lunedì 19 maggio 2008

Marijuana, droga mortale o "farmaco meraviglioso"?


Vedendo che assumendola non succede niente di terribile, le persone si chiederanno perché negli Usa vengono arrestate quasi 800.000 persone all'anno per uso di cannabis, quando perdiamo ogni anno 150.000 persone per il tabacco e 50.000 per l'alcol, e nessuno per la marijuana.
Per me è sempre più chiaro che la marijuana è un farmaco meraviglioso.
Lester Grinspoon (psichiatra e professore emerito dell'Università di Harvard)


Leggere del malore accusato da una ragazza dell’Istituto Calò di Francavilla, mi ha intristito. Tanto. Nello stesso tempo, però, mi ha fatto incazzare perché penso che le scuole non facciano nulla e siano impermeabili a qualunque suggerimento esterno, assecondate da una classe politica che oscilla tra chi cavalca l’allarmismo quando si verifica qualche caso eclatante e chi preferisce addirittura tacere sempre.
A livello locale, non abbiamo la possibilità di modificare alcuna legge, perché altrimenti proporrei la legalizzazione delle droghe, anzitutto quelle leggere. E’ stato il passo compiuto dall’Olanda, dove la nascita dei “coffe shop” ha consentito di avere una percentuale inferiore di consumatori di marijuana rispetto alla proibizionista Italia e dove d’altro canto si è riusciti ad evitare che chi vuole assumere droghe leggere non venga in contatto con lo spacciatore di cocaina o eroina.
Parliamo da tempo, come Cellula Coscioni, di necessità di informazione per i ragazzi, unico strumento per migliorare una situazione che a livello locale, diversamente, è immutabile. Abbiamo diffuso un anno fa alcuni dati messi a disposizione dal Ministero proprio sull’uso di droghe di ogni tipo. La risposta è stata, come sempre, il silenzio amplificato di Istituzioni e politici, di destra e sinistra.
Attenzione! Quando sostengo che bisogna informare scientificamente, non vorrei che qualcuno pensasse che la mia è una voce interna al coro di chi sostiene che bisogna inviare i cani nelle scuole: quella, infatti, non è informazione. Al contrario oltre a sottolineare effetti come nausea o vertigini e a consigliare di non mischiare la cannabis con altre sostanze (in Olanda, per esempio, nei coffe shop non si vendono alcolici), vorrei si raccontassero anche i casi come quello dell’inglese Tony Whiters, 64 anni, affetto da sclerosi multipla, che, grazie all’uso di marijuana, è riuscito a rialzarsi dalla sedia a rotelle. La cannabis innanzitutto riduce drasticamente gli spasmi muscolari e il dolore. “I miei attacchi di dolore più acuto si sono fatti sempre più rari – sostiene Whiters. Sono persino riuscito a stare sulle mie gambe. Ma quando ho smesso di assumere cannabis, le mie condizioni sono peggiorate di nuovo molto velocemente”.
Bisognerebbe, altresì, diffondere il risultato di alcuni studi americani pubblicato sul numero corrente della rivista scientifica Substance Use and Misuse, su persone appartenenti alla “middle-class”, che dimostrano che fumare è un atto normale tra gente normale, anche fra coloro con un alto grado di istruzione.I ricercatori (non io) hanno sostenuto che chi fuma in genere lo fa per ritrovare un po’ di relax , magari mentre prepara la cena, dopo una pesante giornata di lavoro.
Insomma, è opportuno dire ai ragazzi che ogni sostanza produce degli effetti che vanno assolutamente “scansionati” uno per uno, perché se diciamo ad un fumatore di hashish che rischia di morire, poi è normale che questo non ci crederà e riterrà possibile passare ad altro. La cocaina è una droga pesante e può avere delle conseguenze anche molto gravi: nel 2007, accanto a 24mila morti per alcol e 80 mila per fumo, si sono registrate 517 morti per overdose legata all’uso di droghe pesanti; per uso di hashish e marijuana, nessuno (ripeto, nessuno!) è mai morto. Per una corretta informazione, partiamo da qui.

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