Qualcuno ultimamente ironizzava sui miei riferimenti politici e culturali infilati dappertutto, anche quando si parla di marciapiedi scassati a Francavilla. Se poi si nota la disinvoltura con cui quel qualcuno trasforma nella propria mente uno strumento ritenuto democratico, da un giorno all'altro, in motivo di distruzione di una coalizione, allora mi tornano i conti. Sorvoliamo, per ora.
Da buon radicale, ritengo doveroso rendere pubblico e trasparente tutto ciò che fa parte del mio operato politico (altri preferiscono il caminetto, il mio è ormai spento da anni) e allora faccio seguito all’invito rivoltomi da Raffaele Emiliano per ufficializzare la mia proposta di iniziativa.
Questi i punti fondamentali:
1 L'incontro, che si potrà tenere presso Teatro Imperiali, dovrà essere aperto a tutti i gestori dei blog locali e in nessun modo dovrà essere identificabile come iniziativa tra “giovani” per sminuirne il significato e la portata.
2 Il tema potrebbe essere la trasposizione dal virtuale al reale delle idee sulla città e i suggerimenti politici che vorremmo rivolgere ai partiti o alla coalizione di riferimento (spazio quindi ai programmi e alla scelta del candidato Sindaco).
3 Per dare un maggiore riscontro all’iniziativa potremmo invitare (oltre a tutti gli esponenti politici locali) tra i relatori il Sindaco uscente, visto che peraltro, dalla lettura del “Quotidiano” di oggi, pare voglia spiegare quanto di buono ha compiuto la sua amministrazione. Quale migliore occasione?
Questi i punti fondamentali:
1 L'incontro, che si potrà tenere presso Teatro Imperiali, dovrà essere aperto a tutti i gestori dei blog locali e in nessun modo dovrà essere identificabile come iniziativa tra “giovani” per sminuirne il significato e la portata.
2 Il tema potrebbe essere la trasposizione dal virtuale al reale delle idee sulla città e i suggerimenti politici che vorremmo rivolgere ai partiti o alla coalizione di riferimento (spazio quindi ai programmi e alla scelta del candidato Sindaco).
3 Per dare un maggiore riscontro all’iniziativa potremmo invitare (oltre a tutti gli esponenti politici locali) tra i relatori il Sindaco uscente, visto che peraltro, dalla lettura del “Quotidiano” di oggi, pare voglia spiegare quanto di buono ha compiuto la sua amministrazione. Quale migliore occasione?
4 Si può dare la direzione del dibattito ad un giornalista. I nomi che sono stati fatti vanno bene tutti. Scegliamo insieme.
Aspetto una risposta.
7 commenti:
Concordo con tutti punti.
Non so se il soggetto dell'introduzione del tuo articolo sia io,ma francamente potrai renderti conto da solo della limpidezza e coerenza della mia posizione sulle primarie,leggendo un mio articolo del 5 Marzo.
La coerenza non è una qualità che tutti hanno,io la mia la rivendico e la dimostro,quindi prima di sparare vaccate potresti valutare meglio il tutto.
Mi pare che tu abbia ironizzato in maniera gratuitamente spocchiosa sui miei riferimenti storici.
Se poi sto sparando "vaccate" ( magari potresti assumere un atteggiamento un po' più rilassato e soprattutto valutare tu prima ciò che scrivi) riguardo alla tua posizione sulle primarie, questo lo possono giudicare dei lettori nemmeno particolarmente attenti.
Se la tua posizione è tornata quella del 5 marzo ne sono felice, ma vorrei che mi dicessi chi ha scritto questi commenti: "perchè imporre qualcosa che ha già avuto esiti negativi?"
"Se dalla società civile verranno spinte propositive sul tema è naturale che bisognerà ascoltarle,ma se i partiti,che pur qualche compito devono ricoprire (non credi?) riusciranno a convergere su di un nome,perchè non permetterglielo?".
Sarà che sono puntiglioso, però l'italiano non è un'opinione e non credo di aver bisogno di un traduttore. Per me la contraddizione è evidente.
Ribadisco esattamente tutto ciò.
Il problema di fondo sta nel fatto che se non si valuta prima attentamente tutto il quadro politico,il saldo della coalizione e quant'altro,chiedendo subito senza se e senza ma le primarie si fa un errore grave.
Alllora valutiamo,ragioniamo,dibattiamo per non commettere gli stessi errori del 2006.
Cerco di sentetizzare il discorso.
Io sono favorevole alle primarie,però prima bisogna chiarire molte questoni.Senza fare ciò lo ripeto per la centesima volta,i rischi che le pimarie perdano il loro importante valore sono dietro l'angolo.
L'unico obiettivo, personalmente, non è trovare contraddizioni nel tuo pensiero (che obiettivo meschino sarebbe!), ma solo che la tua voce (insieme a quella di altri) si unisca alla mia nel richiedere le primarie. Diversamente da te, però, non penso che ci sia da chiarire nulla, ma ritengo che le primarie debbano essere lo strumento di partenza da inserire immediatamente all'ordine del giorno per la costruzione di una coalizione alternativa al centrodestra (mi spieghi quali sarebbero le "questioni da chiarire"? Non le comprendo, sinceramente).
Ti considero dunque su questa sponda. Bene.
Ora spero arrivino le risposte sulla iniziativa dagli altri gestori dei blog.
Sergio ti elenco subito un paio di punti,che per quanto mi riguarda sono derimenti
1 Ogni candidato sindaco deve presentare un programma di governo,sintetico,snello ma che almeno dia contenuto alla scelta che sarebbe sbagliato fermarsi esclusivamente alla persona.
2 Impegno a svolgere almeno due dibattiti pubblici tra tutti i candidati.
3 Impegno,da parte dei candidati perdenti,a candidarsi ed impegnarsi comunque nella competizione elettorale.
4 Impegno a coinvolgere i votanti alle primarie anche dopo lo svolgimento delle stesse,magari attraverso la partecipazione attiva alla stesura del programma di governo.
Se su questi punti c'è una convergenza,allora si può attivare da subito una richiesta in questo senso ai partiti.
Mi sembrano richieste ragionevoli, anche se sul punto 1 ogni candidato presenta il programa che gli pare, anche dai contenuti contorti e fumosi, assumendosi la responsabilità di ciò che dice o non dice.
Ad ogni modo la persona non è indifferente, ma rappresenta anche la garanzia che un certo programma si porta a termine, per esempio.
In definitiva, però, non vedo comunque alternative a questa opzione delle primarie, se non un passo indietro contro i principi democratici di una coalizione.
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