mercoledì 29 ottobre 2008

Pillole di tolleranza "antifascista"(?)...

Stralci di una discussione virtuale tra un radicale e il segretario del PRC di Francavilla sulla riforma della scuola.

SERGIO TATARANO (radicali italiani) (...)"I giovani, se non colgono le problematiche che colpiscono oggi la scuola e l'università, rischiano di andare contro il loro stesso interesse"(...)
RAFFAELE EMILIANO (segretario PRC) "E tu, caro Sergio, caro il mio radicale bacchettone, le hai colte le problematiche?".
TATARANO "ti invito a proseguire così, i tuoi insulti sono ciò che sei".
EMILIANO "Trovare una qualifica per te è difficile, lo so. Io insulto, sono critico, violento, scontroso (sti cazzi), ma tu caro amico, hai una capacità non indifferente di fare da ricevitore e da antenna agli insulti. Nessun altro è capace quanto te, davvero. Il merito è tutto tuo, delle tua penna rossa e delle tue sovrumane profezie".
TATARANO "E' del tutto chiaro che sei abituato solo a discutere (meglio, tifare) con chi ha la tua stessa testa, ma purtroppo per te dovrai scontrarti con chi la pensa diversamente".

La discussione intera la trovate su http://www.lachiazzafrancavillese.com/2008/10/la-protesta-perugia.html

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Per completezza, giacchè il tuo diritto di ultima parola è inconciliabile con essa, riporto il mio commento successivo all'ultimo dei tuoi:

Scontrarmi? Lo faccio quotidianamente a Roma e non semplicemente con dei radicali (poco impegnativi), ma anche con dei fascisti (Roma è, in ciò, terreno fertile).
Anzi, ti rivelo una cosa: addirittura nella mia famiglia, sono l'unico di sinistra. MA L'UNICO VERAMENTE! E non siamo mica in pochi... soltanto fratelli siamo in quattro.
Tutti i miei parenti non fanno mistero di votare (nel migliore dei casi), un partito come Alleanza Nazionale. Alcuni si spingono anche oltre.
Non sei, dunque, lo "sverginatore" di nessuno.

Credo possa chiudersi qui questo vuoto scambio di cortesie che - ritengo - non interessi a nessuno.


...e complimenti per il post da giornalismo d'inchiesta.

Anonimo ha detto...

Ti stai dequalificando a rincorrere uno come quello lì. Lascialo perdere, non si può stare dietro a uno che ha costantemente cazzi e merda in bocca; rischi di diventare come lui. Chi va con lo zoppo.......

Anonimo ha detto...

caro sergio
onestamente è degradante questa conversazione. gli insulti ci possono stare o meno, ma un post su tutto questo... un post per dire che tu sei più democratico di altri è davvero offensivo (nei miei confronti, ad esempio). per dire che tu sei più critico di altri (mi riferisco a quello sulla scuola) perchè tu ti chiedi che scuola vorresti mentre i pecoroni che protestano in questi giorni sono bravi solo a gridare solo slogan. non la prendo nemmeno come una provocazione, la tua, perchè io non verrò certo qui a dirti cos'ho in mente: è chiaro che sono per la meritocrazia e i danni all'istruzione vengono da lontano, ma c'è tanta gente in giro con cui parlarne, gente che è davvero interessata a sperimentare e promuovere qualcosa di nuovo, tra quei pecoroni che - stando a te - non fanno altro che inseguire il PD e slogan del PD.
a me del PD non frega nulla.
nemmeno del Grande Spirito Critico dei Radicali - più bravi a sventolarlo, in questo caso, che ad applicarlo.
perchè non ti confronti, da bravo Radicale, con chi protesta? perchè invece hai preferito prendere raffaele e rifondazione come paradigma di un intero insieme più grande di persone (non lo chiamo nemmeno movimento, sono giochetti da Santoro o da politici navigati e senza speranza)?

mi interessa ciò che di nuovo hanno da dire le persone che oggi protestano, cui mi sto avvicinando col solito pessimismo e con non poco scetticismo, certo, ma ci provo. voglio vedere coi miei occhi. credo che la tua sia una posizione prcostituita e politicamente strumentale alla (sacrosanta, per molti versi) battaglia interna al PD che i radicali stanno conducendo.
ecco, vedi, mi auguro che ai pecoroni (io lo so che dirai: non ho dato dei pecoroni a nessuno, non esplicitamente, certo, ma nei fatti...) non interessi tutto ciò. queste cose da due soldi. mi auguro che tengano presente lo spirito politico e non partitico (che palle!) della protesta, di tutte le proteste che vuoi o non vuoi fioccheranno durante questi cinque anni di berlusconi e - soprattutto - di crisi finanziaria.
qualunque governo farebbe scelte infelici in questi anni: da far incazzare chiunque. a berlusconi contesto il disegno che c'è dietro. è un disegno che impoverisce le tasche e le teste, che è cominciato tempo addietro, e che non dovrebbe piacere a chi è affamato di intelligenza come te, che citi Pasolini e altre persone 'libere'. questo mi interessa, dopo dieci anni e passa di abbrutimento e di tronisti e partiti democratici vuoti.

marco montanaro

Anonimo ha detto...

(...)Compagno radicale
la parola compagno non so chi te l’ha data
ma in fondo ti sta bene
tanto ormai è squalificata.
compagno radicale
cavalcatore di ogni tigre, uomo furbino
ti muovi proprio bene in questo gran casino
e mentre da una parte si spara un po’ a casaccio
dall’altra si riempiono le galere
di gente che non c’entra un cazzo.
Compagno radicale
tu occupati pure di diritti civili
e di idiozia che fa democrazia
e preparaci pure un altro referendum
questa volta per sapere
dov’è che i cani devono pisciare. (...)

Giorgio Gaber - Io se fossi Dio 1980

Anonimo ha detto...

Mi spiace poter rispondere solo oggi ma sono appena rientrato a Francavilla.
A Raffaele dico solo che forse gli dispiacerà se mi sono limitato a riportare quello che egli ha scritto, ma ritengo che sia necessario perché la politica è in quello che facciamo, diciamo, esprimiamo ogni giorno. Non credo che le cose che ha scritto siano normali in un dibattito che si presume tra gente democratica. Almeno per quello che intendo io per democrazia. Eppure certamente non penso che bisognerebbe mettere il compagno Emiliano fuori dal consesso politico e dalle discussioni, come magari a lui piacerebbe fare col fascista. Ecco perché ritorna sempre, costantemente, il fascismo antifascista.
A Marco
Caro Marco, offensivo nei tuoi riguardi? Penso che di offensivo ci sia il messaggio che tenti di attribuirmi in maniera assolutamente superficiale. E mi fa specie che sia tu, da sempre attento e critico con le linee ideologiche, a porti in questa posizione. Riporto ciò che ho scritto :"mi viene spontaneo pormi alcune domande, mi verrebbe da chiedere agli studenti come immaginano la scuola e l'università, se pensano che quelle attuali funzionano".
Ora: in questa sfrenata reazione alla difesa degli studenti (ma chi li ha attaccati?!) vedo il riflesso tipico di certa cultura di sinistra che adora cavalcare il malcontento.
Personalmente, sono contento del fatto che la mia forza politica non fosse tra quelle che si è infilata in una piazza manifestando populisticamente "contro il governo(?)", ma auspico che ci si sforzi di elaborare una linea di riforma e certo anche di ascoltare gli studenti, ma non di diventare gli esecutori di un certo disegno solo per ragioni opportunistiche. Chi tenta di attribuire al mio post un significato differente da questo, lo fa sapendo di mentire.
Aggiungo che non ho preso nessuno a paradigma di nulla: caro Marco, ti invito anzi a rileggere anche cronologicamente la conversazione in quanto scoprirai che sono stato ricoperto di insulti in maniera del tutto gratuita da Raffaele, il quale non era stato affatto considerato da me, ma ha voluto intervenire modificando (o meglio tentando di modificare) il senso delle mie parole, per poter trovare (perfino su un blog locale) l'appoggio preconcetto della sinistra ufficiale.
Che sia da te, con cui abbiamo anche in maniera appassionante in passato, discusso sulla democraticità di luoghi frequentati in comune e di fatti apparentemente spiccioli, è abbastanza curioso.

Anonimo ha detto...

non ho capito cosa sarebbe curioso.

non appartengo a nessun coso di sinistra che cavalca il malcontento - ma il malcontento, il mio, si diffonde in vari campi, settori, non mi piace l'idea generale che si respira di questi tempi e penso che quello che sta succedendo possa quantomeno uscire fuori dai binari della solita routine.

che il pd o certa sinistra debbano cavalcare (devono, sono morti!) quest'ondata di malcontento è fisiologico. è così che funziona. così come i radicali devono tirarsi fuori e dire: eh però... fa parte del gioco dei ruoli. io li evito tutti, i partiti. il fatto è che, almeno fino ad ora, mi piace come la protesta abbia evitato i luoghi comuni. tutto qua.

riportare tutto alla discussione tra te e raffaele può essere interessante da un certo punto di vista, ma è terribilmente noioso. voglio dire, ho già la mia idea sulla cosa, su certe dinamiche, sul mitico fascismo antifascista. ho le mie idee, davvero, e non è interessante che tu o raf lo sappiate. mi interessano altre cose, la diversità di questi ragazzi rispetto a quelli dei social forum, degli anni 70, rispetto a come si vive ora, mi interessa capire - vedi, tu ragioni e ti appassioni (come anche rafele) in un'ottica politica, io in un'altra. io ero stanco che nessuno protestasse contro l'idea generale che sembra guidare questo inizio secolo, che è anche un fatto di abitudini, la società in compartimenti stagni, ognuno piegato su un orticello vuoto, arido, e allora m'è venuta voglia di andare a vedere.

a lecce temevo kollettivi e associazioni varie. ci sono. ma ci sono anche gli altri.

è offensivo pensare che a chi protesta non interessi una riforma seria dell'istruzione. vai a vedere cos'è successo oggi a milano. se non l'hai detto o pensato, va bene, allora puoi andare a confrontarti non solo come radicale ma anche come giovanotto o futuro padre o semplice cittadino con chi oggi sta contestando. è che sono stanco di teorizzare - parlo davvero solo di me adesso - a prescindere, dall'alto di una intelligenza che mi viene attribuita ma che credo sia tutta da comprovare.

non ho altro da aggiungere.

ciao

m

Anonimo ha detto...

E' curioso che uno dei più critici del gruppo di cento passi sulla linea partitica e sull'insofferenza alla parola libera possa oggi non capire le ragioni di fondo che mi spingono a porre una questione di "prinicpio" su un dibattito fatto di insulti.
Davvero non ho detto nulla di quello che mi attribuisci.
Ognuno poi sceglie come appassionarsi e come cambiare il (proprio) mondo, se ha voglia di farlo oppure decide di non fare nulla.
Peraltro, pensare che un partito possa avere da ricavare (in termini elettorali e di convenienze) da lotte come quella per l'elezione del giudice della Corte Costituzionale (questione ritenuta di scarsa importanza unanimemente da Berlusconi e Veltroni) piuttosto che dalla piazza veltroniana (dove c'erano tutti i partiti di centrosinistra) è difficile da comprendere.
Il commento non l'ho scritto per te: tu hai la tua idea, bene, ma ciò non toglie che è necessario andare fino in fondo ad alcune discussioni che sono anche un modo per incardinare dibattiti su principi molto più "alti" di quanto si possa pensare (non pensi che ci sia qualcosa di ideale o ideologico in chi propone a i propri compagni di non rispondere ai commenti di un visitatore non allineato?).
Come sto tentando di fare da solo sulle primarie. Sai cosa mi è stato risposto l'ultima volta di fronte alla mia insistita richiesta? "Se volete, indicate anche voi il candidato sindaco, su cui magari ci potremmo trovare", il tutto per evitare le primarie. Capito come e con chi si deve dialogare?

Anonimo ha detto...

uè sè, lo sai come la penso su certe cose.
bene, se per una volta ho deciso di non stare a guardare e di partecipare, è semplicemente perchè per il momento non sento puzza di politichese -che mi ammazza di noia, tutto qui, perchè lo conosco a memoria e non ne posso più.

che i partiti tentino di entrare, mettere il cappello come si diceva un tempo, è normale, è così da che mondo è mondo: ma non è detto che ai ragazzi vada bene.

per quanto riguarda la politica francavillese, lo scempio è sotto gli occhi di tutti. soprattutto, è sotto gli occhi di tutti quando essa viva di sé, e solo di sé, è metapolitica, parlando si sé a sé: c'è uno scollamento con l'opinione pubblica (che non è né meglio né peggio, ma solo distante) che è a livelli altissimi. questo è un dato di fatto che prescinde dai singoli partiti, dalle persone, e che riguarda certamente alcune pratiche che, appunto, sono quel politichese che evito come la peste (perciò ti dico che apprezzo i tuoi metodi del lavaggio panni all'aria aperta, però francamente la discussione con raf era meno interessante).

mi sono perso.

m

Anonimo ha detto...

Consentimi di dire che mischi un po' gli ambiti: non ho infatti neppure detto che gli studenti si fanno strumentalizzare dai partiti (che pure ci provano chiaramente!!). Insomma, era solo un dubbio che ho posto all'attenzione del lettore.
Per quanto concerne il resto, la discussione è nata per quello che ha detto Raffaele: diciamo che ho voluto valorizzarne il contenuto. Motivo per cui Raffaele dovrebbe ringraziarmi, immagino. Non so se questo era noioso, ma comunque penso sia sempre utile sottoporre all'attenzione di tutti.

Anonimo ha detto...

nsomma, è necessario puntare sulla premialità. La scuola deve funzionare e chi lavora deve poter emergere, deve poter essere retribuito meglio e di più.In questa direzione bisognerebbe muoversi, ma non mi pare che qualcuno sia interessato a riformare seriamente la scuola: molto meglio gridare dal governo che bisogna ridare "ordine e disciplina" sotto il grembiule e, populisticamente, dai banchi dell'opposizione (e dalla megamanifestazione di tre, quattro, dieci miliardi di persone) "no al decreto Gelmini".


mmmm

Anonimo ha detto...

Infatti!
Ah Marco, "populisticamente, DAI BANCHI DELL'OPPOSIZIONE (e dalla megamanifestazione di tre, quattro, dieci miliardi di persone) "no al decreto Gelmini".

Ora: chi sta all'opposizione, gli studenti o il centrosinistra?!

Anonimo ha detto...

forse intendevi la manifestazione del pd. io avevo pensato a quella dl 30 ottobre.
va bene.
mea culpa.

allora posso rinfacciarti solo il disinteressamento al movimento in atto e l'interessamento - molto meno interessante - alle cose del PD.

ciao

m

Anonimo ha detto...

Per quello che posso, seguo le rimostranze degli studenti e cerco anche con il mio contributo attraverso il post di portare una discussione sui contenuti. Insomma, ognuno fa ciò che può, vuole o sa fare.