Il 2007 è stato l’anno di Welby, della sua vicenda giudiziaria, successiva alla morte avvenuta il 20 dicembre 2006. Quest’anno si è quindi intrapreso un cammino. A livello di società civile molto più che a livello parlamentare. Mentre la discussione in Parlamento si è arenata, al contrario, ormai quasi il 70% degli Italiani vede come ingiustificato ogni tentennamento rispetto ad una legge su eutanasia e testamento biologico.
E’ stato grazie all’Associazione Coscioni (e a radicali italiani) se si è registrata la strenua resistenza al rigurgito clericale e vaticano del family day, della contrarietà alla nascita di nuove famiglie per l’imposizione di un unico modello maschilista e patriarcale di famiglia.
Francavilla non è stata a guardare, ma con le pochissime risorse a disposizione, opponendosi al trasversale immobilismo conservatore, l’associazione Coscioni ha costretto al confronto le varie forze politiche, senza mai arretrare di un passo sulle tematiche laiche e di libertà. Svariati incontri con studenti e cittadini, politici e uomini della Chiesa, intimoriti dalla semplice diffusione della parola, dalla “sola” (e frequente qui in Puglia) presenza di Mina Welby, che ha consentito alle nostre battaglie di entrare nel cuore dei nostri concittadini.
Oggi siamo ad un passo dalla formale costituzione di una cellula Coscioni anche in Salento. E’ più che mai opportuno uno sforzo di tutti i simpatizzanti, di destra e sinistra, pronti a schierarsi con noi per dare nuovo vigore alle lotte di libertà che caratterizzano l’associazione. Francavilla rappresenta probabilmente il punto di riferimento in Puglia per le battaglie della Coscioni, dalla ricerca scientifica al contrasto alla legge 40, dalla vita indipendente del disabile alle terapie del dolore fino alla lotta per la diffusione della pillola del giorno dopo (e l’abolizione della ricetta www.aboliamolaricetta.it) e della RU 486 come vie per evitare il sempre drammatico ricorso all’aborto, addirittura con la nascita di un sito per aiutare l'accesso informato a eutanasia, aborto, fecondazione e altri diritti civili negati ( http://www.lucacoscioni.it/soccorso_civile ).
Adesso tocca a voi, noi, alla gente comune, ai malati, ai ricercatori, ai politici di ogni colore, impegnarsi in prima linea per iscriversi e contribuire alla creazione della cellula di Francavilla.
Salvemini diceva che la differenza la fanno non le masse maggioritarie immobili, ma le minoranze attive. Noi, minoranza ( non certo rispetto al sentire comune, rispetto alla popolarità delle nostre idee) in questa città tanto quanto a livello nazionale, speriamo che il nuovo anno possa portarci nuove risorse e rendere meno ardua la difesa delle libertà. Non le nostre, quelle degli altri.
E’ stato grazie all’Associazione Coscioni (e a radicali italiani) se si è registrata la strenua resistenza al rigurgito clericale e vaticano del family day, della contrarietà alla nascita di nuove famiglie per l’imposizione di un unico modello maschilista e patriarcale di famiglia.
Francavilla non è stata a guardare, ma con le pochissime risorse a disposizione, opponendosi al trasversale immobilismo conservatore, l’associazione Coscioni ha costretto al confronto le varie forze politiche, senza mai arretrare di un passo sulle tematiche laiche e di libertà. Svariati incontri con studenti e cittadini, politici e uomini della Chiesa, intimoriti dalla semplice diffusione della parola, dalla “sola” (e frequente qui in Puglia) presenza di Mina Welby, che ha consentito alle nostre battaglie di entrare nel cuore dei nostri concittadini.
Oggi siamo ad un passo dalla formale costituzione di una cellula Coscioni anche in Salento. E’ più che mai opportuno uno sforzo di tutti i simpatizzanti, di destra e sinistra, pronti a schierarsi con noi per dare nuovo vigore alle lotte di libertà che caratterizzano l’associazione. Francavilla rappresenta probabilmente il punto di riferimento in Puglia per le battaglie della Coscioni, dalla ricerca scientifica al contrasto alla legge 40, dalla vita indipendente del disabile alle terapie del dolore fino alla lotta per la diffusione della pillola del giorno dopo (e l’abolizione della ricetta www.aboliamolaricetta.it) e della RU 486 come vie per evitare il sempre drammatico ricorso all’aborto, addirittura con la nascita di un sito per aiutare l'accesso informato a eutanasia, aborto, fecondazione e altri diritti civili negati ( http://www.lucacoscioni.it/soccorso_civile ).
Adesso tocca a voi, noi, alla gente comune, ai malati, ai ricercatori, ai politici di ogni colore, impegnarsi in prima linea per iscriversi e contribuire alla creazione della cellula di Francavilla.
Salvemini diceva che la differenza la fanno non le masse maggioritarie immobili, ma le minoranze attive. Noi, minoranza ( non certo rispetto al sentire comune, rispetto alla popolarità delle nostre idee) in questa città tanto quanto a livello nazionale, speriamo che il nuovo anno possa portarci nuove risorse e rendere meno ardua la difesa delle libertà. Non le nostre, quelle degli altri.
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