domenica 16 novembre 2008

Viva Eluana, viva la vita libera, viva la libera scelta.


La Cassazione ha respinto il ricorso del Procuratore Generale di Milano contro la sospensione delle terapie che tengono artificialmente in vita Eluana Englaro. La 37enne di Lecco è da 17 anni in stato vegetativo permanente e grazie all’impegno del padre potrà tra poco trovare la fine che aveva chiesto.
L’Italia compie un passo avanti verso l’autodeterminazione, verso il riconoscimento della libertà fondamentale ad accettare le cure ed a sospenderle quando sono invasive.La rivoluzione intrapresa un paio d’anni fa da Piergiorgio Welby trova oggi una prosecuzione naturale in Beppino Englaro (papà di Eluana), nel suo amore per il diritto e nell’ormai netta volontà dell’80% degli Italiani che chiedono sempre più a gran voce una legge sulle direttive anticipate e sull’eutanasia

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho visto più lavoro per salvare Eluana che per salvare 6 milioni di bambini che muoiano di fame. E, secondo me, si potevano salvare 6 milioni di bambini e fare più felice 12 milioni di genitori se quello che se è fato per 6 persone fosse fato per adozioni dei 6 milioni di bambini. Per saperne di più: http://neo-machiavelli.ilcannocchiale.it/servizi/blogsearch.aspx?n=1&blogid=3311&src=adozioni
http://neo-machiavelli.ilcannocchiale.it/servizi/blogsearch.aspx?n=1&blogid=3311&src=s6m