Signor Sergio,il suo è un blog rispettoso.Come può un commento come il precedente essere presente?E il rispetto delle persona?Quel vigliacco anonimo è liberissimo di affermare ciò che vuole su Vitali politico,ma come uomo no!Questo lei me lo insegna perchè è uno dei principi cardini del partito in cui Lei fermamente crede.
Comunque,poveraccio,Vitali è un parlamentare stimato a livello nazionale,lui un uomo che non ha nemmeno la dignitàdi scrivere il proprio nome!
Martina
L'anonimo (facilmente rintracciabile) si assume la responsabilità di quanto scritto: egli ha riportato una notizia sulla cui veridicità non posso essere io ad indagare.
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