sabato 9 ottobre 2010

Rispettiamo i diritti dei disabili, eliminiamo i privilegi di altri.

La comunicazione inviata ai diversamente abili dall’amministrazione, nella quale si richiama la sentenza 21271 del 5 ottobre 2009 (relativa all’obbligo di pagamento del parcheggio sulle strisce blu per i disabili), appare una beffa nei confronti di una parte di cittadini ormai sempre più palesemente vittima di una discriminazione intollerabile. L’amministrazione francavillese ha lasciato trascorrere quasi un anno senza adoperarsi (nonostante gli impegni assunti) per l’abbattimento delle barriere architettoniche in alcune zone della città, per lo spostamento della sede dei servizi sociali (ancora del tutto inaccessibile) e per l’intensificazione dei controlli in ordine al rispetto degli scivoli esistenti.
Pertanto, al percorso ad ostacoli su strade e marciapiedi della città, all’incultura generale che porta ad occupare i (pochissimi) scivoli presenti, oggi si aggiunge questa tegola.
L’occasione è comunque ottima per evidenziare che l’amministrazione francavillese, tanto aggiornata sulle pronunce giurisprudenziali, non ha potere discrezionale nello scegliere per quali categorie di individui possano essere riservati gli spazi di sosta; essa, a norma dell’art. 7 c.d.s. , può infatti riservarne solo a veicoli di polizia stradale, vigili del fuoco, servizi di soccorso, nonché a quelli adibiti al servizio di persone, appunto, con limitata o impedita capacità motoria. Tutte le altre categorie sono escluse (compreso, solo per fare un esempio, il clero, a cui pure dinanzi a tutte le chiese della nostra città è concesso questo privilegio ingiustificato).
Pertanto, dopo aver realizzato le promesse lanciate l’anno scorso, l’amministrazione faccia altre due cose estremamente semplici: aumenti immediatamente gli spazi da mettere a disposizione dei disabili e abolisca quelli che sono stati riservati alle categorie per le quali la legge non prevede alcunché, restituendoli immediatamente alla pubblica fruizione.

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