lunedì 15 giugno 2009

A proposito di apparentamento, un grazie a Tommaso e ai cosiddetti "schifiltosi".

Ho scritto l'articolo che segue con grande lealtà, affidandomi a coloro i quali hanno tenuto (per ciò che ho potuto vedere e verificare) una condotta esemplare. Tuttavia, dalla stampa di oggi (16 giugno) vengono fuori scenari inquietanti che vorrei mi fossero chiariti da qualcuno: addirittura si parla di appoggio esterno (più incomprensibile di un appoggio ufficiale o forse comprensibile nell'ottica di una impossibilità di presentare alla gente un accordo con quella che sembra a questo punto profilarsi come la prossima giunta francavillese...).
Gradirei un chiarimento soprattutto da parte di quelle persone di cui mi sono fidato.
Diversamente, trarrò le mie conclusioni e...auguri per questa "avventura".
Ad ogni modo, è opportuno che io lasci qui le mie considerazioni anche se le stesse dovessero risultare (spero di no) "datate".



Mentre assistiamo, a tutti i livelli, al dilagare dell'accordo del centrosinistra con l'UDC (accordo fondato su nient’altro che sull’aritmetica e su un nuovo megacompromesso storico, per il quale ad essere sacrificate saranno, come sempre, le istanze liberali, socialiste e riformatrici), a Francavilla si registra finalmente, in un contesto di degrado assoluto e dopo un anno di errori grossolani abbastanza diffusi, un gesto in controtendenza che nobilita la politica. Il no all'apparentamento con Galiano, voluto fortemente da Tommaso Resta, non è un atto di semplice testimonianza, né una mossa settaria in difesa della “purezza della razza”, ma è un segnale di una politica che tenta di scrivere una pagina di speranza in una fase, per il centrosinistra, di drammatica minoranza, una politica che si sottrae a manovre opportunistiche e che (dato assolutamente fuori dall’ordinario, a cui i Francavillesi non sono per nulla abituati) rispetta la parola data e l’impegno assunto davanti ai cittadini.
Se questo sarà l’agire di Tommaso, allora da oggi bisognerà stare al suo fianco in Consiglio comunale, essere presenti e vigili con una opposizione che mobilita (e si fa mobilitare da) i cittadini: dovremo accendere e puntare i riflettori sugli attori della politica, ripartendo da quella priorità che il candidato del PD ha convenuto con i radicali trovarsi nella trasparenza non come elemento estemporaneo, ma come metodo di controllo e quindi di rinascita democratica: perciò bisognerà passare alla creazione dell’anagrafe degli eletti e alla messa in onda, in diretta, delle sedute consiliari, in TV e su internet.
Come politici, nel frattempo, smettiamola di attribuire ai cittadini la responsabilità della vittoria del centrodestra (in tutte le sue forme, non solo come PdL!) e facciamo un serio esame di coscienza: solo così qualcuno, spacciatosi finora per acerrimo nemico del regime ventennale delle destre, comprenderà il danno che continua a provocare alla città.

2 commenti:

Giuseppe Gioia ha detto...

http://giuseppegioia.blogspot.com/2009/06/meditando-un-cambiamento.html
Meditando...

sergio tatarano ha detto...

Questo a rticolo, devo aggiungere e sottolineare, l'ho scritto con grande lealtà, affidandomi a coloro i quali hanno tenuto (per ciò che ho potuto vedere e verificare) una condotta esemplare. Tuttavia, dalla stampa di oggi vengono fuori scenari inquietanti che vorrei mi fossero chiariti da qualcuno: addirittura si parla di appoggio esterno (più incomprensibile di un appoggio ufficiale o forse comprensibile nell'ottica di una impossibilità di presentare alla gente un accordo con quella che sembra a questo punto profilarsi come la prossima giunta francavillese...).
Gradirei un chiarimento soprattutto da parte di quelle persone di cui mi sono fidato.
Diversamente, trarrò le mie conclusioni e...auguri per questa "avventura".