lunedì 11 febbraio 2008

Lezioni di stile.


"La bella lezione di Emma Bonino che si rifiuta, e non certo per rispetto umano, di fare la fatina buona contro l'orco cattivo. E la lezione che darebbero loro se trovassero un modo dignitoso di accogliere la partecipazione dei radicali, dis­sipando l'impressione di voler­ne regalare, come si dice, lo scalpo a interlocutori che non andrebbero nemmeno loro ab­bassati al rango di collezionisti di scalpi. E assicurando al pro­prio risultato una percentuale in più, capace di avvicinare alla soglia ardua della vittoria. Non so quanti voti possano far per­dere, e quanti portarne i radica­li. So che senza di loro, il centro­sinistra del 2006 avrebbe perso le elezioni".

Adriano Sofri


"Non sono un'accattona. Credo che questa sia una posizione che rileva una grandissima disistima nei miei confronti. Sono una persona leale ed affidabile ma non a correnti alterne. Quindi, altro è ovviamente un accordo politico programmatico, altro è "scegliere e prendere" come in un cesto di ciliege, una sì l'altra no oppure se uno ha gli occhi azzurri sì o se è piccolo no. Credo sia un elemento di grande disistima nei miei confronti e soprattutto credo esprima poca dignità politica chi la fa. Non credo che su questo decida Fassino, spero".

Emma Bonino (a proposito della proposta avanzata da Piero Fassino che dalle pagine de "La Stampa" ha invitato l'esponente radicale ad entrare nel Partito democratico).


"Non ci vogliono per gli stessi motivi per cui non hanno voluto per quarant'anni. Anche perché gli epigoni a volte sono peggio degli antenati. Devo dire che con questi atteggiamenti fanno venire quasi la nostalgia del Pci di Terracini e altri".

Marco Pannella

Nessun commento: