mercoledì 28 maggio 2008

Firma per amore della vita.




Una catena della solidarietà, partendo dalla Capitanata, tutta la Puglia si stringe attorno a Davide, e il caso del bimbo foggiano assume rilevanza nazionale. Il tam tam è partito e si è sviluppato su internet. In poco più di 15 giorni la petizione redatta dallo zio del piccolo Davide, ha raggiunto i principali siti nazionali ed esteri. Ora il bimbo è ricoverato a Bari, ma la campagna in suo favore non si ferma. Sono più di 850 le firme finora raccolte. L'appello è stato subito accolto dai cittadini di Foggia e dalla società civile. Ancora prima che i genitori di Davide presentassero ricorso contro il provvedimento del Tribunale per i Minori, firmato dal sostituto procuratore Antonella Triggiani, tutti gli internauti di Capitanata si erano mobilitati partendo dal blog personale dello zio del piccolo.
Ma la svolta è arrivata con l'adesione dell'Associazione «Luca Coscioni». La costola del movimento dei Radicali italiani, da tempo impegnata nella ricerca scientifica e lo studio sulle cellule staminali, in prima linea per assicurare una vita dignitosa ai malati terminali, ha sposato senza riserve la causa di Davide. Un avvocato dell'associazione, in tandem con il legale di famiglia, avv. Vaira, sta seguendo l'evolversi della situazione.
Tra le firme eccellenti sul sito http://www.petitiononline.com/ si legge anche quella di Mina Welby, vedova di Piergiorgio Welby, che per mesi ha tenuto l'Italia con il fiato sospeso chiedendo una morte dolce, oltre a quella dell'ex parlamentare foggiana Vladimir Luxuria. Dall'11 maggio Davide sta appassionando tutti coloro che hanno a cuore una vita dignitosa e che si battono contro una burocrazia senza cuore. Anche il mondo accademico ha spezzato una lancia per Davide. Tra i nomi illustri, quello del massimo studioso di Filosofia Morale a livello internazionale, il professor Giuliano Pontara, docente all'Università di Stoccolma.


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