Sono ormai diversi anni che ripeto stancamente che la presenza dei politici in coda alla processione dei Misteri è di un cattivo gusto sconcertante: continuo a rivolgere ai politici la preghiera di evitare quella brutta sfilata, che denota una ostentazione di potere da parte loro e una rassegnazione alla “schiavitù” da parte della cittadinanza, la quale a sua volta non si sa indignare nemmeno di fronte a questa forma di “fede” ( in realtà di ostentazione di potere); ma oltre ad aver visto semmai rinforzata di volta in volta quella schiera di rappresentanti istituzionali, non ho neppure mai ricevuto alcuna risposta dalle pagine dei quotidiani. Segno evidente di una mancanza di argomenti, se è vero come è vero che una foto e un trafiletto sul giornale non si rifiutano per niente al mondo. Vista la becera scusa che in qualche circostanza mi sono sentito sottoporre a quattr’occhi (“Non sono io che vado, sono loro che mi invitano”), quest’anno voglio rivolgermi per la prima volta direttamente alle varie confraternite: siate voi a mantenere le distanze da parlamentari, assessori e consiglieri i quali, in quelle circostanze, rappresentano solo se stessi e non la cittadinanza. Mi dichiaro disponibile a fare io la “scaletta”, dai lati di via Roma, a quei politici che dovessero mostrare tutto questo sincero trasporto di fronte alla vista di quelle statue: in questo modo dimostrerebbero di possedere la sensibilità giusta per evitare, specie in un momento di campagna elettorale, una così meschina e medievale usanza. Non mi rassegno a questo spettacolo indecente. Se c’è qualcuno rispettoso della fede o non fede dei cittadini, batta un colpo.
venerdì 14 marzo 2008
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