mercoledì 12 marzo 2008

Sicuri che vi piace Zapatero? A me sì. Davvero.


Da nonviolento, se intravedo uno spiraglio (di discussione) mi ci butto a capofitto. Ho letto i programmi di destra e sinistra, le peggiori d’Europa. Un PdL completamente abbarbicato su posizioni corporativistiche e clericali, reazionarie in materia di diritti civili, liberatosi anche dalla zavorra dei pochissimi liberali che non sono stati candidati, addirittura costretto a rifugiarsi in Ciarrapico (quello corteggiato recentemente pure dalla sinistra, a quanto pare) pur di togliere voti alla propria destra. E un PD che in maniera ridicola evoca la vittoria di Zapatero come esempio di non si sa bene cosa. Se Veltroni vuole ispirarsi al grande leader socialista inizi a parlare di matrimonio tra omosessuali e divorzio breve (da ottenere al massimo in sei mesi, non dopo anni di mortificanti e pericolose peripezie), dica qualcosa sull’abolizione della legge 40 e la ricerca sulle staminali embrionali o proponga l’autofinanziamento delle Chiese. Aggiungo, dica che abolirà la legge Fini sulle droghe (ma anche su quello ci prepariamo a far passare l'ennesima legislatura senza risolvere un'altra grande questione sociale del Paese, come la legalizzazione delle droghe, assente da tutti i programmi). Bisogna anche avere un minimo di decenza nelle manovre opportunistiche che si effettuano: far passare la vittoria del PSOE come un invito rivolto agli Italiani, secondo Walter Veltroni, ad “essere realisti e innovatori” e al tempo stesso “di avere quella sana radicalità del riformismo che è necessaria” e dunque come evento in continuità con la storia di questo PD è una manovra addirittura di mistificazione politica. Di certo, come presidente della cellula Coscioni di Francavilla, nel mio piccolo, l’unica cosa che posso fare è impegnarmi ad organizzare incontri nel corso dei quali dare assoluto spazio a due tra i punti presenti nel programma del PD in materia di diritti civili: testamento biologico e “riconoscimento dei diritti delle persone stabilmente conviventi” (a vedere poi cosa significherà questa formula magica). Bisognerà incalzare su questo e far assumere impegni seri e concreti. Per quello che, per costoro, contano gli impegni assunti o addirittura le condizioni imposte. Questa campagna elettorale sarà comunque occasione, per la cellula di Francavilla, per confrontarsi con tutte le altre forze politiche.

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