Nel corso del comizio di presentazione della Lista Bonino-Pannella per le elezioni europee tenutosi sabato 23, ho ritenuto opportuno e doveroso lanciare un appello anche relativo alle elezioni amministrative, appello che intendo riproporre: i cittadini francavillesi, per rispetto alla loro stessa intelligenza, non possono anzitutto votare PdL né UDC, partiti gestiti dai protagonisti degli ultimi 20 anni di mala amministrazione, oggi divisi solo da contrasti personali e dalla incapacità di una gestione del potere condivisa. Ho anche invitato, più in generale, a non votare per amici e conoscenti, perché è da qui che parte il degrado di una città, è qui che si consuma l’offesa nei confronti delle istituzioni martoriate da una concezione fondata sul voto dato al di là ed a prescindere dalle capacità che il singolo candidato dimostra di possedere. In realtà, questa concezione medievale delle istituzioni va combattuta nel profondo perché è nell’interesse di tutti che l’istituzione non venga affidata a gente incompetente.
Quanto a Tommaso Resta, torno a complimentarmi con lui dopo l’ultimo comizio di domenica in quanto egli sta dimostrando (unico tra i candidati sindaco) di aver colto esattamente il senso dell’iniziativa di istituzione dell’anagrafe degli eletti, da intendersi come più vasta riforma di legalità e trasparenza, come strumento grazie al quale non soltanto conoscere l’operato degli eletti e dei nominati, ma anche indurre il Comune al rispetto delle pari opportunità e delle regole, dovendosi, tra le altre cose, dichiarare e rendere note le consulenze o gli incarichi esterni attribuiti. Non è tutto: chiaro mi sembra l’intento di spezzare il circuito partitocratico-clientelare che ha bloccato un’intera città in questi anni più che mai. A Tommaso va il mio personale ringraziamento e l’apprezzamento per un atteggiamento di apertura e disponibilità verso i radicali di Francavilla ma più in generale verso proposte concrete e, in questo caso, a costo zero: si tratta di un ottimo biglietto da visita per chi voglia fare il sindaco e l’unico tasto su cui battere senza avere nulla da rimproverarsi dopo le elezioni. A questo punto, l’impegno è, ripeto, di impedire categoricamente che PdL e UDC possano impadronirsi nuovamente di Palazzo di Città, dopo averci regalato quindici anni di degrado culturale, politico e amministrativo e un anno di Commissariamento.
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